
Il Susino europeo (Prunus domestica) è un albero da frutto a foglia caduca, ampiamente coltivato in regioni temperate di tutto il mondo per i suoi frutti commestibili, le prugne. Si ritiene che sia un ibrido complesso naturale, probabilmente tra il susino selvatico (Prunus spinosa) e il mirabolano (Prunus cerasifera). È un albero di medie dimensioni, con una chioma espansa e una fioritura primaverile di fiori bianchi che precede la comparsa delle foglie. Le prugne variano notevolmente per dimensione, colore, forma e sapore a seconda delle migliaia di cultivar esistenti.
Clima ideale: Temperato, con inverni freddi per soddisfare il fabbisogno in ore di freddo (variabile a seconda della cultivar) ed estati calde per la maturazione dei frutti.
Tipo terreno: Preferisce terreni profondi, fertili, ben drenati e con pH leggermente acido o neutro (6.0-7.0). Evita i terreni troppo pesanti o calcarei.
Esposizione solare: Pieno sole per almeno 6-8 ore al giorno. Una buona esposizione solare è fondamentale per la qualità e la quantità dei frutti.
Fabbisogno idrico: Medio-alto. Richiede irrigazione regolare, specialmente durante i periodi di siccità e nelle fasi critiche di fioritura, allegagione e ingrossamento del frutto.
Concimazione: Regolare, con concimi bilanciati, specialmente in primavera e dopo la raccolta. Importante integrare con potassio e fosforo per la fruttificazione.
Potatura: Essenziale e annuale. La potatura di formazione nei primi anni e la potatura di produzione negli anni successivi sono cruciali per mantenere la forma, favorire la fruttificazione e prevenire malattie. Si esegue principalmente in inverno.
Propagazione: Innesto (metodo più comune e consigliato per riprodurre le cultivar desiderate su portainnesti specifici), Talea (di legno tenero o semi-legnoso, possibile per alcune varietà ma meno comune), Polloni (se la pianta è su franco di piede)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note: La semina del susino da seme è sconsigliata per la produzione di frutti, in quanto le piante ottenute non sono fedeli alla varietà madre e la fruttificazione è tardiva. Viene utilizzata principalmente per ottenere portainnesti. I semi richiedono un periodo di stratificazione a freddo per germinare.
Periodo consigliato: 10, 11, 12, 1, 2, 3
Fase vegetativa ideale: dormienza
Distanza tra pianta: 300
Distanza tra file: 400
Cure post trapianto: irrigazione abbondante, tutore (per i primi anni)
Note: Il trapianto si esegue preferibilmente in autunno-inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo, o a fine inverno/inizio primavera, prima della ripresa vegetativa. Le distanze variano in base al portainnesto e alla forma di allevamento desiderata.
Frequenza consigliata: ogni 2-3 giorni
Metodo: a goccia, per aspersione
Segni di stress idrico: foglie appassite, ingiallimento, terreno secco
Note: Il susino necessita di irrigazioni regolari, soprattutto durante la fase di sviluppo dei frutti e in periodi di siccità prolungata. È fondamentale evitare i ristagni idrici che possono causare marciumi radicali.
Periodo consigliato: 2, 3, 9, 10
Fase vegetativa: ripresa vegetativa, fruttificazione, dopo raccolta
Concimi consigliati: stallatico maturo (in autunno), universale NPK, concimi con potassio e fosforo
Frequenza: annuale (base) e integrazioni al bisogno
Modalità applicazione: nel terreno, irrigazione
Note: Una concimazione organica di base in autunno/inverno è utile per arricchire il terreno. Durante la stagione vegetativa, in primavera, si possono integrare concimi bilanciati, con particolare attenzione al potassio per favorire la qualità e la quantità dei frutti.
Età pianta anni: sempre
Periodo consigliato: 7, 8, 9
Tipo di potatura: di formazione, di produzione, diradamento, eliminazione rami secchi/malati, potatura verde
Interventi sconsigliati: potatura drastica in inverno
Note: La potatura del susino si effettua principalmente dopo la raccolta (potatura verde estiva) per favorire la cicatrizzazione e ridurre i rischi di gommosi e malattie. La potatura invernale è ridotta all'essenziale per l'eliminazione di rami secchi o danneggiati.
Periodo consigliato: 2, 3
Frequenza rinvaso anni: 2
Segni necessità rinvaso: radici fuori dal vaso, crescita rallentata, terriccio esausto, acqua che non drena
Tipo terriccio consigliato: universale, ben drenato
Note: Il susino è un albero da frutto e la sua coltivazione in vaso è limitata a varietà nane o ai primi anni di vita. In questi casi, il rinvaso si effettua ogni 1-2 anni in un vaso leggermente più grande con terriccio fresco e ben drenante.
Periodo consigliato: 2, 3, 7, 8
Tipo innesto: a gemma, a spacco
Porta innesto consigliato: MirobalanoBromptonSt Julien ASusino franco
Cure post innesto consigliato: proteggere dal sole, mantenere umido, rimuovere polloni
Note: L'innesto a gemma (a scudo) è il più comune e si esegue in estate, quando la linfa scorre bene. L'innesto a spacco può essere fatto a fine inverno. La scelta del portainnesto è cruciale per l'adattabilità al terreno, la vigoria e la resistenza a malattie.
Periodo raccolta: 6, 7, 8, 9
Fase maturazione ideale: quando il frutto ha raggiunto il colore tipico della varietà, è leggermente morbido al tatto e si stacca facilmente dal ramo
Metodo: a mano
Conservazione post raccolta: in frigorifero, essiccazione, confetture, sciroppo
Note: Il periodo di raccolta varia ampiamente a seconda della varietà (precoci, medie, tardive) e della zona climatica. Le susine sono frutti climaterici, quindi possono continuare a maturare anche dopo la raccolta. Per la conservazione, è meglio raccoglierle al giusto punto di maturazione.
