La Drosophila suzukii è un piccolo moscerino di origine asiatica, riconoscibile nel maschio per una macchia scura sull'apice delle ali (da cui il nome comune). A differenza della comune mosca della frutta, questa specie attacca i frutti sani e integri prima della raccolta, deponendo le uova sotto la buccia tramite un ovopositore seghettato. Le larve si sviluppano all'interno del frutto, causandone il rammollimento, il marciume e la cascola, rendendolo invendibile.
Nome comune: Drosophila suzukii
Nome sicentifico agente: Drosophila suzukii
Sinonimi: Moscerino dei piccoli fruttiMoscerino a macchie alari (della frutta)Drosophila alata
Categoria problema: Insetto
Agente tipo: Insetto fitofago (carpofago)
Ciclo biologico e sviluppo: La Drosophila suzukii ha un ciclo di vita molto breve (circa 8-15 giorni, a seconda della temperatura) e può completare numerose generazioni all'anno (fino a 10-15). Le femmine depongono le uova (da 1 a 3) sotto la buccia di frutti sani e integri, utilizzando il loro ovopositore seghettato. Le larve si sviluppano all'interno del frutto nutrendosi della polpa. Dopo 3-10 giorni, le larve mature escono dal frutto per impuparsi nel terreno o sulla superficie del frutto. Gli adulti sfarfallano dalla pupa e sono pronti a riprodursi. Gli adulti possono svernare in diversi stadi, trovando rifugio in aree protette, e riprendono l'attività con l'aumento delle temperature in primavera.
Ambiente favorevole: La D. suzukii prospera in ambienti con elevata umidità ambientale (superiore al 70-80%) e temperature moderate (18-25°C). Le giornate calde e umide, seguite da notti fresche e rugiadose, sono ideali per la sua riproduzione. Le zone ombreggiate e poco ventilate nei frutteti offrono condizioni favorevoli. La presenza di acqua libera sui frutti o foglie (es. dopo irrigazione o pioggia) può incentivare l'ovideposizione. Non tollera temperature estreme (superiori a 30°C o inferiori a 0°C per periodi prolungati).
Piante ospiti principali: Ciliegio, Fragola, Lampone, Mirtillo, Mora, Fico, Uva (con acini a buccia sottile e maturi), Kaki
Piante ospiti secondarie: Pesca (a polpa tenera), Prugna (a polpa tenera), Actinidia (kiwi), Ribes, Amarene, Bacche di sambuco, Uva spina. Può attaccare anche frutti selvatici come more di rovo e corbezzolo, che fungono da serbatoio per l'infestazione in colture adiacenti.
Danni diretti: Danneggiamento diretto dei frutti sani prima della raccolta, rendendoli invendibili e non idonei al consumo fresco o alla trasformazione. Le larve all'interno del frutto causano il rammollimento e la distruzione della polpa., Introduzione di agenti patogeni (funghi e batteri) attraverso i fori di ovideposizione, che accelerano il marciume del frutto.
Danni indiretti: Perdite economiche massicce per i produttori a causa del deperimento e della perdita del raccolto., Necessità di trattamenti intensivi e costosi per il controllo., Problemi di smaltimento dei frutti infestati.
Impatto economico/culturale: L'impatto economico della Drosophila suzukii è estremamente elevato. È considerata uno dei parassiti più dannosi per la frutticoltura mondiale, in particolare per i piccoli frutti. Può causare la perdita totale del raccolto in assenza di un'adeguata strategia di controllo. I costi di produzione aumentano a causa della necessità di monitoraggio intensivo, trattamenti ripetuti e della gestione dei frutti infestati, che non possono essere commercializzati.
Sintomi su foglie: Non attacca direttamente le foglie. Eventuali sintomi su di esse sono indiretti, legati al deperimento generale della pianta dovuto alla perdita dei frutti o allo stress.
Sintomi su fusto e rami: Non attacca fusto e rami.
Sintomi su fiori e frutti: Il sintomo più evidente sono piccole punture di ovideposizione sulla superficie del frutto (spesso difficili da vedere a occhio nudo), che possono apparire come piccoli avvallamenti o cicatrici. Intorno ai siti di puntura, i frutti tendono a rammollire e a deprimersi. Successivamente, si sviluppa un marciume acido che porta al collasso del frutto e alla sua cascola. Internamente, il frutto infestato conterrà numerose piccole larve biancastre (simili a vermetti). Spesso si osserva la fuoriuscita di liquidi fermentati o la proliferazione di funghi secondari.
Sintomi su radici e colletto: Non attacca radici e colletto.
Sintomi generali: Le piante mostrano una ridotta produzione di frutti sani. I frutti maturi o in fase di maturazione mostrano i segni dell'infestazione, con conseguente perdita del raccolto. Nelle coltivazioni gravemente colpite, si può notare la presenza di numerosi adulti di D. suzukii che volano intorno ai frutti o tra le foglie, soprattutto nelle ore più fresche e umide della giornata.
