
La Camellia sasanqua è un arbusto sempreverde originario del Giappone, apprezzato per la sua fioritura profumata autunnale e inizio invernale, che riempie di colore il giardino quando molte altre piante sono in riposo. A differenza della Camellia japonica, ha foglie più piccole, più sottili e leggermente pelose, e una crescita più aperta e talvolta ricadente. I suoi fiori, spesso singoli o semi-doppi, tendono a cadere elegantemente petalo per petalo, invece di staccarsi interi. È più tollerante al sole e a una gamma più ampia di condizioni del terreno rispetto ad altre camelie.
Clima ideale: Temperato caldo, con inverni miti e estati calde. È più tollerante al caldo e all'esposizione solare diretta rispetto alla C. japonica, ma non tollera gelo intenso o prolungato (sotto -10°C).
Tipo terreno: Acido (pH 5.5-6.5), ben drenato e ricco di materia organica. È più adattabile a diversi tipi di terreno rispetto alla C. japonica, ma un buon drenaggio è fondamentale. Evitare suoli calcarei o alcalini.
Esposizione solare: Pieno sole o mezz'ombra. In climi molto caldi, un po' di ombra nelle ore più calde del pomeriggio può essere benefica. La fioritura è più abbondante in pieno sole.
Fabbisogno idrico: Medio. Richiede irrigazioni regolari, specialmente durante i periodi di siccità e quando le piante sono giovani. Il terreno deve essere costantemente umido ma mai inzuppato. È più tollerante alla siccità rispetto alla C. japonica una volta stabilita.
Concimazione: Da effettuare in primavera, dopo la fioritura, con un fertilizzante specifico per piante acidofile. Evitare concimazioni eccessive. Un apporto di concime organico (es. compost) può migliorare la fertilità del suolo.
Potatura: Relativamente leggera. Si pota dopo la fioritura per controllare le dimensioni, rimuovere rami danneggiati o dare forma alla pianta. Può essere utilizzata per formare siepi o come pianta spalliera.
Propagazione: Per talea (il metodo più comune e affidabile per le cultivar, in estate o autunno), Per margotta (efficace per rami più grandi), Per seme (usato per breeding, ma non garantisce la fedeltà alla cultivar madre), Per innesto
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Tracheophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ericales
Famiglia: Theaceae
Genere: Camellia
Specie: Camellia sasanqua
Nome scientifico: Camellia sasanqua Thunb.
Nomi alternativi: Sasanqua Camellia
Tipi: Pendii boschivi, Sottobosco leggero
Distribuzione Geografica: Giappone (isole meridionali), Ampiamente coltivata in Europa, Nord America, Australia, Nuova Zelanda e altre regioni temperate e subtropicali.
Portamento: Arbusto eretto, espanso o talvolta ricadente. La crescita è più lassa e aperta rispetto alla Camellia japonica. Può essere formata come piccolo albero o come rampicante.
Altezza: 2-5 m (in coltivazione, può essere mantenuta più bassa con potatura)
Diametro chioma: 1.5-4 m (spesso più ampia che alta, a seconda della cultivar e della potatura)
Tipo: Capsula legnosa, più piccola di quella della Camellia japonica, contenente 1-3 semi.
Colore: Verde quando immatura, marrone a maturazione.
Periodo Maturazione: Primavera-estate successiva alla fioritura.
Colore: Bianco, rosa, rosso, con molte tonalità intermedie.
Forma: Principalmente singoli o semi-doppi, con 5-9 petali. Alcune cultivar hanno fiori doppi. Presentano numerosi stami gialli evidenti.
Periodo Fioritura: Autunno-inizio inverno (da settembre/ottobre a dicembre/gennaio), a seconda della cultivar e del clima.
Profumo: Spesso profumati, con una fragranza dolce e delicata, più evidente al sole.
Impollinazione: Insetti (api, bombi)Vento (minore)
Forma: Ovali o ellittiche, più piccole della Camellia japonica (3-7 cm), con apice appuntito e margini finemente seghettati.
