
La Calendula arvensis, comunemente conosciuta come calendula dei campi o calendula selvatica, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae. A differenza della più nota Calendula officinalis (calendula da giardino), questa specie è di dimensioni più contenute e presenta fiori più piccoli, solitamente giallo chiaro o giallo-arancio, con meno petali. È una pianta comune in ambienti ruderali e campi coltivati, da cui deriva il suo nome. Sebbene meno utilizzata a scopi ornamentali o medicinali rispetto alla sua parente coltivata, possiede comunque alcune delle proprietà caratteristiche del genere Calendula ed è un elemento importante della flora spontanea mediterranea ed europea.
Clima ideale: Temperato caldo, mediterraneo. Fiorisce meglio con estati calde e secche. Sensibile al gelo intenso, ma le sue capacità di auto-semina la rendono persistente.
Tipo terreno: Molto adattabile. Predilige terreni ben drenati, sabbiosi o ghiaiosi. Tollera anche suoli poveri, argillosi o limosi. pH ideale da neutro a leggermente alcalino (pH 6.5-8.0). Soffre i ristagni idrici.
Esposizione solare: Pieno sole. Richiede almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno per una crescita e fioritura ottimali.
Fabbisogno idrico: Basso. È una pianta tollerante alla siccità, specialmente una volta stabilita. Le annaffiature sono necessarie solo in periodi di siccità prolungata o per le giovani piantine. Evitare l'eccesso di umidità che può favorire malattie fungine.
Concimazione: Non richiesta. Prospera anche in terreni poveri. L'eccesso di concimazione può stimolare una crescita eccessiva del fogliame a scapito della fioritura.
Potatura: Non necessaria per la sopravvivenza o la fioritura. La rimozione dei fiori appassiti (deadheading) può prolungare leggermente la fioritura, ma questa specie tende a produrre semi rapidamente e a continuare il suo ciclo vitale annuale. Se considerata infestante, si può optare per la rimozione manuale o la falciatura prima della produzione dei semi.
Propagazione: Per seme (il metodo più comune e facile. I semi possono essere seminati direttamente in primavera, o in autunno per la germinazione primaverile successiva)., Per auto-semina (molto comune in ambienti favorevoli).
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
Classe: Eudicotyledoneae
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Genere: Calendula
Specie: Calendula arvensis
Nome scientifico: Calendula arvensis L.
Nomi alternativi: Calendula selvatica, Field Marigold, Wild Marigold
Tipi: Campi coltivati (spesso come infestante), Bordi stradali, Terreni incolti, Pendii asciutti e soleggiati, Pascoli disturbati, Rovine
Distribuzione Geografica: Europa meridionale (Italia, Spagna, Francia, Grecia), Europa centrale, Nord Africa, Medio Oriente, Naturalizzata in alcune parti dell'America e Australia
Portamento: Erbacea annuale, con fusti ramificati, prostrati o ascendenti.
Altezza: 10-40 cm
Diametro chioma: 20-30 cm
Tipo: Acheni (semi) di forma molto variabile, spesso ricurvi, ricoperti da spine o tubercoli e senza pappo.
Colore: Marrone chiaro o scuro.
Periodo Maturazione: Dalla primavera all'autunno, man mano che i fiori sfioriscono.
Colore: Giallo pallido, giallo-arancio chiaro, o arancione tenue. I fiori del disco (centro) sono dello stesso colore o leggermente più scuri.
Forma: Capolini solitari, più piccoli (1-3 cm di diametro) rispetto a C. officinalis, con fiori ligulati (petali) spesso in una singola fila e fiori del disco al centro.
Periodo Fioritura: Aprile-settembre (o anche più a lungo in climi miti), dalla primavera all'autunno.
Profumo: Lieve, leggermente resinoso, meno intenso di C. officinalis.
