Lo squilibrio del pH del suolo si verifica quando il livello di acidità o alcalinità del terreno è troppo lontano dall'intervallo ottimale per la crescita di una specifica pianta. Questo influisce direttamente sulla disponibilità e assorbimento dei nutrienti, causando carenze o tossicità e portando a sintomi di clorosi, crescita stentata e scarso sviluppo vegetativo e produttivo.
Nome comune: Danni da Squilibrio del pH del Suolo
Nome sicentifico agente: N/A (Fattore abiotico) Squilibrio del pH del Suolo
Sinonimi: pH acidopH alcalinoSuolo troppo acidoSuolo troppo basico
Categoria problema: Abiotico
Agente tipo: Fattore ambientale avverso
Ciclo biologico e sviluppo: Non si applica un 'ciclo biologico' in quanto è un problema abiotico. Il pH del suolo è una misura della sua acidità o alcalinità, su una scala da 0 (estremamente acido) a 14 (estremamente alcalino), con 7 come neutro. La maggior parte delle piante preferisce un pH tra 6,0 e 7,0, ma alcune (es. acidofile come azalee, ortensie blu, mirtilli) richiedono suoli più acidi, mentre altre (es. lavanda, alcune brassicacee) preferiscono suoli leggermente alcalini. Il pH influenza direttamente la disponibilità dei nutrienti: a pH estremi (troppo acidi o troppo alcalini), anche se i nutrienti sono presenti nel suolo, non sono nella forma chimica assorbibile dalle radici, o alcuni elementi (es. alluminio) diventano tossici. Lo squilibrio si sviluppa lentamente nel tempo a causa della composizione geologica del terreno, dell'uso di fertilizzanti acidificanti/alcalinizzanti, o della qualità dell'acqua di irrigazione.
Ambiente favorevole: Per pH acido: suoli con elevato contenuto di materia organica decomposta, zone con forti piogge che lisciviano i cationi basici, uso prolungato di fertilizzanti a base ammoniacale. Per pH alcalino: suoli derivanti da rocce calcaree, climi aridi/semiaridi dove i sali di calcio e magnesio si accumulano, uso di acqua di irrigazione molto dura/alcalina, eccesso di calce nel terreno.
Piante ospiti principali: Dipende dalla pianta specifica; quasi tutte le piante hanno un intervallo di pH ottimale oltre il quale soffrono. Esempi: Azalee, Rododendri, Mirtilli (richiedono acido); Pomodori, Fagioli, Mais (preferiscono leggermente acido/neutro); Cavoli, Barbe rosse (tollerano leggermente alcalino).
Piante ospiti secondarie: Tutte le piante coltivate sono sensibili a pH estremi fuori dal loro intervallo ottimale.
Danni diretti: Carenze nutrizionali indotte: i nutrienti sono presenti ma non assorbibili (es. ferro in pH alcalino)., Tossicità da elementi: alcuni elementi (es. alluminio, manganese in pH acido) diventano solubili e tossici., Ridotto sviluppo radicale e compromissione della funzione radicale.
Danni indiretti: Crescita stentata e riduzione della biomassa e della resa., Maggiore suscettibilità ad altri stress e malattie., Mancata risposta ai fertilizzanti, con spreco di risorse., Deperimento generale e morte della pianta nei casi più gravi.
Impatto economico/culturale: Lo squilibrio del pH può causare significative perdite di produzione in agricoltura, richiedendo interventi correttivi costosi e che richiedono tempo per vedere risultati. Può limitare la scelta delle colture che possono essere coltivate in una data area. Nelle piante ornamentali, il danno è principalmente estetico e può portare alla perdita di esemplari.
Sintomi su foglie: I sintomi fogliari sono i più comuni e variano in base allo squilibrio. In suoli acidi, si osservano spesso carenze di calcio (Ca), magnesio (Mg), potassio (K) e molibdeno (Mo), con ingiallimento delle foglie più vecchie o sintomi di necrosi. Può verificarsi tossicità da alluminio (Al) o manganese (Mn), con bronzature o bruciature. In suoli alcalini (basici), la carenza di ferro (Fe) e manganese (Mn) è molto comune, manifestandosi come clorosi internervale (ingiallimento tra le nervature che rimangono verdi) sulle foglie più giovani. Possono esserci carenze di zinco (Zn) e boro (B).
