La botrite è una malattia fungina molto diffusa e dannosa, nota per causare marciumi molli e una caratteristica muffa grigiastra e feltrosa su diverse parti della pianta, in particolare fiori e frutti. Prospera in condizioni di elevata umidità.
Nome comune: Botrite / Muffa Grigia
Nome sicentifico agente: Botrytis cinerea
Sinonimi: Muffa grigiaMarciume grigioMuffa nobile (solo in alcune condizioni per l'uva)
Categoria problema: Fungo
Agente tipo: Fungo patogeno necrotrofico
Ciclo biologico e sviluppo: Il fungo sverna come sclerozi (strutture di sopravvivenza) sui residui vegetali nel terreno o come micelio dormiente su gemme e tralci. In primavera, gli sclerozi germinano producendo conidi (spore asessuate) che vengono trasportate dal vento e dagli schizzi d'acqua. Le infezioni avvengono tramite ferite (grandine, insetti, potature) o direttamente sui tessuti teneri in presenza di bagnatura prolungata (pioggia, rugiada, condensa). Il fungo colonizza i tessuti e produce rapidamente nuova muffa e spore, diffondendosi velocemente, specialmente prima o durante la fioritura e la maturazione dei frutti.
Ambiente favorevole: La botrite predilige un'elevata umidità atmosferica (superiore al 90%), bagnatura fogliare prolungata (almeno 6-8 ore) e temperature fresche o miti (tra 15°C e 25°C, ma può svilupparsi anche a temperature più basse). Ambienti poco ventilati, piante dense e ferite sui tessuti favoriscono notevolmente l'infezione e la diffusione della malattia.
Piante ospiti principali: Vite, Fragola, Pomodoro, Lattuga, Fagiolo, Rosa, Ciclamino, Geranio, Orchidea, Peperone, Zucchino
Piante ospiti secondarie: Estremamente polifaga, attacca oltre 200 specie vegetali, sia coltivate che spontanee.
Danni diretti: Marciume e disseccamento di fiori, frutti e germogli, con perdita diretta del raccolto., Riduzione della qualità e della conservabilità dei prodotti., Morte delle plantule in semenzaio (damping-off).
Danni indiretti: Diminuzione del valore commerciale dei prodotti agricoli., Indebolimento generale della pianta, rendendola più vulnerabile ad altri stress.
Impatto economico/culturale: La botrite è una delle malattie fungine più rilevanti economicamente a livello globale. Causa ingenti perdite di produzione, soprattutto in viticoltura, orticoltura (fragola, pomodoro, lattuga) e floricoltura, sia in campo aperto che in serra, per il deperimento della pianta e il deprezzamento dei prodotti.
Sintomi su foglie: Macchie marroni o grigio-brunastre, spesso a forma di 'V' a partire dal bordo o dalle punte. In condizioni di elevata umidità, sulla superficie delle macchie si forma una muffa grigiastra. Le foglie possono ammorbidirsi e marcire.
Sintomi su fusto e rami: Lesioni umide e scure sui giovani germogli o sul colletto delle piantine. In alcuni casi, può causare il 'damping-off' (moria delle plantule) in semenzaio. Sui rami più grandi, può indurre cancri e disseccamenti.
Sintomi su fiori e frutti: Sintomo più comune e dannoso: i fiori possono imbrunire, marcire e non aprirsi. Sui frutti (es. uva, fragole, pomodori) compaiono macchie molli e acquose, che si ricoprono rapidamente di una densa muffa grigiastra e vellutata. I frutti marciti possono mummificarsi e rimanere attaccati alla pianta, costituendo una fonte di inoculo per l'anno successivo.
Sintomi su radici e colletto: Marciume del colletto e delle radici più superficiali, soprattutto in presenza di ristagni idrici o ferite, causando l'appassimento e la morte della pianta.
Sintomi generali: Appassimento parziale o totale della pianta, deperimento generale, scarsa produzione o perdita totale del raccolto a causa del marciume dei frutti.
Prevenzione: Garantire una buona aerazione della chioma della pianta tramite potature adeguate e distanze di impianto corrette., Evitare eccessi di azoto che rendono i tessuti più teneri e suscettibili., Rimuovere tempestivamente fiori e frutti infetti o marcescenti., Irrigare al mattino o con sistemi a goccia per evitare bagnature fogliari prolungate., Eliminare i residui vegetali infetti a fine ciclo colturale e praticare la rotazione delle colture.
Lotta biologica e predatori naturali: Utilizzo di funghi antagonisti come Trichoderma harzianum o batteri come Bacillus subtilis in formulazioni commerciali. Questi microrganismi competono con la botrite o la parassitizzano, ma la loro efficacia è principalmente preventiva., L'uso di prodotti a base di Pythium oligandrum che inducono resistenza nella pianta.
Rimedi fisici & meccanici: Rimozione manuale e tempestiva di tutte le parti infette (fiori, frutti, foglie) e smaltimento lontano dalla coltura per evitare la diffusione delle spore., Utilizzo di film plastici o coperture per proteggere le colture dalla pioggia prolungata, riducendo la bagnatura fogliare e la relativa umidità., Migliorare la ventilazione in serra con l'uso di ventole e aperture adeguate.
Nome prodotto: Propolis
Descrizione uso: Soluzione acquosa di propolis. Ha proprietà antisettiche e stimola le difese naturali della pianta. Utilizzare in via preventiva o ai primi sintomi.
Nome prodotto: Estratti di piante (es. pompelmo, aglio)
Descrizione uso: Possono avere un'azione fungistatica. Da utilizzare con continuità in prevenzione, spesso con efficacia limitata su infezioni conclamate.
Nome prodotto: Bicarbonato di potassio/sodio
Descrizione uso: Soluzione all'1-2% con sapone molle come bagnante. Agisce alterando il pH superficiale della pianta, sfavorevole allo sviluppo del fungo. Richiede applicazioni ripetute, soprattutto dopo la pioggia.
Curiosità: Nella viticoltura, in condizioni molto specifiche di umidità e ventilazione, la Botrytis cinerea può dar luogo alla 'muffa nobile' (pourriture noble). Invece di causare marciume, disidrata gli acini d'uva senza distruggere i tessuti, concentrando gli zuccheri e producendo vini dolci e pregiati (es. Sauternes).
Regno: Fungi
Phylum: Ascomycota
Classe: Leotiomycetes
Ordine: Helotiales
Famiglia: Sclerotiniaceae
Genere: Botrytis
Specie: Botrytis cinerea
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