Disposizione: Alternate, semplici.
Colore: Verde scuro lucido nella parte superiore, più chiaro e spesso leggermente peloso (pubescente) lungo la nervatura centrale nella parte inferiore. Le foglie giovani possono avere una tonalità bronzea.
Caratteristiche: Più sottili e meno coriacee rispetto alla Camellia japonica. Persistenti (sempreverdi).
Tipo: Legnoso, ramificato, con rami sottili e spesso arcuati
Colore: Giovane: verde-rossastro; maturo: grigio-brunastro
Caratteristiche: Corteccia liscia, a volte leggermente screpolata con l'età.
Tipo: Fibrosa e relativamente superficiale
Caratteristiche: Si adatta bene a diversi tipi di terreno, purché ben drenati. Meno sensibile ai ristagni d'acqua rispetto ad altre camelie.
Fotosintesi: Efficiente anche con luce solare più intensa rispetto ad altre camelie. Il fogliame più leggero permette una buona penetrazione della luce.
Traspirazione: Regolata per affrontare periodi di maggiore esposizione solare. Le foglie più sottili possono perdere acqua più rapidamente se non c'è sufficiente umidità nel suolo.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbe nutrienti dal suolo tramite le radici. Predilige suoli acidi (pH 5.5-6.5) e ricchi di sostanza organica, ma è più tollerante a variazioni del pH rispetto alla Camellia japonica.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (talea, margotta, innesto)
Agenti (impollinazione): Api e altri insetti (attratti dal profumo e dal nettare dei fiori autunnali)
Meccanismi (impollinazione): I fiori aperti e singoli facilitano l'accesso agli impollinatori. Il profumo è un forte attrattore.
Agenti (disseminazione): Gravità, Animali (in misura minore)
Meccanismi (disseminazione): I semi cadono a terra quando le capsule mature si aprono. Possono essere dispersi localmente dagli animali.
Periodo riproduttivo: Fioritura in autunno-inizio inverno. La produzione di semi e la loro maturazione avvengono in primavera-estate.
Sviluppo giovani: I semi germinano formando una giovane piantina. La propagazione per talea è il metodo più comune e affidabile per riprodurre le cultivar specifiche.
Durata media vita: Molto longeva, può vivere per diverse decine di anni o anche oltre un secolo in condizioni ottimali.
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Piantina \rightarrow Arbusto maturo \rightarrow Fioritura \rightarrow Fruttificazione \rightarrow Produzione di nuovi semi.
Usi alimentari: Non commestibile. I semi possono essere pressati per produrre un olio usato in cucina e cosmetica, simile all'olio di tè o di oliva.
Usi medicinali: L'olio di semi di Camellia sasanqua è tradizionalmente usato in Giappone e Cina per la cura dei capelli e della pelle, grazie alle sue proprietà idratanti ed emollienti.
Usi ornamentali: Il suo uso principale è ornamentale, grazie alla sua fioritura autunnale e al profumo. È ideale per siepi, bordure, esemplari singoli, coprisuolo, o come pianta spalliera.
Usi industriali: L'olio di semi di sasanqua è utilizzato nell'industria cosmetica e per la produzione di saponi e lubrificanti.
Impatto culturale: In Giappone, è associata alla grazia e alla modestia, e alla bellezza dei paesaggi autunnali e invernali. A differenza della japonica, i suoi fiori cadono petalo per petalo, un simbolo di caducità più delicato.
Mitologia / Leggende: Meno leggende specifiche rispetto alla Camellia japonica, ma apprezzata nella cultura giapponese per la sua fioritura stagionale che porta colore nel tardo autunno.
Gestione agricola: Coltivata in vivai per la produzione di piante ornamentali. Richiede potature di formazione e mantenimento, ma è meno esigente della japonica.
Sfruttamento: Non vi è uno sfruttamento intensivo della pianta selvaggia. La coltivazione per scopi ornamentali è diffusa.
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