
Il Diospyros kaki, comunemente conosciuto come Cachi o Loto del Giappone, è un albero da frutto deciduo originario dell'Asia orientale. È apprezzato per i suoi frutti dolci e succosi, che maturano in autunno, spesso dopo la caduta delle foglie, rimanendo appesi ai rami come decorazioni arancioni brillanti. Esistono numerose varietà, alcune astringenti (che richiedono una maturazione completa per perdere l'astringenza) e altre non astringenti (commestibili anche da sode). Oltre alla produzione di frutti, è anche un albero ornamentale molto attraente per il suo fogliame autunnale e i frutti persistenti.
Clima ideale: Clima temperato, con inverni freddi ma non eccessivamente rigidi (non tollera gelate prolungate al di sotto di -15°C, a seconda della varietà) ed estati calde per la maturazione dei frutti.
Tipo terreno: Profondo, fertile, ben drenato, con pH neutro o leggermente acido (pH 6.0-7.0). Non tollera terreni argillosi pesanti o ristagno idrico.
Esposizione solare: Pieno sole per almeno 6-8 ore al giorno per una fruttificazione abbondante e di qualità.
Fabbisogno idrico: Medio. Richiede irrigazioni regolari e abbondanti, specialmente durante i periodi di siccità e l'ingrossamento dei frutti. Le piante giovani necessitano di più acqua.
Concimazione: Beneficia di concimazioni annuali in primavera con concimi organici o minerali bilanciati, specialmente potassio per la fruttificazione.
Potatura: Essenziale per la formazione e la produzione. Si pota in inverno per dare forma all'albero e rimuovere i rami secchi o danneggiati. In estate si possono eseguire potature di contenimento per migliorare l'esposizione al sole dei frutti.
Propagazione: Innesto (metodo più comune per le cultivar commerciali, su portainnesti di D. kaki o D. virginiana), Talea (più difficile, con tassi di successo inferiori), Seme (usato per portainnesti o per ottenere nuove varietà, ma con tempi lunghi di fruttificazione e variabilità genetica)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note: La semina del kaki da seme è poco comune per la produzione di frutti commerciali, in quanto le piante ottenute non sono fedeli alla varietà madre e la fruttificazione è molto tardiva. Viene utilizzata principalmente per ottenere portainnesti o per scopi di miglioramento genetico. I semi richiedono un periodo di stratificazione a freddo per germinare.
Periodo consigliato: 10, 11, 12, 3, 4
Fase vegetativa ideale: dormienza
Distanza tra pianta: 400
Distanza tra file: 500
Cure post trapianto: irrigazione abbondante, tutore (per i primi anni)
Note: Il trapianto si effettua preferibilmente in autunno-inverno, dopo la caduta delle foglie, o a inizio primavera, prima del germogliamento. Il kaki preferisce terreni profondi e ben drenati. Le distanze possono variare in base alla vigoria della varietà e alla forma di allevamento.
Frequenza consigliata: ogni 2-3 giorni
Metodo: a goccia, per aspersione
Segni di stress idrico: foglie appassite, ingiallimento, terreno secco
Note: Il kaki ha un fabbisogno idrico elevato, soprattutto in estate e durante la fase di sviluppo dei frutti. L'irrigazione regolare è fondamentale per prevenire la cascola dei frutti e garantire una buona pezzatura. Evitare i ristagni idrici.
Periodo consigliato: 2, 3, 9, 10
Fase vegetativa: ripresa vegetativa, fruttificazione, dopo raccolta
Concimi consigliati: stallatico maturo (in autunno), universale NPK, concimi con potassio
Frequenza: annuale (base) e integrazioni al bisogno
Modalità applicazione: nel terreno
Note: Una concimazione organica in autunno-inverno è consigliata per arricchire il terreno. In primavera, si possono integrare concimi bilanciati, con particolare attenzione al potassio per migliorare la qualità e la dolcezza dei frutti. Evitare eccessi di azoto.