Impollinazione: Insetti (api, mosche, piccoli coleotteri)
Forma: Alternata, sessili o subsessili, oblunghe-spatolate o lanceolate, con margini interi o leggermente dentellati. Le foglie basali sono spesso a rosetta.
Disposizione: Alternata lungo il fusto.
Colore: Verde chiaro, spesso con una sfumatura grigiastra.
Caratteristiche: Leggermente pelose e appiccicose al tatto.
Tipo: Ramificato dalla base, generalmente prostrato o ascendente, angolato.
Colore: Verde chiaro, talvolta con sfumature rossastre.
Caratteristiche: Leggermente peloso e spesso appiccicoso al tatto per la presenza di ghiandole vischiose.
Tipo: Fittone, ma con molte radici laterali fibrose.
Caratteristiche: Non molto profonde, adatte a suoli poco stabili.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie. Adattata a crescere rapidamente in condizioni di pieno sole. È una pianta C3.
Traspirazione: Regolata dall'apertura degli stomi. La peluria sulla superficie della pianta può contribuire a ridurre la perdita d'acqua in ambienti secchi.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbe nutrienti dal terreno. È adattata a prosperare anche in suoli poveri o disturbati.
Modalità: Sessuale (semi), Auto-semina
Agenti (impollinazione): Insetti (generalisti)
Meccanismi (impollinazione): I fiori aperti e ricchi di polline attirano gli impollinatori, garantendo la fecondazione.
Agenti (disseminazione): Vento, Animali (aderenza dei semi al pelo o alle piume), Gravità
Meccanismi (disseminazione): I semi ricurvi con spine o tubercoli si attaccano facilmente al pelo degli animali, facilitando una dispersione più efficace rispetto ai semi lisci. L'auto-semina è molto comune.
Periodo riproduttivo: Fioritura e produzione di semi continue per gran parte dell'anno, specialmente dalla primavera all'autunno.
Sviluppo giovani: I semi germinano rapidamente dopo la caduta, con piantine che crescono rapidamente e fioriscono nella stessa stagione.
Durata media vita: Annuale (completa il ciclo vitale in una sola stagione di crescita)
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Crescita vegetativa \rightarrow Fioritura \rightarrow Produzione di semi \rightarrow Morte della pianta.
Usi alimentari: I petali dei fiori sono commestibili e possono essere utilizzati in insalate per aggiungere colore, ma il loro sapore è meno pronunciato e spesso più amaro rispetto a quello della Calendula officinalis. Non è comunemente utilizzata a scopo culinario.
Usi medicinali: Sebbene meno studiata e utilizzata rispetto a C. officinalis, la Calendula arvensis condivide alcune delle proprietà antinfiammatorie, antisettiche e cicatrizzanti del genere Calendula. Tradizionalmente, è stata impiegata in alcune medicine popolari per scopi simili, ma in misura minore.
Usi ornamentali: Generalmente non coltivata a scopo ornamentale a causa delle dimensioni più piccole dei suoi fiori e del portamento meno appariscente rispetto alla calendula da giardino. Tuttavia, in giardini naturalistici o 'wildflower', può aggiungere un tocco di colore spontaneo.
Usi industriali: Nessun uso industriale significativo documentato per questa specie specifica.
Impatto culturale: Meno rilevante culturalmente rispetto alla Calendula officinalis. È più spesso percepita come un'erbaccia in contesti agricoli, ma è un elemento riconoscibile della flora mediterranea spontanea.
Mitologia / Leggende: Non esistono specifiche mitologie o leggende legate direttamente a questa specie, se non quelle generiche attribuite al genere Calendula (legate al sole e alla fioritura continua).
Gestione agricola: Considerata un'erbaccia in molti campi coltivati, gestita con pratiche di diserbo. La sua presenza è indice di un terreno probabilmente disturbato e ben drenato.
Sfruttamento: Nessuno sfruttamento commerciale su larga scala. Raccolta occasionale per usi domestici o botanici.
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