Sintomi su fusto e rami: La crescita del fusto e dei rami è visibilmente stentata, ridotta e con internodi corti. La pianta appare complessivamente meno vigorosa e con una biomassa ridotta, a causa della limitata disponibilità di nutrienti essenziali per lo sviluppo strutturale.
Sintomi su fiori e frutti: La fioritura può essere scarsa, irregolare o assente. I fiori possono non svilupparsi completamente. I frutti, se presenti, rimangono piccoli, deformi e di scarsa qualità. La produzione complessiva è significativamente compromessa, con possibile cascola precoce di fiori e frutticini.
Sintomi su radici e colletto: Le radici possono svilupparsi male, apparire ispessite o deformi, e la loro capacità di assorbimento è compromessa. In suoli molto acidi, l'eccesso di alluminio può causare un accorciamento e ispessimento delle radici. In suoli molto alcalini, le radici possono essere meno efficienti nell'assorbire il ferro e altri micronutrienti.
Sintomi generali: La pianta mostra un generale deperimento, crescita stentata, bassa vigoria e una predisposizione maggiore ad altri stress (idrici, termici) o malattie. La risposta ai fertilizzanti può essere scarsa o nulla, anche se applicati in quantità sufficiente, perché i nutrienti non sono nella forma assorbibile.
Prevenzione: Analisi del suolo: Effettuare regolarmente analisi del pH del suolo per monitorarne lo stato., Scelta della coltura: Selezionare piante adatte al pH naturale del proprio terreno o modificare il pH solo se strettamente necessario e fattibile., Uso consapevole dei fertilizzanti: Evitare fertilizzanti che alterano drasticamente il pH in direzione indesiderata (es. ammoniaca acidifica, nitrati di calcio alcalinizzano)., Gestione della materia organica: Mantenere un buon livello di sostanza organica nel suolo, che aiuta a tamponare le variazioni di pH e a migliorare la disponibilità di nutrienti.
Rimedi fisici & meccanici: Incorporazione di ammendanti: Mescolare gli ammendanti che modificano il pH nel terreno in modo uniforme. Per pH acidi, si incorpora calce; per pH alcalini, zolfo o gesso (quest'ultimo specifico per suoli sodici)., Acqua di irrigazione: Se l'acqua è troppo alcalina, si può tentare di acidificarla leggermente prima dell'uso (es. con acido citrico per piccole quantità, o sistemi di iniezione di acido per grandi volumi) per ridurre l'accumulo di carbonati nel terreno., Fertilizzanti specifici: Usare fertilizzanti che hanno un effetto acidificante (es. solfato di ammonio per piante acidofile) o alcalinizzante a seconda delle necessità.
Nome prodotto: Zolfo elementare
Descrizione uso: Utilizzato per abbassare il pH (acidificare) del suolo. I microrganismi del suolo lo trasformano in acido solforico. Agisce lentamente, va applicato con anticipo.
Nome prodotto: Torba acida
Descrizione uso: Aggiunta al terreno per acidificare e migliorare la ritenzione idrica. Adatta per piccole aree o vasi.
Nome prodotto: Calce (carbonato di calcio, ossido di calcio)
Descrizione uso: Utilizzata per aumentare il pH (alcalinizzare) del suolo acido. Agisce relativamente lentamente. La dose dipende dal pH attuale e dal tipo di terreno.
Nome prodotto: Cenere di legno
Descrizione uso: Contiene carbonato di potassio e calcio, può aumentare il pH (alcalinizzare) il suolo. Usare con moderazione per non causare squilibri nutrizionali.
Curiosità: Il pH del suolo può influenzare il colore dei fiori di alcune piante, come le ortensie. In suoli acidi, i fiori tendono al blu, mentre in suoli alcalini tendono al rosa, a causa della disponibilità di alluminio nel terreno.
Regno: N/A
Phylum: N/A
Classe: N/A
Ordine: N/A
Famiglia: N/A
Genere: N/A
Specie: N/A
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