
La Bellis perennis, comunemente nota come margherita comune o pratolina, è una piccola pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae. È una delle piante più familiari nei prati e nei giardini di molte regioni temperate, riconoscibile per i suoi fiori a capolino solitari con un centro giallo brillante e petali (fiori ligulati) bianchi, talvolta sfumati di rosa o rosso. Le foglie sono disposte in una rosetta basale. È una specie rustica e adattabile, spesso considerata un'erba infestante in contesti di prato perfettamente curato, ma amata per la sua bellezza semplice e la sua capacità di fiorire per gran parte dell'anno.
Clima ideale: Temperato. Resiste bene sia al freddo intenso (con neve) che al caldo estivo, purché non eccessivamente arido.
Tipo terreno: Adattabile a quasi tutti i tipi di terreno, purché ben drenati. Preferisce terreni argillosi o limosi, di media fertilità. Tollerante a una vasta gamma di pH, ma predilige da neutro a leggermente acido.
Esposizione solare: Pieno sole o mezz'ombra. Fiorisce più abbondantemente in pieno sole, ma tollera la mezz'ombra, specialmente in climi caldi, dove può beneficiare di un po' di protezione dal sole pomeridiano intenso.
Fabbisogno idrico: Medio. Richiede un terreno costantemente umido, ma non inzuppato. Resiste a brevi periodi di siccità, ma per una fioritura prolungata è consigliabile annaffiare durante i periodi secchi, soprattutto in primavera ed estate.
Concimazione: Generalmente non necessaria, specialmente nei prati. In caso di terreno molto povero, un leggero apporto di compost in primavera può favorire la crescita. Un eccesso di azoto può promuovere la crescita delle foglie a scapito dei fiori.
Potatura: Non necessaria. La rimozione dei fiori appassiti (deadheading) può incoraggiare una fioritura più prolungata e abbondante, ma è raramente praticata su larga scala in un prato. La falciatura del prato non danneggia la pianta, che ricresce rapidamente.
Propagazione: Per seme (molto facile, si autosemina abbondantemente), Per divisione dei cespi (in primavera o autunno), Per talea (in alcune varietà orticole)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
Classe: Eudicotyledoneae
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Genere: Bellis
Specie: Bellis perennis
Nome scientifico: Bellis perennis L.
Nomi alternativi: Pratolina, Margheritina, English Daisy, Common Daisy
Tipi: Prati, Pascoli, Bordi stradali, Terreni incolti, Giardini, Parchi, Aree aperte e disturbate
Distribuzione Geografica: Europa, Nord Africa, Asia occidentale, Nord America (naturalizzata), Sud America (naturalizzata), Australia (naturalizzata), Nuova Zelanda (naturalizzata)
Portamento: Erbacea perenne a rosetta basale, con scapi fiorali eretti e privi di foglie che emergono dalla rosetta.
Altezza: 5-20 cm (fino a 30 cm in condizioni ideali)
Diametro chioma: 5-15 cm per pianta singola, forma tappeti estesi
Tipo: Achene molto piccolo, privo di pappo o con pappo rudimentale.
Colore: Giallo-brunastro
Periodo Maturazione: Dalla primavera all'autunno, a seconda della fioritura
Colore: Fiori ligulati (petali esterni) bianchi, occasionalmente rosa o rossi nella parte inferiore; Fiori del disco (centro) giallo brillante.
Forma: Capolino solitario (1.5-3 cm di diametro) con un disco centrale di numerosi fiori tubulosi gialli circondato da una corona di fiori ligulati bianchi. Si chiudono di notte e si aprono al sole.
Periodo Fioritura: Quasi tutto l'anno in climi miti (principalmente primavera ed estate, ma anche autunno e inverno in assenza di forti gelate)
Profumo: Lieve, fresco
Impollinazione: Insetti (api, mosche, piccoli coleotteri)Autoimpollinazione
Forma: Spatolate o obovate, con margini crenati o dentellati, formano una rosetta basale aderente al terreno.
