
La Drosera rotundifolia, comunemente nota come Drosera comune o Rugiada del sole, è una pianta carnivora perenne che cattura gli insetti per integrare i nutrienti che scarseggiano nel suo ambiente naturale. Si caratterizza per le sue foglie disposte a rosetta basale, di forma quasi circolare, coperte da numerosi tentacoli rossastri che secernono una sostanza adesiva e lucida, simile a goccioline di rugiada, da cui il nome. Questi tentacoli intrappolano gli insetti e li digeriscono. È una specie affascinante e delicata, tipica degli ambienti umidi e acidi come le torbiere.
Clima ideale: Temperato freddo a temperato. Richiede inverni freddi per la dormienza (formazione dell'ibernacolo) e temperature estive moderate. Sensibile al caldo estremo e alla siccità.
Tipo terreno: Essenziale: substrato molto acido, povero di nutrienti e ben drenato, ma costantemente umido. La miscela più comune è torba di sfagno pura o una miscela di torba di sfagno e perlite/sabbia di quarzo in rapporto 1:1. Non usare terricci universali o acqua di rubinetto per non ucciderla.
Esposizione solare: Pieno sole a mezz'ombra luminosa. Richiede molta luce diretta per sviluppare una colorazione rossa intensa sui tentacoli e per una crescita vigorosa. Evitare il sole cocente del pomeriggio in climi molto caldi.
Fabbisogno idrico: Estremamente alto. Il substrato deve essere mantenuto costantemente bagnato o molto umido. Si consiglia l'uso del metodo del 'sottovaso': mantenere sempre 1-2 cm di acqua distillata, piovana o demineralizzata nel sottovaso. Mai usare acqua di rubinetto a causa dei minerali disciolti.
Concimazione: Non richiesta. Le piante carnivore ottengono i nutrienti necessari dagli insetti. La concimazione con fertilizzanti tradizionali può uccidere la pianta.
Potatura: Non necessaria. Rimuovere le foglie morte o i fusti fiorali appassiti solo per motivi estetici. Lasciare l'ibernacolo indisturbato durante l'inverno.
Propagazione: Da seme (richiede stratificazione a freddo per germinare, seminare in primavera su sfagno umido)., Per talea di radice (più semplice, in primavera, se la radice è abbastanza spessa)., Per divisione della rosetta (quando la pianta madre produce più rosette)., Dall'ibernacolo in primavera.
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Tracheophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Caryophyllales
Famiglia: Droseraceae
Genere: Drosera
Specie: Drosera rotundifolia
Nome scientifico: Drosera rotundifolia L.
Nomi alternativi: Round-leaved Sundew, Common Sundew, Rosolia, Rugiada del sole, Erba unta, Erba del rosolio
Tipi: Torbere (sfagnetaie), Brughiere umide, Prati umidi acidi, Margini di stagni e laghi in torbiera
Distribuzione Geografica: Europa (soprattutto nord e centro), Nord America (Canada, Stati Uniti settentrionali), Asia (Russia, Cina, Giappone), Alcune aree dell'emisfero meridionale (rare e disgiunte)
Portamento: Erbacea perenne, con rosetta basale piatta o leggermente eretta.
Altezza: 2-10 cm (fino a 20 cm con il fusto fiorale)
Diametro chioma: 2-6 cm (della rosetta fogliare)
Tipo: Capsula secca, che si apre per rilasciare numerosi semi.
Colore: Marrone chiaro a maturità
Periodo Maturazione: Fine estate - inizio autunno.
Colore: Bianco o rosa pallido
Forma: Piccoli, a 5 petali, raggruppati in una cima unilaterale (scorpiode) all'apice di un lungo scapo fiorale.
Periodo Fioritura: Estate (da giugno ad agosto/settembre) in climi temperati.
Profumo: Inodore.
Impollinazione: Insetti (piccoli imenotteri e ditteri non impigliati dai tentacoli)Autoimpollinazione (molto comune)
Forma: Rotonde o quasi rotonde, con un picciolo relativamente lungo. Coperte da tentacoli ghiandolari rossi.
Disposizione: A rosetta basale compatta.
