La clorosi ferrica è una fisiopatia causata da un'insufficiente disponibilità o assorbimento di ferro da parte della pianta. Nonostante il ferro possa essere presente nel terreno, spesso non è in una forma assimilabile dalle piante, specialmente in terreni alcalini e calcarei, o in condizioni di scarso drenaggio. Si manifesta con un tipico ingiallimento internervale delle foglie giovani, mentre le nervature rimangono verdi.
Nome comune: Clorosi Ferrica
Nome sicentifico agente: Carenza nutrizionale / Stress fisiologico Clorosi Ferrica
Sinonimi: Ingiallimento da carenza di ferroFerro-carenza
Categoria problema: Fisiopatia / Carenza nutrizionale
Agente tipo: Carenza di micronutrienti (Ferro) o sua non disponibilità
Ciclo biologico e sviluppo: Non è un ciclo biologico, bensì un processo fisiologico. La clorosi ferrica si manifesta quando la pianta non riesce ad assorbire o utilizzare sufficiente ferro, essenziale per la sintesi della clorofilla. Questo può dipendere da: pH elevato del terreno (alcalinità > 7.0), eccesso di calcare attivo, scarso drenaggio o asfissia radicale, temperature del suolo basse, eccesso di altri elementi (fosforo, manganese, zinco, rame) che antagonizzano l'assorbimento del ferro, o danni alle radici.
Ambiente favorevole: Terreni calcarei e con pH alcalino sono i più predisponenti. Un drenaggio insufficiente che porta a ristagni idrici e asfissia radicale riduce l'assorbimento del ferro. Temperature del terreno troppo basse possono rallentare l'attività radicale. Anche un eccesso di concimazione con fosforo può indurre clorosi ferrica.
Piante ospiti principali: Agrumi (limone, arancio), Camelia, Ortensia (varietà blu), Rododendro, Azalea, Gardenia, Vite, Pero, Melo, Fragola, Fagiolino
Piante ospiti secondarie: Molte altre specie acidofile o sensibili al pH elevato, o coltivate in terreni pesanti e calcarei.
Danni diretti: Riduzione della clorofilla, con conseguente diminuzione dell'attività fotosintetica., Indebolimento generale della pianta e riduzione della crescita., Compromissione della fioritura e fruttificazione.
Danni indiretti: Aumento della suscettibilità della pianta ad attacchi di parassiti e malattie, a causa dello stress fisiologico.
Impatto economico/culturale: Riduzione significativa della qualità e quantità del raccolto in frutteti e orticoltura. Nelle piante ornamentali, perdita del valore estetico, che può rendere le piante invendibili. Aumento dei costi di gestione per i trattamenti correttivi.
Sintomi su foglie: Ingiallimento internervale delle foglie giovani: le aree tra le nervature diventano gialle o biancastre, mentre le nervature rimangono verdi. Nelle carenze gravi, anche le nervature possono ingiallire e l'intera foglia può sbiancare e necrosare, iniziando dai margini. Le foglie più vecchie tendono a rimanere verdi più a lungo o a mostrare sintomi meno evidenti.
Sintomi su fusto e rami: Crescita stentata dei germogli e dei giovani rami. I rami possono apparire deboli e meno vigorosi.
Sintomi su fiori e frutti: Ridotta fioritura o fiori più piccoli e sbiaditi. Scarso sviluppo e maturazione irregolare dei frutti, che possono rimanere piccoli e con scarso sapore o colore.
Sintomi su radici e colletto: Le radici possono svilupparsi debolmente, essere più corte e meno ramificate, rendendo la pianta meno efficiente nell'assorbimento di acqua e nutrienti.
Sintomi generali: Crescita generale ridotta, deperimento della pianta, ridotta vigoria e produttività. Nelle infestazioni gravi, la pianta può arrivare al disseccamento parziale o totale.
Prevenzione: Scelta di specie e varietà meno sensibili al calcare e adatte al pH del terreno locale., Migliorare il drenaggio del terreno con ammendanti organici (es. compost maturo, torba acida) per evitare ristagni idrici., Evitare eccessi di concimazioni con fosforo., Mantenere un'irrigazione regolare ed evitare stress idrici, ma anche eccessi d'acqua.
Lotta biologica e predatori naturali: Non applicabile, trattandosi di una fisiopatia.
Rimedi fisici & meccanici: Non applicabile direttamente, ma migliorare la struttura del suolo tramite lavorazioni o l'aggiunta di sabbia in terreni argillosi può indirettamente aiutare il drenaggio e l'ossigenazione radicale.
Nome prodotto: Acidificanti naturali del suolo (es. torba acida, solfato di alluminio con cautela)
Descrizione uso: Incorporare nel terreno per abbassare gradualmente il pH e rendere il ferro più disponibile. L'effetto è lento e richiede applicazioni ripetute.
Nome prodotto: Sostanza organica (compost, letame ben maturo)
Descrizione uso: Migliora la struttura del suolo, la capacità di scambio cationico e l'attività microbica, favorendo la disponibilità dei nutrienti, incluso il ferro. Alcuni ammendanti acidi (es. lupini macinati per le acidofile) possono aiutare.
Curiosità: Il ferro, pur essendo un micronutriente, è fondamentale per la pianta perché è un componente chiave di molti enzimi e proteine coinvolti nella fotosintesi e nella respirazione cellulare. Quando il pH del terreno è troppo alto, il ferro tende a formare composti insolubili, rendendosi non disponibile per le radici, anche se abbondante nel terreno.
Regno: Plantae
Phylum: Non applicabile
Classe: Non applicabile
Ordine: Non applicabile
Famiglia: Non applicabile
Genere: Non applicabile
Specie: Non applicabile
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