
La Camellia japonica è un arbusto o piccolo albero sempreverde molto apprezzato per i suoi spettacolari fiori invernali ed inizio primavera. Originaria dell'Asia orientale, è una delle specie di camelia più diffuse e coltivate a livello globale, con migliaia di cultivar che variano in forma, dimensione e colore dei fiori. Le sue foglie sono lucide, coriacee e di un verde scuro intenso. È un simbolo di bellezza e longevità.
Clima ideale: Temperato caldo, con inverni miti e umidi. Non tollera il gelo intenso e prolungato o le estati eccessivamente calde e secche. Preferisce zone con buona umidità ambientale.
Tipo terreno: Acido (pH 5.5-6.5), ben drenato, ricco di sostanza organica. È fondamentale evitare suoli calcarei o alcalini che possono causare clorosi e stress alla pianta. Non tollera i ristagni idrici.
Esposizione solare: Mezz'ombra luminosa o ombra leggera. In climi più freschi e umidi può tollerare il pieno sole, ma è meglio evitare l'esposizione diretta al sole pomeridiano estivo, che può bruciare le foglie e i boccioli.
Fabbisogno idrico: Medio-alto. Richiede irrigazioni regolari, soprattutto durante i periodi di siccità e quando le gemme si stanno formando. Il terreno deve essere costantemente umido ma mai inzuppato. L'acqua piovana o demineralizzata è preferibile all'acqua dura del rubinetto.
Concimazione: Da effettuare in primavera, dopo la fioritura, con un fertilizzante specifico per piante acidofile. Evitare concimazioni eccessive che possono danneggiare le radici. Un apporto di concime organico (es. compost, stallatico ben maturo) può essere utile.
Potatura: Limitata. Si pota solo per rimuovere rami danneggiati o malati, per controllare le dimensioni o per dare forma alla pianta, preferibilmente dopo la fioritura. Evitare potature drastiche.
Propagazione: Per talea (di norma, per mantenere le caratteristiche della cultivar, in estate o autunno), Per innesto (per cultivar particolari o su portainnesti specifici), Per seme (per ottenere nuove varietà, ma la pianta risultante potrebbe non essere fedele al genitore), Per margotta
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Tracheophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ericales
Famiglia: Theaceae
Genere: Camellia
Specie: Camellia japonica
Nome scientifico: Camellia japonica L.
Nomi alternativi: Common Camellia, Japanese Camellia
Tipi: Foreste collinari e montane, Sottobosco umido
Distribuzione Geografica: Cina (aree centrali e meridionali), Corea, Giappone, Ampiamente coltivata in Europa, Nord America, Oceania e altre regioni temperate.
Portamento: Arbusto eretto o piccolo albero, con una crescita lenta e una forma da ovale a arrotondata. In natura può diventare un albero di medie dimensioni.
Altezza: In coltivazione: 2-6 m; in natura: fino a 15 m
Diametro chioma: 1.5-4.5 m (può variare notevolmente a seconda della cultivar e della potatura)
Tipo: Capsula legnosa, globosa, divisa in 3-5 sezioni, contenente 1-5 semi grandi e bruni.
Colore: Verde quando immatura, marrone a maturazione.
Periodo Maturazione: Autunno (circa 6-8 mesi dopo la fioritura).
Colore: Estremamente variabile: bianco, rosa, rosso, variegato (macchie, strisce, striature).
Forma: Varietà enormi: semplici (5 petali), semidoppi, doppi (a peonia, a rosa, formali, imbricati), anemone-form, a fiore di loto.
Periodo Fioritura: Inverno-inizio primavera (da dicembre/gennaio a marzo/aprile, a seconda della cultivar e del clima).
Profumo: Generalmente assente o molto leggero. Alcune cultivar possono avere un leggero profumo.
Impollinazione: Insetti (api, bombi)Uccelli (in alcune regioni)Vento (minore)
Forma: Ovali o ellittiche, con apice appuntito e margini finemente o grossolanamente seghettati.
