Le ruggini sono malattie fungine caratterizzate dalla formazione di pustole polverose di colore giallo-arancio, marrone o nero sulle foglie e sui fusti delle piante, simili alla ruggine del ferro. Sono altamente specifiche per le piante ospiti e possono causare gravi defogliazioni.
Nome comune: Ruggine
Nome sicentifico agente: Pucciniales (ordine), es. Puccinia spp., Uromyces spp., Phragmidium spp.
Sinonimi: RobbiaFerroMarrone
Categoria problema: Fungo
Agente tipo: Fungo patogeno (Basidiomicete)
Ciclo biologico e sviluppo: Il ciclo vitale delle ruggini è spesso complesso, con alcune specie che necessitano di due piante ospiti diverse (eteroiche) per completare il loro ciclo e produrre tutti e cinque i tipi di spore (spermogoni, ecidi, uredini, telii, basidiospore). Altre sono monoiche, completando il ciclo su un'unica pianta. Le spore (uredospore) sono trasportate dal vento e necessitano di bagnatura fogliare per germinare e infettare. Il fungo sverna come teleutosori o micelio dormiente sulle piante ospiti o sui residui vegetali. Le infezioni primarie avvengono in primavera, seguite da molteplici cicli secondari durante la stagione vegetativa in condizioni favorevoli.
Ambiente favorevole: Le ruggini prosperano in condizioni di elevata umidità atmosferica e bagnatura fogliare prolungata (almeno 4-8 ore), tipiche di rugiada, nebbia o piogge leggere e frequenti. Le temperature moderate (18-24°C) sono ottimali per lo sviluppo delle spore e l'infezione. Scarsa ventilazione e ombreggiamento contribuiscono a mantenere le condizioni favorevoli.
Piante ospiti principali: Rose, Fagiolo, Pero, Melo, Geranio, Garofano, Crisantemo, Pino, Cereali (Grano, Orzo)
Piante ospiti secondarie: Ogni specie di ruggine è altamente specifica e attacca solo determinate specie o generi di piante. Ad esempio, la ruggine del pero non attacca il fagiolo.
Danni diretti: Riduzione della fotosintesi a causa delle pustole e della conseguente clorosi fogliare., Defogliazione precoce che indebolisce la pianta e ne compromette la crescita., Deformazioni di foglie e germogli.
Danni indiretti: Diminuzione della vigoria della pianta e della sua produttività (riduzione di fiori, frutti, granella)., Aumento della suscettibilità ad altri stress o patogeni secondari.
Impatto economico/culturale: Le ruggini possono causare perdite significative di produzione in colture agricole come i cereali (ruggine del grano, dell'orzo), leguminose (ruggine del fagiolo) e alberi da frutto (ruggine del pero-ginepro). Nelle piante ornamentali, il danno è principalmente estetico ma può comprometterne gravemente la salute e la durata.
Sintomi su foglie: Comparsa di piccole pustole (uredosori o teleutosori) rilevate, spesso sul lato inferiore delle foglie, di colore variabile dal giallo-arancio brillante al bruno-ruggine o nero. Le pustole, una volta mature, si rompono liberando una polvere sporale. Sulla pagina superiore, in corrispondenza delle pustole, si possono osservare macchie clorotiche o necrotiche. Le foglie gravemente colpite ingialliscono, seccano e cadono prematuramente.
Sintomi su fusto e rami: Sui fusti e sui giovani germogli possono comparire pustole simili a quelle fogliari. In casi gravi, possono verificarsi rigonfiamenti o lesioni che compromettono il flusso della linfa, portando al disseccamento delle parti superiori.
Sintomi su fiori e frutti: Meno comuni, ma alcune ruggini possono infettare i sepali o i petali dei fiori, causando deformazioni o macchie. Raramente attaccano direttamente i frutti, ma il deperimento della pianta può influire sulla loro formazione e maturazione (frutti piccoli o deformi).
Sintomi su radici e colletto: Le ruggini non infettano tipicamente le radici o il colletto della pianta.
Sintomi generali: Crescita stentata, generale indebolimento della pianta dovuto alla perdita di tessuto fotosintetico. Defogliazione precoce che può ridurre significativamente la produzione di frutti o fiori.
Prevenzione: Scegliere varietà resistenti o tolleranti alla ruggine, quando disponibili., Garantire una buona aerazione delle piante, evitando fittezze eccessive e favorendo l'asciugatura rapida della vegetazione., Evitare irrigazioni serali o con irrigatori a pioggia che mantengono la bagnatura fogliare per lungo tempo., Rimuovere e distruggere i residui vegetali infetti a fine stagione., Nel caso di ruggini eteroiche, eliminare le piante ospiti alternative presenti nelle vicinanze (es. ginepri per la ruggine del pero).
Lotta biologica e predatori naturali: Alcuni ceppi di Bacillus subtilis o Trichoderma spp. possono avere un'azione preventiva di biocontrollo, stimolando le difese della pianta. Tuttavia, l'efficacia sul controllo delle ruggini può essere limitata una volta che la malattia è diffusa.
Rimedi fisici & meccanici: Rimozione manuale delle foglie gravemente infette ai primi sintomi per ridurre la carica di spore. Smaltire il materiale infetto lontano dalle piante.
Nome prodotto: Zolfo (polvere o bagnabile)
Descrizione uso: Agisce per contatto e per via gassosa, inibendo lo sviluppo del fungo. Efficace preventivamente. Non usare con temperature superiori a 28-30°C per evitare fitotossicità. Non miscelare con oli minerali.
Nome prodotto: Equiseto (decotto o macerato)
Descrizione uso: Ricco di silice, rafforza i tessuti vegetali e ne aumenta la resistenza agli attacchi fungini. Ha un'azione preventiva e curativa leggera.
Nome prodotto: Bicarbonato di potassio/sodio
Descrizione uso: Soluzione all'1-2% con aggiunta di sapone molle come bagnante. Altera il pH sulla superficie fogliare, sfavorevole alla germinazione delle spore. Richiede applicazioni ripetute.
Curiosità: Le ruggini prendono il nome dal loro aspetto simile alla ruggine del ferro. Alcune specie di ruggine hanno cicli vitali estremamente complessi che richiedono il passaggio su due diverse specie di piante non correlate per completare il loro sviluppo, come la ruggine del pero-ginepro che infetta sia il pero che il ginepro.
Regno: Fungi
Phylum: Basidiomycota
Classe: Pucciniomycetes
Ordine: Pucciniales
Famiglia: Varia (es. Pucciniaceae, Phragmidiaceae)
Genere: Varia (es. Puccinia, Uromyces, Phragmidium)
Specie: Varia (es. Puccinia recondita per il grano, Uromyces appendiculatus per il fagiolo, Phragmidium mucronatum per la rosa)
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