Artemisia annuale

Dominio: Eukaryota

Regno: Plantae

Divisione: Angiospermae

Classe: Eudicotyledoneae

Ordine: Asterales

Famiglia: Asteraceae

Genere: Artemisia

Specie: Artemisia annua

Nome scientifico: Artemisia annua L.

Nomi alternativi: Assenzio dolce, Sweet Wormwood, Sweet Annie, Qinghao (in Cinese)

Tipi: Bordi stradali, Terreni incolti, Aree disturbate, Campi abbandonati, Sponde di fiumi, Pendii soleggiati

Distribuzione Geografica: Cina (in particolare nelle province orientali), Corea, Giappone, Siberia, Europa (naturalizzata in molte parti), Nord America (naturalizzata), Africa (coltivata per l'artemisinina)

Portamento: Erbacea annuale, eretta, con fusti ramificati.

Altezza: 50-200 cm (fino a 300 cm in condizioni ottimali di coltivazione)

Diametro chioma: 30-100 cm

Tipo: Achene, molto piccolo, oblungo-ovoide, privo di pappo.

Colore: Marrone chiaro.

Periodo Maturazione: Autunno.

Colore: Piccoli capolini, globosi, di colore giallo-verdastro.

Forma: Capolini molto piccoli (1-3 mm di diametro), numerosi, penduli o eretti, riuniti in pannocchie grandi e ramificate all'apice dei fusti e nelle ascelle delle foglie superiori.

Periodo Fioritura: Tarda estate - autunno (agosto-ottobre).

Profumo: Insignificante, ma il polline può essere un allergene.

Impollinazione: Vento (anemofila)

Forma: Alternata, bipennatosette (due volte pinnate) o tripennatosette, con segmenti lineari e sottili, che le conferiscono un aspetto delicato e piumoso.

Disposizione: Alternata lungo il fusto.

Colore: Verde chiaro brillante su entrambe le pagine.

Caratteristiche: Estremamente aromatiche, con un caratteristico profumo dolce e balsamico, che ricorda la canfora e l'anice. La superficie è liscia o leggermente pelosa.

Tipo: Eretto, ramificato (specialmente nella parte superiore), spesso striato, glabro o scarsamente pubescente.

Colore: Verde chiaro, a volte con sfumature violacee alla base.

Caratteristiche: Legnoso alla base, aromatico.

Tipo: Fittone con radici laterali fibrose.

Caratteristiche: Il sistema radicale non è invasivo come quello di A. vulgaris, ma è sufficiente per l'ancoraggio della pianta annuale.

Fotosintesi: Avviene nelle foglie. Alta efficienza fotosintetica per supportare la rapida crescita e la produzione di biomassa in un unico ciclo annuale. È una pianta C3.

Traspirazione: Regolata dall'apertura degli stomi. La pianta è adattata a periodi di siccità moderata.

Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.

Assorbimento nutrienti: Assorbe nutrienti dal terreno in modo efficiente per sostenere la crescita rapida e la produzione di metaboliti secondari, in particolare l'artemisinina, che si concentra nelle foglie e nei fiori.

Modalità: Sessuale (semi), Auto-semina

Agenti (impollinazione): Vento

Meccanismi (impollinazione): I fiori sono anemofili, producono grandi quantità di polline che è una causa comune di allergie stagionali.

Agenti (disseminazione): Vento, Acqua

Meccanismi (disseminazione): I semi sono molto piccoli e leggeri, facilmente trasportati dal vento su lunghe distanze. Ciò contribuisce alla sua rapida diffusione in nuove aree.

Periodo riproduttivo: Fioritura in tarda estate e autunno, con produzione di semi in autunno.

Sviluppo giovani: I semi germinano in primavera, formando una pianta che cresce rapidamente e fiorisce nella stessa stagione, completando il suo ciclo vitale prima dell'inverno.

Durata media vita: Annuale (completa il ciclo vitale in una sola stagione di crescita, perendo con i primi geli)

Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Crescita vegetativa \rightarrow Fioritura \rightarrow Produzione di semi \rightarrow Morte della pianta.

Usi alimentari: Foglie: Le foglie giovani sono state usate tradizionalmente come erba aromatica o per fare tisane, specialmente in Cina. Tuttavia, il suo uso culinario è limitato e con cautela a causa del suo sapore amaro e della presenza di composti attivi. Non è una pianta commestibile di largo consumo. Attenzione: Non è raccomandata per l'uso alimentare frequente a causa di possibili effetti tossici da consumo eccessivo.

Usi medicinali: L'uso più significativo. La pianta è la fonte dell'artemisinina, un potente composto antimalarico. È la base della terapia combinata a base di artemisinina (ACT), raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per il trattamento della malaria. Nella medicina tradizionale cinese (MTC), è usata per trattare la malaria (nota come 'qinghao'), la febbre e altre condizioni infiammatorie e infezioni. Attenzione: L'uso a scopo medicinale dovrebbe avvenire solo sotto stretto controllo medico e con formulazioni standardizzate, non tramite auto-medicazione con la pianta grezza.

Usi ornamentali: A volte coltivata nei giardini per il suo fogliame delicato e il suo profumo dolce e aromatico. Può essere utilizzata in giardini di erbe aromatiche o in aiuole per il suo aspetto leggero e la capacità di attirare farfalle (anche se i fiori non sono appariscenti). I fusti essiccati sono usati in composizioni floreali secche.

Usi industriali: L'uso principale è l'estrazione dell'artemisinina per l'industria farmaceutica. Oli essenziali dalle foglie sono usati in profumeria o repellenti per insetti. Fibre del fusto per carta. Talvolta usata come biofumigante o insetticida naturale (ma con precauzioni).

Impatto culturale: In Cina, dove è stata scoperta l'artemisinina, è venerata come una pianta 'miracolosa' per il suo impatto sulla lotta contro la malaria. La scoperta dell'artemisinina e il suo uso nella MTC hanno portato al Premio Nobel per la Medicina a Tu Youyou. È un simbolo della fusione tra medicina tradizionale e scienza moderna.

Mitologia / Leggende: Nella tradizione cinese, la pianta 'Qinghao' (Artemisia annua) è stata menzionata in antichi testi medici come 'Ricette per emergenze tenute nel proprio gomito' (340 d.C.) da Ge Hong, che descriveva l'uso delle foglie per trattare la malaria. Non è associata a miti o leggende ampiamente diffuse al di fuori di questo contesto medicinale.

Gestione agricola: Coltivata su larga scala in piantagioni dedicate per la produzione di artemisinina. Richiede tecniche agricole specifiche per ottimizzare il contenuto del principio attivo. La ricerca continua per migliorare la resa di artemisinina.