Età pianta anni: sempre
Periodo consigliato: 1, 2
Tipo di potatura: di formazione, di produzione, eliminazione rami secchi/malati, diradamento
Interventi sconsigliati: potatura drastica in primavera inoltrata, tagli su legno vecchio
Note: La potatura si effettua a fine inverno o inizio primavera, prima del risveglio vegetativo. Consiste nel diradare i rami per migliorare l'illuminazione e l'aerazione della chioma, eliminare rami secchi o danneggiati e favorire la fruttificazione sui rami misti dell'anno precedente. Il diradamento dei frutti può essere necessario per ottenere pezzature maggiori.
Periodo consigliato: 3, 4
Frequenza rinvaso anni: 2
Segni necessità rinvaso: radici fuori dal vaso, crescita rallentata, terriccio esausto, acqua che non drena
Tipo terriccio consigliato: universale, ben drenato
Note: Il kaki può essere coltivato in vaso, soprattutto le varietà nane o per i primi anni. Il rinvaso si effettua ogni 2-3 anni, o quando la pianta mostra segni di sofferenza per lo spazio limitato, scegliendo un vaso leggermente più grande e assicurando un ottimo drenaggio.
Periodo consigliato: 3, 4, 7, 8
Tipo innesto: a gemma, a spacco
Porta innesto consigliato: Diospyros kaki francoDiospyros virginiana
Cure post innesto consigliato: proteggere dal sole, mantenere umido, rimuovere polloni
Note: L'innesto a gemma (a scudo) è il più comune e si esegue in estate. L'innesto a spacco può essere fatto a fine inverno/inizio primavera. La scelta del portainnesto è fondamentale per l'adattabilità a diversi tipi di terreno e la resistenza a malattie.
Periodo raccolta: 9, 10, 11
Fase maturazione ideale: quando il frutto è ben colorato, ha perso l'astringenza (se varietà astringente) ed è morbido al tatto
Metodo: a mano, con forbici
Conservazione post raccolta: in luogo fresco e buio, frigorifero (per brevi periodi), essiccazione
Note: Il kaki è un frutto climaterico. Le varietà astringenti vanno raccolte sode e fatte maturare in un ambiente fresco e ventilato, o accelerate con l'aggiunta di mele mature. Le varietà non astringenti (tipo 'Sharon') possono essere consumate sode. La raccolta avviene generalmente dopo la caduta delle foglie.
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
Classe: Eudicotyledoneae
Ordine: Ebenales
Famiglia: Ebenaceae
Genere: Diospyros
Specie: Diospyros kaki
Nome scientifico: Diospyros kaki Thunb.
Nomi alternativi: Kaki, Loto del Giappone, Diospiro, Persimmon
Tipi: Climi temperati e subtropicali, Pianure e zone collinari, Giardini, frutteti, parchi
Distribuzione Geografica: Cina (origine), Giappone, Corea, Europa (Italia, Spagna, Francia), Nord America, Oceania
Portamento: Albero deciduo di medie dimensioni, con chioma arrotondata e densa.
Altezza: 5-15 metri (in coltivazione, può raggiungere 20 metri in natura)
Diametro chioma: 4-10 metri
Tipo: Bacche globose o leggermente appiattite, con calice persistente alla base.
Colore: Da giallo-arancio a rosso intenso a maturazione.
Periodo Maturazione: Ottobre-Novembre (dopo la caduta delle foglie per molte varietà).
Colore: Giallo-biancastri.
Forma: Piccoli, a forma di campana. I fiori maschili sono solitamente raggruppati, quelli femminili sono solitari.
Periodo Fioritura: Maggio-Giugno (emisfero settentrionale).
Profumo: Delicato, poco percettibile.
Impollinazione: Entomofila (api)Anemofila (vento, per alcune varietà)Partenocarpica (produzione di frutti senza semi, comune in molte varietà)
Forma: Grande, ovale o ellittica, con apice appuntito. Margine intero.