Disposizione: Alternate, semplici.
Colore: Verde scuro lucido nella parte superiore, più chiaro e opaco nella parte inferiore. Le foglie giovani possono avere sfumature rossastre.
Caratteristiche: Coriacee, consistenti, con venature evidenti. Persistenti (sempreverdi).
Tipo: Legnoso, ramificato
Colore: Giovane: verde-rossastro; maturo: grigio-brunastro
Caratteristiche: Corteccia liscia.
Tipo: Fibrosa e relativamente superficiale
Caratteristiche: Si sviluppa bene in suoli acidi e ben drenati. Sensibile ai ristagni d'acqua.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie sempreverdi. La pianta è adattata a fotosintetizzare anche in condizioni di luce invernale ridotta.
Traspirazione: Regolata per minimizzare la perdita d'acqua durante i mesi più freddi. Le foglie coriacee aiutano a ridurre la traspirazione.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbe nutrienti dal suolo tramite le radici. Predilige suoli acidi (pH 5.5-6.5) e ricchi di sostanza organica, dove i nutrienti sono più disponibili.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (talea, innesto, margotta)
Agenti (impollinazione): Api e altri insetti (particolarmente importanti in inverno, se presenti), Uccelli (es. colibrì in alcune aree dove sono attratti dai fiori)
Meccanismi (impollinazione): I fiori grandi e colorati attirano gli impollinatori. Alcune cultivar con fiori molto doppi possono avere difficoltà nella produzione di polline o nell'accesso agli organi riproduttivi.
Agenti (disseminazione): Gravità, Animali (in misura minore)
Meccanismi (disseminazione): I semi cadono a terra quando le capsule si aprono. Possono essere dispersi localmente da animali che si nutrono dei semi.
Periodo riproduttivo: Fioritura in inverno-primavera. La produzione di semi e la loro maturazione avvengono in autunno.
Sviluppo giovani: I semi germinano formando una giovane piantina. In coltivazione, la propagazione per talea è il metodo più comune per riprodurre le cultivar fedelmente.
Durata media vita: Molto longeva, può vivere per centinaia di anni in condizioni ideali. Ci sono esemplari secolari in giardini storici e monasteri.
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Piantina \rightarrow Arbusto maturo \rightarrow Fioritura \rightarrow Fruttificazione \rightarrow Produzione di nuovi semi.
Usi alimentari: Non commestibile per l'uomo. I semi producono un olio (olio di camelia) usato per cucinare e come cosmetico in alcune culture asiatiche.
Usi medicinali: L'olio di semi di camelia è usato in medicina tradizionale per la cura della pelle e dei capelli. Le foglie non sono usate per il tè, a differenza della Camellia sinensis.
Usi ornamentali: Il suo uso principale è ornamentale, coltivata in giardini, parchi, vasi e come pianta da siepe. È una delle piante da fiore più apprezzate per la fioritura invernale.
Usi industriali: L'olio di semi di camelia è usato nell'industria cosmetica e per la produzione di lubrificanti sottili.
Impatto culturale: Simbolo di bellezza, eleganza, longevità e perfezione in molte culture, in particolare in Giappone (dove è chiamata 'Tsubaki') e Cina. Molto presente nell'arte, nella poesia e nella letteratura.
Mitologia / Leggende: In Giappone è associata alla dea del sole Amaterasu e ai samurai. La sua bellezza è spesso paragonata alla breve vita dei samurai a causa della caduta improvvisa del fiore. In Occidente, è stata resa celebre dal romanzo 'La signora delle camelie' di Alexandre Dumas (figlio).
Gestione agricola: Richiede cura specialistica per la coltivazione commerciale e per la produzione di fiori recisi. Nei giardini, necessita di potature leggere e gestione del terreno acido.
Sfruttamento: Non vi è uno sfruttamento intensivo della pianta selvaggia. La coltivazione per scopi ornamentali è diffusa in tutto il mondo.
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