
Il Delphinium elatum, comunemente noto come delfinio alto, è un'erba perenne maestosa appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, ampiamente apprezzata nei giardini per le sue spettacolari spighe di fiori blu intenso, viola o, più raramente, bianchi o rosa. I fiori sono caratterizzati da un distintivo sperone posteriore. Originario delle regioni montane e subalpine dell'Eurasia, forma cespi eretti e robusti che possono raggiungere altezze notevoli, creando un forte impatto visivo. Come molte Ranunculaceae, è una pianta tossica se ingerita, contenente alcaloidi diterpenici che possono causare gravi disturbi.
Clima ideale: Temperato fresco, montano. Predilige estati fresche e umide e inverni freddi e nevosi. Non tollera il caldo intenso e la siccità prolungata. Apprezza escursioni termiche giorno/notte.
Tipo terreno: Ricco di sostanza organica, profondo, umido ma ben drenato. Preferisce terreni neutri o leggermente alcalini. Evita i terreni troppo sabbiosi o troppo argillosi e compattati. Una buona preparazione del terreno è fondamentale.
Esposizione solare: Pieno sole o mezz'ombra luminosa. In pieno sole la fioritura è più abbondante, ma in climi con estati molto calde è preferibile un po' d'ombra nelle ore più calde del pomeriggio per evitare bruciature fogliari.
Fabbisogno idrico: Medio-alto. Richiede annaffiature regolari e abbondanti, specialmente durante la crescita e la fioritura. Il terreno deve essere mantenuto costantemente umido ma mai inzuppato per prevenire marciumi radicali. Tollerano brevi periodi di siccità una volta stabiliti.
Concimazione: Necessita di terreno fertile. Un apporto annuale di compost o letame ben maturo in primavera è consigliato. Durante la crescita e la fioritura, si può applicare un concime liquido bilanciato ogni 2-4 settimane.
Potatura: Dopo la prima fioritura, tagliare i fusti fioriferi spenti alla base (deadheading) incoraggia una seconda, anche se meno abbondante, fioritura in tarda estate. A fine stagione, tagliare tutta la vegetazione a pochi centimetri dal suolo.
Propagazione: Per seme (richiede stratificazione a freddo per una buona germinazione, le piante ottenute da seme possono variare nel colore), Per divisione dei cespi (ogni 3-4 anni in primavera per ringiovanire la pianta), Per talea basale (in primavera, prelevando giovani germogli con un pezzo di rizoma)
Periodo consigliato: 2, 3, 9, 10
Profondità semina cm: 0.5
Distanza tra le file: 30
ben drenato
Esposizione solare: pieno sole, mezz'ombra
Temperatura germinazione minima: 13
Temperatura germinazione massima: 18
Note: I semi di Delphinium spesso beneficiano della stratificazione a freddo per 2-3 settimane per migliorare il tasso di germinazione. Seminare in semenzaio per un maggiore controllo.
Periodo consigliato: 4, 5
Fase vegetativa ideale: sviluppo
Distanza tra pianta: 40
Distanza tra file: 50
Cure post trapianto: irrigazione abbondante, tutore
Note: Trapiantare le giovani piante dopo l'ultima gelata, quando sono abbastanza robuste da maneggiare. Fornire un tutore per le varietà più alte.
Frequenza consigliata: ogni 2-3 giorni
Metodo: a goccia, dal basso
Segni di stress idrico: foglie appassite, ingiallimento, terreno secco
Note: Il Delphinium richiede un'irrigazione costante, specialmente durante i periodi di siccità e la fioritura, per mantenere il terreno umido ma non inzuppato.
Periodo consigliato: 4, 5, 6, 7
Fase vegetativa: sviluppo vegetativo, fioritura
Concimi consigliati: universale NPK, specifico per fioritura
Frequenza: mensile
Modalità applicazione: nel terreno, irrigazione
Note: Concimare regolarmente durante la stagione di crescita per supportare lo sviluppo dei grandi steli fiorali. Evitare un eccesso di azoto.
