
Il Lampone del Giappone (Rubus phoenicolasius) è un arbusto deciduo originario dell'Asia orientale, noto per le sue spine rosse ricoperte di peli ghiandolari e i suoi frutti rosso brillante, dolci e leggermente appiccicosi. Questa specie è facilmente riconoscibile per la sua peculiare indumentatura rossastra e vischiosa sui fusti e sui sepali dei fiori. Sebbene sia coltivato per i suoi frutti commestibili, è anche utilizzato come pianta ornamentale per il suo aspetto distintivo e la sua rusticità. In alcune regioni, è considerato una specie invasiva a causa della sua rapida crescita e capacità di formare dense macchie.
Clima ideale: Temperato. Molto rustico, tollera una vasta gamma di condizioni climatiche, inclusi inverni freddi ed estati calde. Preferisce climi con una buona umidità estiva per la fruttificazione.
Tipo terreno: Molto adattabile. Cresce in quasi tutti i tipi di terreno, purché ben drenati. Preferisce terreni fertili, di medio impasto, con pH neutro o leggermente acido. Tollera anche terreni poveri o argillosi, ma non i ristagni idrici.
Esposizione solare: Pieno sole o mezz'ombra. Una buona esposizione solare favorisce una maggiore produzione di frutti e una migliore colorazione dei fusti. In piena ombra, la produzione di frutti sarà scarsa.
Fabbisogno idrico: Medio. Una volta stabilito, è abbastanza resistente alla siccità. Tuttavia, per una produzione abbondante di frutti succosi, sono necessarie irrigazioni regolari durante i periodi di siccità, specialmente in fioritura e durante la maturazione dei frutti.
Concimazione: Generalmente non strettamente necessaria in terreni fertili. In coltivazione, un apporto di compost o concime organico in primavera può migliorare la produttività. Evitare eccessi di azoto.
Potatura: Essenziale per la gestione e la produzione. I fusti (canne) sono biennali: si eliminano a fine stagione (dopo la fruttificazione) le canne che hanno prodotto (che sono seccate), lasciando quelle nuove dell'anno per la fruttificazione successiva. La potatura aiuta a contenere la sua crescita vigorosa e la sua natura espansiva. Può essere cimato per favorire la ramificazione.
Propagazione: Radicamento apicale (il metodo più facile e comune), Talea (di fusto o radice), Seme (meno comune per la coltivazione, data la propagazione vegetativa)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Tracheophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Rosales
Famiglia: Rosaceae
Genere: Rubus
Specie: Rubus phoenicolasius
Nome scientifico: Rubus phoenicolasius Maxim.
Nomi alternativi: Wineberry (inglese), Framboisier du Japon (francese), Japanische Weinbeere (tedesco), Lampone-mora giapponese
Tipi: Margini di boschi, Radure forestali, Siepi, Terreni incolti, Aree disturbate (es. rive di fiumi, bordi stradali), Giardini e parchi (coltivato)
Distribuzione Geografica: Asia orientale (Cina, Corea, Giappone - nativo), Europa (introdotto e naturalizzato, spesso invasivo in alcune aree), Nord America (introdotto e naturalizzato, spesso invasivo in alcune aree)
Portamento: Arbusto perenne con fusti (canne) biennali, arcuati, che possono radicare all'apice. Forma cespugli densi e vigorosi.
Altezza: 1,5-3 metri
Diametro chioma: 1-3 metri (tendente a espandersi considerevolmente)
Tipo: Polidrupa (o mora), un aggregato di piccole drupeole lucide, succose, con un sapore dolce-acidulo e leggermente vinoso. Si stacca facilmente dal ricettacolo.
Colore: Dal rosso brillante all'arancio-rossastro, tendente al violaceo a piena maturazione. I sepali che avvolgono il frutto rimangono rossi e pelosi.
Periodo Maturazione: Luglio-Agosto.
Colore: Bianco rosato o bianco verdastro.
Forma: Piccoli, con 5 petali (spesso poco appariscenti), 5 sepali (ben visibili e ricoperti di peli ghiandolari rossi), numerosi stami e pistilli. Riuniti in grappoli terminali o ascellari.
Periodo Fioritura: Maggio-Giugno.
Profumo: Delicato
Impollinazione: Entomofila (principalmente api e altri insetti)
Forma: Composte imparipennate, con 3 (o a volte 5) foglioline. Le foglioline sono ovali-cordate, con margine seghettato, apice acuminato. La pagina inferiore è spesso tomentosa (bianco-argentea).
