L'antracnosi è una malattia fungina che provoca la formazione di lesioni necrotiche scure e depresse su foglie, fusti, fiori e frutti, spesso con un bordo rialzato. È causata da diverse specie fungine e può portare a defogliazione, marciume dei frutti e deperimento generale della pianta, prediligendo ambienti umidi.
Nome comune: Antracnosi
Nome sicentifico agente: Colletotrichum spp. (es. C. gloeosporioides, C. acutatum), Gnomonia spp. (es. G. leptostyla sul noce)
Sinonimi: Maculatura fogliare da antracnosiDisseccamento apicaleColatura (su frutti)
Categoria problema: Fungo
Agente tipo: Fungo patogeno
Ciclo biologico e sviluppo: I funghi dell'antracnosi svernano come micelio, conidi o acervuli (strutture che producono spore) sui residui vegetali infetti, sui rami, sulle gemme o sui semi. In primavera, con temperature miti e la presenza di acqua libera (pioggia, rugiada), le spore (conidi) vengono liberate e diffuse dal vento, dagli schizzi d'acqua, dagli attrezzi o dagli insetti. Le infezioni avvengono quando le spore germinano sulla superficie bagnata della pianta e penetrano nei tessuti, spesso attraverso ferite o aperture naturali. Il fungo colonizza i tessuti, causando le tipiche lesioni e producendo nuove spore che diffondono la malattia con cicli ripetuti durante la stagione vegetativa.
Ambiente favorevole: L'antracnosi è fortemente favorita da elevata umidità atmosferica, bagnatura fogliare prolungata (almeno 6-12 ore) e temperature miti (tra 18°C e 28°C, a seconda della specie fungina e della pianta ospite). Piogge frequenti, irrigazioni a pioggia, scarsa ventilazione e piante dense creano condizioni ideali per la diffusione e lo sviluppo della malattia.
Piante ospiti principali: Fagiolo, Pomodoro, Peperone, Cetriolo, Zucchino, Mango, Avocado, Agrumi, Nocciolo, Vite, Rosa, Platano, Quercia
Piante ospiti secondarie: Molte altre specie orticole, frutticole, ornamentali e forestali possono essere colpite da specifiche specie di Colletotrichum o Gnomonia.
Danni diretti: Necrosi e caduta delle foglie, riducendo la capacità fotosintetica., Marciume e disseccamento di fiori e frutti, con perdita diretta del raccolto., Disseccamento di germogli e rami (dieback)., Compromissione della qualità e conservabilità dei prodotti post-raccolta.
Danni indiretti: Indebolimento generale della pianta., Riduzione della resa produttiva., Danno estetico nelle piante ornamentali.
Impatto economico/culturale: L'antracnosi può causare gravi perdite economiche in diverse colture, soprattutto nelle orticole (fagioli, pomodori, cucurbitacee) e frutticole (mango, agrumi, nocciolo), sia in campo che durante la conservazione dei frutti. Nelle piante ornamentali e forestali, il danno è principalmente legato al deperimento e al deprezzamento estetico.
Sintomi su foglie: Comparsa di macchie scure, marroni o nerastre, di forma irregolare, spesso circondate da un alone giallo o rossastro. Le macchie possono confluire, portando alla necrosi di ampie porzioni di foglia. In condizioni di elevata umidità, sulla superficie delle lesioni si possono osservare piccole pustole rosate o arancioni (masse di spore). Le foglie gravemente colpite possono seccare, accartocciarsi e cadere precocemente.
Sintomi su fusto e rami: Sui giovani germogli e rami si formano lesioni allungate, leggermente depresse e scure. Queste lesioni possono espandersi, cingere il ramo e causarne il disseccamento (deperimento apicale o 'dieback'). Su piante legnose, possono svilupparsi cancri più estesi.
Sintomi su fiori e frutti: Sui fiori possono comparire macchie scure e appassimento. Sui frutti (es. pomodori, peperoni, fagioli, mango, avocado, agrumi) si sviluppano macchie circolari, affossate e scure, spesso con anelli concentrici. Queste lesioni possono espandersi rapidamente, causando il marciume molle del frutto, soprattutto durante la conservazione post-raccolta.
Sintomi su radici e colletto: L'antracnosi non colpisce tipicamente le radici o il colletto della pianta; è principalmente una malattia delle parti aeree.
Sintomi generali: Crescita stentata, generale deperimento e perdita di vigore della pianta. Nei casi gravi, defogliazione massiva, disseccamento di rami e germogli, e gravi perdite di produzione a causa del marciume dei frutti.
Prevenzione: Utilizzare semi e materiale di propagazione sani e certificati., Garantire una buona aerazione delle piante, mantenendo distanze adeguate tra le piante e praticando potature che favoriscano la circolazione dell'aria., Evitare l'irrigazione aerea prolungata; preferire l'irrigazione a goccia o al mattino presto per consentire l'asciugatura della vegetazione., Eliminare e distruggere tempestivamente i residui vegetali infetti (foglie, frutti, rami) a fine stagione o durante il ciclo colturale., Praticare la rotazione delle colture, specialmente per le orticole, per ridurre l'inoculo nel terreno.
Lotta biologica e predatori naturali: Applicazione di prodotti a base di microrganismi antagonisti come Bacillus subtilis o Trichoderma harzianum può aiutare a prevenire l'insorgenza della malattia o a contenerne la diffusione, stimolando le difese della pianta e competendo con il patogeno.
Rimedi fisici & meccanici: Rimozione manuale e tempestiva delle foglie, germogli e frutti infetti al primo apparire dei sintomi per ridurre la fonte di inoculo., Potatura dei rami e delle porzioni di fusto con cancri o lesioni da antracnosi, disinfettando gli attrezzi dopo ogni taglio.
Nome prodotto: Rame (es. Poltiglia Bordolese, Ossicloruro di rame, Idrossido di rame)
Descrizione uso: Fungicida di contatto con azione preventiva. Crea una barriera protettiva che inibisce la germinazione delle spore. Applicare prima delle piogge o ai primi sintomi. Usare con cautela per evitare fitotossicità, soprattutto in fioritura o su frutti giovani.
Nome prodotto: Estratti vegetali (es. aglio, propoli)
Descrizione uso: Possono avere un'azione fungistatica e induttrice di resistenza. Utilizzare in via preventiva e con applicazioni ripetute, con efficacia variabile a seconda della pressione della malattia.
Nome prodotto: Caolino
Descrizione uso: Agisce come barriera fisica e può ridurre l'umidità sulla superficie fogliare, ostacolando la germinazione delle spore.
Curiosità: Il nome 'antracnosi' deriva dal greco 'anthrax' che significa carbone, in riferimento al colore scuro delle lesioni che ricorda le bruciature. Alcune specie di Colletotrichum possono causare marciumi anche sui frutti dopo la raccolta, durante la fase di conservazione e trasporto, rappresentando un problema significativo per l'industria alimentare.
Regno: Fungi
Phylum: Ascomycota
Classe: Sordariomycetes (per Colletotrichum), Leotiomycetes (per Gnomonia)
Ordine: Glomerellales (per Colletotrichum), Helotiales (per Gnomonia)
Famiglia: Glomerellaceae (per Colletotrichum), Gnomoniaceae (per Gnomonia)
Genere: Varia (es. Colletotrichum, Gnomonia)
Specie: Varia (es. Colletotrichum gloeosporioides, Colletotrichum acutatum, Gnomonia leptostyla)
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