Disposizione: Alternata, picciolate.
Colore: Verde scuro lucido sulla pagina superiore, più chiaro sulla inferiore. Assumono magnifiche colorazioni giallo-arancio-rosse in autunno.
Caratteristiche: Superficie liscia. Nervature evidenti.
Tipo: Dritto, con corteccia fessurata in età avanzata.
Colore: Grigio-marrone scuro.
Caratteristiche: Legno duro e denso.
Tipo: Fittonante e superficiale, con un sistema radicale ben sviluppato.
Caratteristiche: Richiede un terreno profondo per un buon ancoraggio e assorbimento di nutrienti.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie. Richiede buona esposizione al sole per una fruttificazione abbondante.
Traspirazione: Regolata dagli stomi. Richiede una buona disponibilità idrica durante le fasi di crescita e maturazione dei frutti.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard.
Assorbimento nutrienti: Assorbimento di acqua e nutrienti dal terreno tramite le radici. Beneficia di terreni ricchi di materia organica.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (innesto, talea)
Agenti (impollinazione): Insetti (api), Vento
Meccanismi (impollinazione): La maggior parte delle varietà commerciali sono partenocarpiche (producono frutti senza semi anche in assenza di impollinazione). Alcune varietà possono essere dioiche (fiori maschili e femminili su piante diverse) o monoiche (fiori di entrambi i sessi sulla stessa pianta).
Agenti (disseminazione): Animali (frugivori), Umano
Meccanismi (disseminazione): I semi all'interno dei frutti vengono dispersi dopo il consumo. L'uomo è il principale agente di disseminazione attraverso la coltivazione e la distribuzione.
Periodo riproduttivo: Fioritura in tarda primavera, maturazione dei frutti in autunno avanzato.
Sviluppo giovani: Le piante da seme crescono lentamente e possono impiegare molti anni per fruttificare. Le piante innestate iniziano a produrre frutti molto prima (2-4 anni).
Durata media vita: Albero longevo, può vivere per 50-70 anni, con esemplari che superano i 100 anni in condizioni ottimali.
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione ightarrow Crescita vegetativa ightarrow Fioritura ightarrow Fruttificazione ightarrow Dormienza invernale ightarrow Ripetizione del ciclo.
Usi alimentari: I frutti sono consumati freschi (dopo la maturazione per le varietà astringenti), essiccati, in marmellate, gelati e dolci. Sono ricchi di vitamina C, provitamina A, fibre e antiossidanti.
Usi medicinali: Nella medicina tradizionale asiatica, i frutti e altre parti dell'albero sono stati usati per trattare problemi digestivi e ipertensione.
Usi ornamentali: Ampiamente coltivato come albero ornamentale per il suo bel fogliame autunnale e i frutti che persistono sui rami dopo la caduta delle foglie, creando un notevole impatto visivo.
Usi industriali: Il legno, denso e durevole, è usato per mobili, strumenti e oggetti d'arte. I tannini estratti dai frutti immaturi possono essere usati nell'industria tessile per la tintura e come mordenti.
Impatto culturale: In Giappone, il cachi è un simbolo di fortuna e prosperità. La sua maturazione in autunno è associata alla raccolta e all'abbondanza. Spesso presente nell'arte e nella poesia orientale.
Mitologia / Leggende: Nella cultura giapponese, il cachi è talvolta associato a longevità e resilienza. Non esistono mitologie complesse legate a questa specie, ma è profondamente radicata nella cultura alimentare e paesaggistica.
Gestione agricola: Richiede potatura annuale per favorire la produzione, diradamento dei frutti (per migliorare la dimensione e la qualità), e gestione dell'irrigazione e della concimazione.
Sfruttamento: Coltivato commercialmente in molte parti del mondo per la produzione di frutta, con una crescente domanda globale.
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