Età pianta anni: sempre
Periodo consigliato: 7, 8, 9
Tipo di potatura: eliminazione rami secchi/malati, spuntatura
Interventi sconsigliati:
Note: Rimuovere i fiori appassiti (deadheading) dopo la prima fioritura per incoraggiare una seconda fioritura più piccola in tarda estate o autunno. Tagliare gli steli fiorali alla base dopo che sono sfioriti.
Periodo consigliato: 3, 4
Frequenza rinvaso anni: 2
Segni necessità rinvaso: radici fuori dal vaso, crescita rallentata, terriccio esausto, acqua che non drena
Tipo terriccio consigliato: universale
Note: Il Delphinium può essere coltivato in vasi grandi, ma preferisce la piena terra. Rinvasare quando la pianta diventa troppo grande per il suo contenitore.
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note: L'innesto non è una pratica comune per il Delphinium, che si propaga da seme o per divisione delle radici.
Periodo raccolta: 6, 7
Fase maturazione ideale: quando la maggior parte dei fiori sullo stelo sono aperti
Metodo: con forbici
Conservazione post raccolta: in acqua
Note: I Delphinium sono eccellenti fiori recisi. Tagliare gli steli alla base quando i fiori sono al loro apice per garantire una lunga durata in vaso.
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Tracheophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ranunculales
Famiglia: Ranunculaceae
Genere: Delphinium
Specie: Delphinium elatum
Nome scientifico: Delphinium elatum L.
Nomi alternativi: Delphinium comune, Candela di Giove, Alpine Delphinium (inglese), Tall Larkspur (inglese)
Tipi: Prati montani e subalpini (specialmente freschi e umidi), Bordure di boschi luminosi, Radure, Zone rocciose umide, Terreni ricchi di humus
Distribuzione Geografica: Europa (centrale e orientale), Asia (settentrionale e centrale), Nord America (introdotta e coltivata diffusamente), Oceania (introdotta come ornamentale)
Portamento: Erbaceo perenne, con fusti eretti e robusti che portano racemi fioriti terminali. Cresce in cespi o macchie.
Altezza: 80-200 cm (fino a 250 cm in condizioni ottimali)
Diametro chioma: 40-80 cm per pianta singola, può formare gruppi più ampi
Tipo: Follicoli. Generalmente 3 follicoli per fiore, pubescenti, contenenti numerosi semi.
Colore: Verde immaturo, marrone chiaro a maturità.
Periodo Maturazione: Fine estate - autunno.
Colore: Principalmente blu intenso, viola, ma anche sfumature di azzurro, rosa, lilla o bianco nelle varietà coltivate. Spesso con un 'occhio' centrale di diverso colore.
Forma: Irregolari, con 5 sepali colorati (il superiore prolungato in uno sperone a forma di sacco o conico) e 4 petali (due superiori più piccoli e due inferiori più grandi), disposti in densi racemi o pannocchie terminali.
Periodo Fioritura: Giugno-agosto (con variazioni a seconda della latitudine e altitudine).
Profumo: Leggero, delicato, non sempre percepibile.
Impollinazione: Entomofila (principalmente bombi e altre api selvatiche che possono raggiungere il nettare nello sperone)
Forma: Basali lungamente picciolate, cauline con picciolo più corto. Profondamente palmatosette o palmatopartite con 3-7 lobi, a loro volta incisi e dentati in segmenti stretti e acuminati.
Disposizione: Alternata lungo il fusto, più grandi alla base.
Colore: Verde scuro brillante, talvolta con una leggera tonalità bluastra.
Caratteristiche: Superficie superiore glabra, inferiore talvolta leggermente pubescente.
Tipo: Eretto, spesso ramificato nella parte superiore, cavo, glabro o scarsamente pubescente, striato.