Colore: Verde brillante, con tentacoli rosso intenso o porpora.
Caratteristiche: Ogni tentacolo termina con una goccia di mucillagine appiccicosa. Le foglie possono arrotolarsi sull'insetto catturato.
Tipo: Molto corto o quasi assente (la rosetta è basale), tranne il fusto fiorale che è eretto.
Colore: Verde, rossastro
Caratteristiche: Il fusto fiorale è sottile, nudo o con poche brattee, spesso ricurvo all'apice.
Tipo: Fibrose, poco profonde, sottili
Caratteristiche: Servono principalmente per l'ancoraggio e un minimo assorbimento di acqua, poiché la maggior parte dei nutrienti proviene dalla carnivoria.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie. La pianta produce zuccheri attraverso la fotosintesi, ma ottiene minerali essenziali dalla digestione degli insetti.
Traspirazione: Regolata in ambienti umidi. La pianta è adattata ad avere sempre le foglie umide per la presenza della mucillagine.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbe acqua e alcuni nutrienti dal substrato tramite le radici, ma la maggior parte di azoto, fosforo e altri minerali essenziali viene assorbita dalle foglie dopo la digestione degli insetti catturati. Questo le permette di prosperare in terreni estremamente poveri.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (divisione della rosetta, talee di radice, in alcune specie anche talee di foglie), Gemma ibernante (ibernacolo) per la sopravvivenza invernale.
Agenti (impollinazione): Insetti (piccoli ditteri, imenotteri), Autoimpollinazione
Meccanismi (impollinazione): I fiori sono portati su uno scapo fiorale molto più alto delle foglie, per evitare che gli impollinatori rimangano intrappolati nelle foglie carnivore. L'autoimpollinazione è molto comune e assicura la produzione di semi.
Agenti (disseminazione): Vento, Acqua
Meccanismi (disseminazione): I semi sono molto piccoli e leggeri, facilmente dispersi dal vento o dall'acqua, colonizzando nuove aree adatte.
Periodo riproduttivo: Fioritura in estate. I semi maturano in tarda estate/autunno. Le piante si preparano per l'inverno formando un ibernacolo.
Sviluppo giovani: I semi germinano in primavera. L'ibernacolo si riapre in primavera, sviluppando una nuova rosetta di foglie.
Durata media vita: Pluriannuale. Una singola pianta può vivere per diversi anni, con la gemma ibernante che permette la sopravvivenza in inverno.
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Rosetta di foglie attive \rightarrow Fioritura \rightarrow Produzione di semi \rightarrow Formazione ibernacolo (autunno) \rightarrow Dormienza invernale \rightarrow Ripresa (primavera).
Usi alimentari: Non commestibile (sebbene non sia considerata tossica, la sua natura carnivora e la presenza di sostanze digestive la rendono inadatta al consumo).
Usi medicinali: Nella medicina tradizionale, è stata usata per trattare disturbi respiratori come tosse, bronchite e asma, grazie alle sue presunte proprietà espettoranti e antispasmodiche. Contiene principi attivi come la plumbagina. Usata anche in prodotti omeopatici.
Usi ornamentali: Coltivata da appassionati di piante carnivore in terrari o ambienti controllati che replicano le condizioni di torbiera. Apprezzata per la sua bellezza unica e il meccanismo di cattura degli insetti.
Usi industriali: Nessun uso industriale significativo, al di fuori dell'uso in ambito farmaceutico (per estratti medicinali).
Impatto culturale: Simbolo di adattamento e ingegnosità nel mondo vegetale. Le sue foglie 'rugiadose' hanno ispirato nomi poetici. È una pianta emblematica delle torbiere.
Mitologia / Leggende: Non esistono specifiche mitologie o leggende direttamente associate alla Drosera rotundifolia, ma le piante carnivore in generale hanno spesso suscitato curiosità e meraviglia.
Gestione agricola: Non è una coltura agricola. A volte viene coltivata per scopi di ricerca o per la produzione di estratti medicinali.
Sfruttamento: Raccolta per scopi medicinali in alcune aree, ma principalmente coltivata dagli appassionati.
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