Prevenzione: Raccolta precoce e frequente: Raccogliere i frutti non appena raggiungono la maturazione, per ridurre il periodo di vulnerabilità., Rimozione e distruzione dei frutti infestati: Eliminare regolarmente e distruggere (es. insacchettare in sacchi neri al sole per solarizzazione o congelare) i frutti caduti o danneggiati per interrompere il ciclo dell'insetto. Non lasciare frutti a terra., Gestione della chioma: Potare gli alberi per migliorare la ventilazione e la penetrazione della luce solare all'interno della chioma, riducendo l'umidità e rendendo l'ambiente meno favorevole a D. suzukii., Controllo delle erbe infestanti: Mantenere il terreno pulito sotto le piante per ridurre i siti di svernamento e di impupamento., Monitoraggio: Utilizzare trappole specifiche (es. trappole a aceto di mele + gocce di sapone, o trappole commerciali a base di attrattivi specifici) per monitorare la presenza degli adulti e la dinamica di popolazione, permettendo interventi tempestivi.
Lotta biologica e predatori naturali: Predatori autoctoni: Favorire la presenza di predatori generali come ragni, carabidi e forficule. Tuttavia, la loro efficacia è spesso insufficiente contro le alte popolazioni di D. suzukii., Lancio di parassitoidi: In alcuni paesi sono in corso sperimentazioni e rilasci di parassitoidi specifici (es. Ganaspis brasiliensis, Leptopilina japonica) per il controllo biologico classico, ma la loro disponibilità e efficacia in campo aperto sono ancora in fase di studio e regolamentazione., Nematodi entomopatogeni: Alcune specie (es. Steinernema feltiae) possono essere applicate al terreno per colpire le pupe o le larve che cercano di impuparsi, ma con efficacia variabile.
Rimedi fisici & meccanici: Reti anti-insetto: L'utilizzo di reti a maglia fine (inferiore a 0.9 mm) per coprire le coltivazioni (es. ciliegi, piccoli frutti) è la strategia fisica più efficace per escludere gli adulti e prevenire l'ovideposizione. Richiede una corretta installazione e gestione., Raccolta e distruzione dei frutti infestati: Fondamentale per ridurre la fonte di infestazione. I frutti vanno raccolti regolarmente e distrutti (es. solarizzazione in sacchi neri sigillati, congelamento o interramento profondo, non compostaggio diretto)., Trappole a massa: Oltre al monitoraggio, trappole con attrattivi alimentari (aceto, vino, lievito) possono essere usate per la cattura massale e la riduzione della popolazione adulta in piccoli contesti.
Nome prodotto: Spinosad
Descrizione uso: Insetticida di origine naturale (prodotto da batteri), agisce per contatto e ingestione. Ha un'ottima efficacia contro D. suzukii. Applicare seguendo scrupolosamente le indicazioni di etichetta e i tempi di carenza. È tossico per le api finché non è asciutto, quindi trattare la sera.
Nome prodotto: Piretrine naturali (da Piretro)
Descrizione uso: Insetticida di contatto con effetto abbattente, ma con breve persistenza. Utile per ridurre rapidamente le popolazioni adulte in fase acuta. Tossico per gli insetti utili e le api; applicare solo la sera tardi e rispettare i tempi di carenza.
Nome prodotto: Caolino
Descrizione uso: Prodotto minerale inerte che forma una pellicola protettiva sui frutti, rendendoli meno attrattivi per l'ovideposizione e agendo come barriera fisica. Richiede applicazioni ripetute, specialmente dopo la pioggia. Può lasciare residui visibili sui frutti.
Nome prodotto: Trappole con attrattivi alimentari (es. aceto di mele)
Descrizione uso: Utilizzate per il monitoraggio e la cattura massale. L'aceto di mele (con l'aggiunta di una goccia di sapone per abbassare la tensione superficiale) è un attrattivo efficace. Posizionare le trappole prima dell'invaiatura dei frutti e mantenerle attive per tutta la stagione.
Curiosità: La Drosophila suzukii è stata scoperta per la prima volta in Giappone e si è diffusa rapidamente in tutto il mondo grazie al commercio internazionale di frutta. La sua capacità di attaccare frutti sani la rende una specie molto aggressiva e un 'super-parassita' rispetto ad altre specie di Drosophila. Le formiche possono essere attratte dai frutti danneggiati dalla Drosophila suzukii per nutrirsi degli zuccheri rilasciati, ma non svolgono un ruolo nel controllo dell'insetto.
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Insecta
Ordine: Diptera
Famiglia: Drosophilidae
Genere: Drosophila
Specie: Drosophila suzukii
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