Disposizione: Alternata
Colore: Verde scuro sulla pagina superiore, bianco-argenteo sulla pagina inferiore.
Caratteristiche: Possono avere peli ghiandolari e spine anche sul picciolo e sulle nervature inferiori.
Tipo: Fusti (canne) biennali legnosi, di colore rossastro, ricoperti da numerose spine sottili e rigide e da fitti peli ghiandolari vischiosi e rossi (da cui il nome 'phoenicolasius', dal greco 'phoenico' rosso e 'lasios' peloso).
Colore: Rossastro, con peli ghiandolari rossi.
Caratteristiche: I peli ghiandolari sono appiccicosi al tatto e catturano piccoli insetti.
Tipo: Fascicolato, fibroso e piuttosto esteso. Tende a formare radici avventizie dagli apici dei fusti a contatto con il suolo (radicamento apicale).
Caratteristiche: Contribuisce alla sua natura invasiva in alcuni contesti.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie. La pianta è efficiente nel convertire l'energia solare in zuccheri, contribuendo alla sua rapida crescita.
Traspirazione: Regolata dagli stomi. Si adatta a diverse condizioni idriche, ma beneficia di un'umidità costante per una buona produzione di frutti.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbiti dalle radici dal terreno. Cresce anche in suoli relativamente poveri.
Modalità: Asessuale (radicamento apicale dei fusti, polloni radicali, talee), Sessuale (seme - in natura)
Agenti (impollinazione): Api, Altri insetti pronubi
Meccanismi (impollinazione): I fiori sono ermafroditi e autofertili, ma l'impollinazione incrociata può aumentare la resa e la qualità dei frutti.
Agenti (disseminazione): Uccelli (ingestione del frutto e dispersione del seme), Mammiferi, Umano (raccolta e dispersione involontaria), Gravità (radicamento apicale)
Meccanismi (disseminazione): I semi sono dispersi dagli animali che consumano i frutti. Il radicamento apicale dei fusti che toccano il terreno è un meccanismo molto efficace di diffusione vegetativa.
Periodo riproduttivo: Fioritura in primavera, maturazione dei frutti in piena estate.
Sviluppo giovani: Da seme: germinazione in primavera dopo il periodo di freddo. Da radicamento apicale o talea: rapido sviluppo della nuova pianta, che entra in produzione dal secondo anno.
Durata media vita: I singoli fusti (canne) vivono due anni, ma la pianta nel suo complesso è perenne e può vivere per molti anni, espandendosi indefinitamente.
Tappe principali: Radicamento apicale/Seme \rightarrow Canna (primo anno) \rightarrow Fruttificazione (secondo anno) \rightarrow Morte della canna \rightarrow Emissione di nuovi fusti.
Usi alimentari: I frutti sono commestibili e hanno un sapore dolce e leggermente vinoso. Sono consumati freschi, ma sono ideali per marmellate, gelatine, succhi e dessert. La loro consistenza tenera e il sapore delicato sono molto apprezzati.
Usi medicinali: Non ci sono usi medicinali tradizionali significativi associati specificamente a questa specie al di là delle generali proprietà dei frutti di bosco (antiossidanti).
Usi ornamentali: Coltivato in giardini per l'aspetto ornamentale dei suoi fusti rossi e pelosi, soprattutto in inverno, e per i suoi fiori e frutti. Può essere usato per siepi informali o per stabilizzare scarpate.
Usi industriali: Produzione di frutti per l'industria alimentare in piccola scala o per mercati di nicchia. Non ha usi industriali significativi per il legno o altre parti.
Impatto culturale: In alcune culture, è apprezzato come frutto esotico. La sua rapida diffusione in aree non native ha generato preoccupazioni per l'ambiente.
Mitologia / Leggende: Non esistono specifiche mitologie o leggende legate direttamente a questa specie.
Gestione agricola: Può essere coltivato in piccoli frutteti o giardini, ma richiede una gestione attiva per contenere la sua crescita vigorosa e spinosa. La potatura è fondamentale per la produzione di frutti e il contenimento.
Sfruttamento: Raccolta dei frutti per consumo domestico o locale. In alcune regioni è considerata una pianta infestante e viene gestita per contenerne la diffusione.
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