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledoneae
Ordine: Rosales
Famiglia: Rosaceae
Genere: Prunus
Specie: Prunus domestica
Nome scientifico: Prunus domestica L.
Nomi alternativi: Susino, Pruno domestico, Plum Tree, European Plum
Tipi: Frutteti, Giardini, Parchi, Aree rurali coltivate, Aree marginali (piante inselvatichite)
Distribuzione Geografica: Europa (ampiamente coltivato e naturalizzato), Nord America, Asia (parti temperate), Sud America, Oceania, Africa (alcune zone)
Portamento: Albero di medie dimensioni, o grande arbusto, con chioma arrotondata e densa, o espansa e irregolare.
Altezza: 3-8 m (a seconda della cultivar e del portainnesto)
Diametro chioma: 3-7 m
Tipo: Drupa carnosa, con un unico seme (nocciolo) al centro.
Colore: Estremamente variabile: giallo, verde, rosso, viola, blu scuro, nero. Possono avere una patina cerosa (pruina).
Periodo Maturazione: Estate - inizio autunno (da luglio a settembre, a seconda della cultivar).
Colore: Bianchi, talvolta con sfumature verdastre o giallastre al centro.
Forma: A 5 petali, singoli o raccolti in fascicoli di 2-5 fiori, densamente distribuiti lungo i rami.
Periodo Fioritura: Marzo-aprile (precoce, spesso prima delle foglie), a seconda della cultivar e della zona climatica.
Profumo: Delicato e leggermente dolce.
Impollinazione: Entomofila (principalmente api e altri insetti)
Forma: Ovale o ellittica, con apice acuminato e margini finemente seghettati o crenati.
Disposizione: Alternata
Colore: Verde scuro e lucido sulla pagina superiore, più chiaro e leggermente peloso su quella inferiore. Assumono colorazioni giallo-arancioni in autunno.
Caratteristiche: Caduca.
Tipo: Legnoso, eretto, con ramificazioni irregolari.
Colore: Corteccia grigio-brunastra, liscia nei giovani alberi, che si screpola e si fessura con l'età.
Caratteristiche: Può presentare piccole spine sui rami giovani in alcune varietà o se non potato regolarmente.
Tipo: Fibrose e diffuse
Caratteristiche: Sistema radicale relativamente superficiale, che lo rende suscettibile alla siccità in terreni leggeri. Può emettere polloni radicali, specialmente su portainnesti franchi.
Fotosintesi: Processo standard di fotosintesi nelle foglie, convertendo l'energia solare in zuccheri per la crescita e lo sviluppo dei frutti.
Traspirazione: Regolata dalla pianta per il trasporto dell'acqua e dei nutrienti e per il raffreddamento fogliare.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbimento di acqua e minerali dal terreno attraverso l'apparato radicale.
Modalità: Sessuale (semi, per portainnesti o nuove varietà), Asessuale (innesto, metodo predominante per la propagazione delle cultivar; talea, margotta)
Agenti (impollinazione): Insetti (principalmente api mellifere e selvatiche)
Meccanismi (impollinazione): Molte cultivar sono autofertile, ma l'impollinazione incrociata con un'altra varietà compatibile può aumentare la fruttificazione. Il polline viene trasferito dagli insetti.
Agenti (disseminazione): Uomo (coltivazione), Animali (in caso di piante inselvatichite)
Meccanismi (disseminazione): I frutti vengono raccolti dall'uomo. In natura, i semi possono essere dispersi da animali che consumano le prugne.
Periodo riproduttivo: Fioritura in primavera, allegagione e sviluppo del frutto in tarda primavera/estate, maturazione in estate/inizio autunno.
Sviluppo giovani: Da seme: germinazione in una plantula. Da innesto: crescita del nesto sul portainnesto.
Durata media vita: 20-40 anni in coltivazione, ma può vivere più a lungo in condizioni ottimali.
Tappe principali: Seme \rightarrow Plantula \rightarrow Giovane albero \rightarrow Albero adulto (fase produttiva) \rightarrow Senescenza.
Usi alimentari: Frutto commestibile consumato fresco, essiccato (prugne secche), in marmellate, confetture, succhi, distillati (es. slivovitz), torte e conserve. Le prugne sono ricche di fibre, vitamine e antiossidanti.
Usi medicinali: Le prugne, specialmente quelle secche, sono note per le loro proprietà lassative naturali grazie all'alto contenuto di fibre e sorbitolo. Usate tradizionalmente per problemi digestivi.
Usi ornamentali: Coltivato in giardini e parchi per la sua fioritura primaverile e per i frutti decorativi. Esistono varietà con fogliame rosso o portamento particolare.
Usi industriali: Produzione di alimenti trasformati (succhi, confetture, prugne secche). Il legno è duro e utilizzato in piccola scala per ebanisteria o combustione.
Impatto culturale: Simbolo di abbondanza e dolcezza. Presente in ricette tradizionali e folclore, specialmente nelle culture europee.
Mitologia / Leggende: Non esistono specifiche mitologie o leggende legate direttamente a questa specie, ma le prugne sono un frutto comune nelle tradizioni culinarie e contadine.
Gestione agricola: Richiede potatura annuale, fertilizzazione, irrigazione e protezione da malattie e parassiti. Coltivato in frutteti intensivi con tecniche di allevamento specifiche.
Sfruttamento: Coltivazione intensiva su larga scala per il mercato alimentare. La raccolta è spesso manuale per preservare l'integrità del frutto.
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