
Il Narcissus pseudonarcissus, comunemente conosciuto come narciso selvatico o giunchiglia, è una pianta bulbosa perenne iconica della primavera. È ampiamente riconosciuto per i suoi fiori gialli brillanti caratterizzati da una trombetta centrale (corona) prominente, circondata da tepali più chiari. Questa specie è l'antenato di molte delle varietà coltivate di narcisi ed è un simbolo di rinascita e bellezza primaverile. Sebbene sia di grande valore ornamentale, è importante sapere che tutte le parti della pianta sono tossiche se ingerite.
Clima ideale: Temperato, con inverni freddi necessari per la fioritura e estati secche per la dormienza del bulbo. Preferisce aree con una chiara distinzione stagionale.
Tipo terreno: Ben drenato, fertile, ricco di sostanza organica. Tollera una vasta gamma di pH, ma preferisce terreni neutri o leggermente acidi. Evitare ristagni d'acqua che causano marciumi.
Esposizione solare: Pieno sole o mezz'ombra luminosa. In climi più caldi, una leggera ombra pomeridiana può essere benefica. Nei boschi, cresce bene sotto gli alberi decidui.
Fabbisogno idrico: Medio-basso. Richiede umidità durante la fase di crescita e fioritura (primavera). Dopo la fioritura, preferisce un periodo di relativa siccità durante la dormienza estiva del bulbo. Non tollera il terreno costantemente bagnato.
Concimazione: Non strettamente necessaria in terreni fertili. Può beneficiare di un concime bilanciato per piante bulbose dopo la fioritura, per ricaricare il bulbo per l'anno successivo.
Potatura: Non necessaria. Lasciare che le foglie ingialliscano e muoiano naturalmente dopo la fioritura per permettere al bulbo di accumulare energia. Non tagliare le foglie verdi.
Propagazione: Per divisione dei bulbi (ogni 3-5 anni, in estate, durante la dormienza), Per seme (lenta e richiede pazienza, per ottenere nuove varietà)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
Classe: Liliopsida
Ordine: Asparagales
Famiglia: Amaryllidaceae
Genere: Narcissus
Specie: Narcissus pseudonarcissus
Nome scientifico: Narcissus pseudonarcissus L.
Nomi alternativi: Daffodil, Wild Daffodil, Trumpet Narcissus, Giunchiglia selvatica
Tipi: Boschi aperti (specialmente di latifoglie), Prati umidi, Pascoli, Bordure di boschi, Giardini (naturalizzata), Pendii erbosi
Distribuzione Geografica: Europa occidentale (Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo), Europa centrale (Germania, Belgio, Paesi Bassi), Naturalizzata in Nord America, Australia, Nuova Zelanda e altre regioni temperate.
Portamento: Eretto, con un singolo stelo fiorale che emerge da un bulbo sotterraneo. Cresce in ciuffi o colonie.
Altezza: 20-40 cm (fino a 60 cm in condizioni ottimali)
Diametro chioma: 10-20 cm (singola pianta)
Tipo: Capsula a tre valve, contenente numerosi semi neri e lucidi.
Colore: Verde quando immaturo, marrone a maturità
Periodo Maturazione: Fine primavera - inizio estate (Maggio-Giugno)
Colore: Tepali (petali e sepali indifferenziati) giallo pallido o giallo chiaro. Corona (trombetta centrale) giallo intenso o giallo dorato.
Forma: Grande fiore solitario, pendulo o quasi orizzontale, con una corona lunga quanto o più dei tepali, spesso ondulata o frastagliata all'apice.
Periodo Fioritura: Primavera (Febbraio-Aprile, a seconda della regione e dell'altitudine)
Profumo: Leggero, dolce e gradevole profumo, più accentuato in alcune varietà.
Impollinazione: Insetti (api, bombi, farfalle)Autoimpollinazione (meno comune)
Forma: Lineari, appiattite o leggermente carenate, con apice arrotondato.
Disposizione: Basali, solitamente 2-4 per pianta. Emergono dal bulbo contemporaneamente o poco prima dello stelo fiorale.
Colore: Verde glauco o verde scuro
Caratteristiche: Lisce, leggermente cerose, non si attorcigliano. Simili a quelle di altre piante bulbose primaverili.