Colore: Verde, talvolta con sfumature violacee alla base.
Caratteristiche: Robusto e in grado di sostenere il peso delle infiorescenze.
Tipo: Rizoma fibroso e carnoso, con radici fascicolate.
Caratteristiche: Sistema radicale robusto che ancora la pianta al terreno e le permette di resistere al freddo e alla siccità moderata.
Fotosintesi: Avviene nelle cellule fogliari e del fusto. Pianta adatta a condizioni di buona illuminazione, ma che apprezza la freschezza del suolo.
Traspirazione: Regolata dalla pianta, richiede un'adeguata umidità del terreno per sostenere la crescita vigorosa e la fioritura.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbiti dal terreno tramite le radici. Predilige suoli fertili e ricchi di sostanza organica.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (divisione dei cespi)
Agenti (impollinazione): Insetti (specialmente bombi)
Meccanismi (impollinazione): I bombi sono gli impollinatori più efficienti, in grado di accedere al nettare profondo nello sperone del fiore. Il polline viene trasferito mentre gli insetti si muovono all'interno del fiore.
Agenti (disseminazione): Vento, Gravità
Meccanismi (disseminazione): I semi vengono rilasciati quando i follicoli si aprono a maturità e possono essere dispersi dal vento per brevi distanze o cadere per gravità nelle vicinanze della pianta madre.
Periodo riproduttivo: Fioritura da giugno ad agosto. Maturazione e dispersione dei semi in tarda estate/autunno.
Sviluppo giovani: I semi germinano in primavera. Le plantule si sviluppano in rosette basali nel primo anno e possono fiorire a partire dal secondo o terzo anno.
Durata media vita: Le singole piante sono perenni e possono vivere per molti anni, specialmente se le condizioni sono favorevoli e vengono gestite correttamente.
Tappe principali: Seme \rightarrow Plantula \rightarrow Rosette basale \rightarrow Pianta giovane \rightarrow Pianta adulta (fioritura e fruttificazione) \rightarrow Dormienza invernale \rightarrow Ripresa vegetativa.
Usi alimentari: Non commestibile (tossica). L'ingestione di qualsiasi parte della pianta può causare nausea, vomito, diarrea, debolezza muscolare, aritmie cardiache e, in casi gravi, paralisi respiratoria e morte. Particolarmente pericolosa per bambini e animali domestici.
Usi medicinali: In passato, in medicina popolare, è stata usata per le sue proprietà emetiche, purgative e vermifughe, ma sempre con estrema cautela a causa della sua tossicità. Oggi l'uso è sconsigliato e la sua gestione è limitata a formulazioni farmaceutiche controllate o omeopatiche in diluizioni infinitesimali.
Usi ornamentali: Ampiamente coltivata come pianta ornamentale in giardini, bordure miste e aiuole per la sua altezza e le sue spettacolari spighe di fiori. Esistono innumerevoli cultivar con una vasta gamma di colori e forme di fiori, inclusi fiori doppi.
Usi industriali: Nessun uso industriale significativo.
Impatto culturale: Il nome 'Delphinium' deriva dal greco 'delphis' (delfino), riferendosi alla forma del bocciolo. La sua imponenza e i suoi fiori blu ne hanno fatto un simbolo di grandezza, grazia e leggerezza nei giardini. Spesso associato a 'felicità' o 'leggerezza' nel linguaggio dei fiori.
Mitologia / Leggende: Nella mitologia greca, il fiore di delfinio si dice sia nato dal sangue di Aiace o di Ercole, o dalle lacrime di Venere per Adone, trasformato in fiore da Apollo.
Gestione agricola: Non è una pianta agricola. Nei pascoli, la sua tossicità la rende indesiderabile per il bestiame, ma viene spesso evitata grazie al suo sapore amaro.
Sfruttamento: Raccolta per scopi ornamentali in vivaio. La raccolta di esemplari selvatici è meno comune e spesso non permessa in aree protette.
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