
La Clematis vitalba, comunemente nota come vitalba o clematide selvatica, è una liana legnosa perenne molto vigorosa e ampiamente diffusa, appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae. È una pianta rampicante che può raggiungere notevoli altezze, avvolgendosi e aggrappandosi ad alberi, arbusti e strutture con i suoi piccioli prensili. Si distingue per i suoi piccoli fiori bianco-crema, raggruppati in pannocchie, che producono in seguito frutti piumosi e argentati, responsabili del nome comune 'barba di vecchio'. Come molte Ranunculaceae, è tossica se ingerita, contenendo protoanemonina che può causare irritazioni. È spesso considerata una specie invasiva in alcuni contesti a causa della sua crescita rapida e vigorosa.
Clima ideale: Temperato. Molto adattabile, tollerante a un'ampia gamma di temperature e condizioni climatiche. Preferisce climi con inverni freddi e estati miti.
Tipo terreno: Si adatta a molti tipi di suolo, ma predilige terreni umidi, ben drenati, fertili e calcarei. Tollera terreni poveri e compattati.
Esposizione solare: Pieno sole o mezz'ombra. Fiorisce abbondantemente in pieno sole, ma le radici beneficiano dell'ombra e della freschezza del terreno.
Fabbisogno idrico: Medio. Richiede umidità regolare, specialmente in periodi di siccità prolungata. Tollera brevi periodi di secchezza una volta stabilita.
Concimazione: Non richiesta in contesti naturali o per piante ben stabilite. In coltivazione, un apporto di compost o concime organico all'inizio della primavera può favorire una crescita più rigogliosa.
Potatura: Tollerante a potature severe. Per il controllo della crescita o per favorire un aspetto più ordinato, si può potare drasticamente in tarda inverno o inizio primavera, tagliando i rami a circa 30-60 cm dal suolo. La potatura serve anche a contenere la sua vigorosità, specialmente in giardini.
Propagazione: Per seme (facilmente, i semi hanno un'alta germinabilità), Per talea (di legno tenero in estate o di legno duro in inverno), Per margotta (i fusti che toccano terra radicano facilmente)
Periodo consigliato: 3, 4, 9, 10
Profondità semina cm: 0.5
Distanza tra le file:
Terreno ideale: ben drenato
Esposizione solare: pieno sole, mezz'ombra
Temperatura germinazione minima: 18
Temperatura germinazione massima: 24
Note: La germinazione dei semi di Clematis può essere lenta e imprevedibile, a volte richiedendo stratificazione fredda. È più comune propagare per talea o divisione.
Periodo consigliato: 3, 4, 9, 10
Fase vegetativa ideale: dormienzasviluppo
Distanza tra pianta: 60
Distanza tra file:
Cure post trapianto: irrigazione abbondante, ombreggiatura, tutore
Note: Piantare la base della Clematis leggermente più in profondità aiuta a proteggere il colletto dal freddo e favorisce una maggiore ramificazione. Assicurati di fornire un supporto adeguato per l'arrampicata.
Frequenza consigliata: solo se il terreno è asciutto
Metodo: a goccia, dal basso
Segni di stress idrico: foglie appassite, ingiallimento, terreno secco
Note: La Clematis preferisce un terreno costantemente umido ma ben drenato. Evita i ristagni d'acqua. Le radici preferiscono rimanere fresche e ombreggiate.
Periodo consigliato: 3, 4, 5, 6
Fase vegetativa: sviluppo vegetativo, fioritura
Concimi consigliati: specifico per fioritura, universale NPK
Frequenza: mensile
Modalità applicazione: nel terreno, irrigazione
Note: Durante la stagione di crescita e fioritura, utilizza un concime bilanciato o specifico per piante fiorite. Riduci o sospendi la concimazione in autunno e inverno.
Età pianta anni: sempre
Periodo consigliato: 2, 3, 7, 8
Tipo di potatura: eliminazione rami secchi/malati, potatura verde, potatura secca
Interventi sconsigliati: potatura drastica su Clematis del gruppo 1 dopo la fioritura
Note: La potatura della Clematis dipende dal gruppo di fioritura. Il Gruppo 1 fiorisce sul legno vecchio e va potato dopo la fioritura. Il Gruppo 2 fiorisce sia sul legno vecchio che nuovo e richiede una potatura leggera. Il Gruppo 3 fiorisce sul legno nuovo e va potato drasticamente in primavera.
Periodo consigliato: 3, 4
Frequenza rinvaso anni: 2
Segni necessità rinvaso: radici fuori dal vaso, crescita rallentata, terriccio esausto, acqua che non drena
Tipo terriccio consigliato: universale
Note: Le Clematis possono essere coltivate in vaso, ma richiedono contenitori capienti. Rinvasa ogni 1-2 anni, aumentando gradualmente le dimensioni del vaso.
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note: L'innesto non è un metodo di propagazione comune per la Clematis per i giardinieri amatoriali.
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note: La Clematis è coltivata principalmente per i suoi fiori ornamentali. Alcune specie producono semi piumosi decorativi dopo la fioritura.
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Tracheophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ranunculales
Famiglia: Ranunculaceae
Genere: Clematis
Specie: Clematis vitalba
Nome scientifico: Clematis vitalba L.
Nomi alternativi: Vitalba, Clematide comune, Barba di vecchio, Old Man's Beard (inglese), Traveller's Joy (inglese)
Tipi: Boschi (specialmente margini e radure), Siepi, Bordure stradali, Fossi, Aree disturbate, Filoni fluviali, Zone ruderali
Distribuzione Geografica: Europa (ampia diffusione), Asia occidentale, Nord America (introdotta e invasiva in alcune aree), Nuova Zelanda (introdotta e gravemente invasiva), Sud America (poche località)
Portamento: Liana legnosa, rampicante vigorosa. Fusti che si avvolgono e si aggrappano. Può formare dense cortine vegetali.