Tipo: Stelo fiorale (scape) eretto, cilindrico, cavo.
Colore: Verde-glauco
Caratteristiche: Sprovvisto di foglie, emerge direttamente dal bulbo, portando un unico fiore alla sua sommità.
Tipo: Bulbose
Caratteristiche: Bulbo rotondo od ovoidale, di colore bruno-chiaro, avvolto da tuniche cartacee. Da esso si originano radici fibrose che ancorano la pianta e assorbono nutrienti.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie e nello stelo fiorale. Tipico processo fotosintetico C3.
Traspirazione: Regolata dagli stomi sulle foglie, essenziale per il trasporto dell'acqua e dei nutrienti dalla radice ai tessuti fogliari e fiorali.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia. Il bulbo è un organo di immagazzinamento di carboidrati per la respirazione e la crescita futura.
Assorbimento nutrienti: Assorbiti dal terreno tramite le radici che emergono dal bulbo. I nutrienti vengono immagazzinati nel bulbo durante la dormienza estiva.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (divisione dei bulbi)
Agenti (impollinazione): Insetti (soprattutto api, bombi e farfalle notturne che possono visitare i fiori)
Meccanismi (impollinazione): I fiori producono nettare e polline per attrarre gli impollinatori. La forma del fiore è adattata per il trasporto del polline da parte degli insetti.
Agenti (disseminazione): Gravità, Vento (per semi leggeri), Formiche (per semi con elaiosoma), Attività umana
Meccanismi (disseminazione): I semi cadono a terra intorno alla pianta madre. La divisione naturale dei bulbi forma nuove piante e colonie più dense.
Periodo riproduttivo: Fioritura in primavera; maturazione dei semi in tarda primavera/inizio estate.
Sviluppo giovani: I semi germinano in autunno o primavera successiva, dando origine a nuove piantine. I bulbilli formati dal bulbo madre si sviluppano in piante mature in 2-3 anni.
Durata media vita: Pianta perenne. Il bulbo può vivere per molti anni, e le colonie possono persistere per decenni o secoli in condizioni favorevoli.
Tappe principali: Bulbo dormiente \rightarrow Crescita fogliare e stelo fiorale in inverno/primavera \rightarrow Fioritura \rightarrow Formazione del frutto e dei semi \rightarrow Invecchiamento delle foglie e dormienza estiva del bulbo.
Usi alimentari: Tossico. Tutte le parti della pianta, in particolare i bulbi, contengono alcaloidi tossici (come la licorina) che possono causare vomito, diarrea, convulsioni e, in casi gravi, morte se ingeriti. Non commestibile per l'uomo e gli animali domestici.
Usi medicinali: Storicamente, alcuni alcaloidi estratti dal narciso sono stati studiati per le loro proprietà farmacologiche (es. galantamina, usata per l'Alzheimer, ma ottenuta principalmente da altre Amaryllidaceae). Non deve essere usato in autoprescrizione a causa della sua tossicità.
Usi ornamentali: Ampiamente coltivato in giardini, parchi e bordure per la sua bellezza primaverile e la facilità di coltivazione. È l'antenato di innumerevoli cultivar di narcisi. Utilizzato per naturalizzare prati e boschi.
Usi industriali: Estrazione di alcaloidi per scopi di ricerca farmaceutica o per la produzione di farmaci specifici in ambiente controllato.
Impatto culturale: Un potente simbolo della primavera, della rinascita e della speranza. Rappresenta la vanità nella mitologia greca (mito di Narciso). Molto presente nell'arte, nella letteratura e nella poesia.
Mitologia / Leggende: Il nome 'Narcissus' deriva dal mito greco di Narciso, un giovane bellissimo che si innamorò della propria immagine riflessa nell'acqua e si trasformò in un fiore dopo essere morto di languore. Associato anche alla dea Persefone e al mondo sotterraneo.
Gestione agricola: Non è una pianta agricola, ma può essere coltivata intensivamente per la produzione di fiori recisi o bulbi ornamentali. Richiede una buona gestione del terreno e la prevenzione delle malattie.
Sfruttamento: Coltivato a livello commerciale per la produzione di bulbi e fiori. Raccolta eccessiva delle popolazioni selvatiche in alcune aree può essere un problema.
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