Altezza: 3-30 m (in base al supporto disponibile)
Diametro chioma: Variabile, può coprire ampie superfici
Tipo: Polisammario di acheni. Ogni achenio è piccolo, con un lungo stilo persistente, piumoso e argenteo, che forma le caratteristiche 'barbe di vecchio'.
Colore: Acheni: bruno-verdastri; Stilo: bianco-argenteo piumoso.
Periodo Maturazione: Tarda estate - autunno, persistono per gran parte dell'inverno.
Colore: Bianco-crema o verdastro.
Forma: Piccoli (1-2 cm di diametro), profumati, con 4 sepali petaloidi, numerosi stami e carpelli. Raggruppati in pannocchie ascellari e terminali.
Periodo Fioritura: Giugno-settembre.
Profumo: Dolce e leggero.
Impollinazione: Entomofila (principalmente insetti, api, mosche)
Forma: Opposte, pennate, composte da 3-5 (raramente 7) foglioline ovato-lanceolate, con margini dentati o interi e apice acuminato.
Disposizione: Opposta lungo il fusto.
Colore: Verde brillante, talvolta con sfumature violacee sui piccioli giovani.
Caratteristiche: Piccioli volubili (si avvolgono intorno ai supporti). Decidue in inverno.
Tipo: Legnoso, flessibile, scanalato, ramificato. Diventa contorto e fibroso con l'età.
Colore: Giovane: verde-rossastro; anziano: grigio-marrone.
Caratteristiche: Crescita estremamente rapida. Si aggrappa con i piccioli delle foglie che si attorcigliano attorno ai supporti.
Tipo: Fascicolate, profonde e ramificate.
Caratteristiche: Sistema radicale robusto che ancora saldamente la pianta al terreno e le permette di resistere alla siccità e al vento.
Fotosintesi: Avviene nelle cellule fogliari e del fusto. Molto efficiente grazie alla rapida crescita della biomassa fogliare.
Traspirazione: Regolata dalla pianta, tollera bene periodi di umidità e secchezza. La sua vasta superficie fogliare può contribuire a una significativa traspirazione.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbiti dal terreno tramite le radici. Si adatta a suoli con diversi livelli di nutrienti, preferendo quelli ricchi di calcio.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (radicamento dei fusti a contatto con il terreno, frammentazione dei fusti)
Agenti (impollinazione): Insetti (principalmente api, mosche e altri impollinatori generalisti)
Meccanismi (impollinazione): I fiori producono nettare e polline, attirando gli insetti che facilitano il trasporto del polline.
Agenti (disseminazione): Vento, Acqua, Uccelli (che usano il materiale piumoso per i nidi)
Meccanismi (disseminazione): Gli acheni piumosi sono facilmente trasportati dal vento per lunghe distanze. Possono anche galleggiare sull'acqua. Il radicamento dei fusti a contatto con il suolo è un meccanismo molto efficace per la propagazione locale.
Periodo riproduttivo: Fioritura da giugno a settembre. Fruttificazione e disseminazione da tarda estate a inverno.
Sviluppo giovani: I semi germinano in primavera. Le nuove piante si sviluppano rapidamente, formando fusti che cercano un supporto per arrampicarsi.
Durata media vita: I singoli individui possono vivere per diversi decenni, formando colonie dense che persistono a lungo.
Tappe principali: Seme \rightarrow Plantula \rightarrow Liana giovane \rightarrow Liana adulta (fioritura e fruttificazione) \rightarrow Dormienza invernale (decidua) \rightarrow Ripresa vegetativa.
Usi alimentari: Non commestibile (tossica). L'ingestione può causare irritazione delle mucose, vomito e diarrea.
Usi medicinali: In passato, in medicina popolare, è stata usata esternamente come rubefacente e vescicante per il trattamento di reumatismi o paralisi, ma sempre con grande cautela a causa della tossicità e del rischio di irritazioni cutanee gravi. Non raccomandato per uso interno.
Usi ornamentali: Coltivata per la sua rapida crescita come rampicante ornamentale, per coprire muri, pergolati o recinzioni, specialmente in giardini dove si desidera un effetto selvatico e naturale. Le varietà coltivate di Clematis sono molto popolari.
Usi industriali: Nessun uso industriale significativo. Il suo legno è troppo flessibile per la maggior parte delle applicazioni.
Impatto culturale: Il nome 'Barba di vecchio' o 'Old Man's Beard' deriva dall'aspetto dei suoi frutti piumosi, che ricordano la barba canuta. È un simbolo del paesaggio rurale e della vegetazione spontanea che 'conquista' le strutture. In alcune culture, la vitalba è associata alla forza della natura e alla resilienza.
Mitologia / Leggende: Non esistono specifiche mitologie o leggende legate direttamente alla Clematis vitalba. Tuttavia, in contesti rurali, era talvolta associata a luoghi selvaggi e inesplorati.
Gestione agricola: Considerata un'erbaccia problematica in contesti agricoli e forestali, dove può soffocare le piante coltivate e gli alberi giovani. Richiede interventi di controllo meccanici o chimici.
Sfruttamento: Non vi è uno sfruttamento significativo della vitalba. In alcune aree, i fusti secchi possono essere stati usati per legare o come materiale per piccoli lavoretti artigianali.
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