Disposizione: Solo basale, in rosetta
Colore: Verde medio o scuro
Caratteristiche: Leggermente pelose, glabre nella parte superiore. Consistenza leggermente carnosa.
Tipo: Scapi fiorali (steli senza foglie) eretti, singoli o multipli per pianta, che portano un unico capolino all'apice.
Colore: Verde chiaro, talvolta con sfumature rossastre alla base
Caratteristiche: Leggermente peloso, sottile e flessibile.
Tipo: Fibrose, poco profonde, talvolta con brevi rizomi o stoloni
Caratteristiche: Permettono alla pianta di ancorarsi saldamente al terreno e di diffondersi lateralmente.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie, ottimizzata dalla rosetta basale che massimizza l'esposizione alla luce anche in ambienti falciati. È una pianta C3.
Traspirazione: Regolata per mantenere l'equilibrio idrico. La posizione bassa e protetta delle foglie aiuta a ridurre la perdita d'acqua.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbimento di nutrienti dal terreno tramite il sistema radicale. Adattata a terreni di fertilità media.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (divisione della rosetta, stoloni in alcune varietà)
Agenti (impollinazione): Insetti (soprattutto mosche e piccole api), Autoimpollinazione
Meccanismi (impollinazione): I fiori a capolino attirano gli insetti con nettare e polline. La chiusura diurna/notturna del capolino protegge i gameti e ottimizza l'impollinazione.
Agenti (disseminazione): Vento, Animali (tramite peli o zampe), Umani (con la falciatura o il movimento del terreno)
Meccanismi (disseminazione): I piccoli acheni sono leggeri e facilmente trasportati dal vento. Possono anche aderire al pelo degli animali o agli indumenti, contribuendo alla diffusione.
Periodo riproduttivo: Fioritura prolungata da marzo a novembre in climi miti; picco in primavera. La produzione di semi è continua durante la fioritura.
Sviluppo giovani: I semi germinano formando una piccola rosetta di foglie, che si sviluppa poi in una pianta matura.
Durata media vita: Perenne (i singoli individui possono vivere diversi anni, ma la pianta si propaga continuamente tramite semi e divisione)
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Rosette di foglie \rightarrow Fioritura \rightarrow Produzione di semi \rightarrow Dormienza invernale (in climi freddi) \rightarrow Ripresa della crescita in primavera.
Usi alimentari: Foglie giovani: commestibili, utilizzate crude in insalate o cotte come verdura. Hanno un sapore leggermente amaro. Capolini floreali: possono essere aggiunti a insalate per un tocco decorativo. In alcuni casi, utilizzati per preparare un tè o una tisana.
Usi medicinali: Tradizionalmente usata in erboristeria per le sue proprietà astringenti, antinfiammatorie ed emollienti. Utilizzata per contusioni, ferite, tosse e disturbi respiratori. I cataplasmi di foglie fresche sono stati usati per lenire infiammazioni cutanee. (Non è una pianta medicalmente riconosciuta con studi clinici approfonditi in tutti i campi tradizionali)
Usi ornamentali: Ampiamente utilizzata in giardini e prati per il suo aspetto rustico e la sua fioritura prolungata. Esistono varietà coltivate con fiori più grandi o doppi, spesso usate in aiuole o bordure.
Usi industriali: Nessun uso industriale significativo.
Impatto culturale: Simbolo di innocenza, purezza e nuovi inizi. Spesso associata all'infanzia e alla primavera. Presente in poesie, canzoni e leggende popolari. Tradizionalmente usata per creare ghirlande.
Mitologia / Leggende: Nella mitologia romana, la ninfa Belides si trasformò in una margherita per sfuggire alle attenzioni del dio Vertumno. Il nome 'Bellis' deriva dal latino 'bellus' che significa 'bello'.
Gestione agricola: Considerata un'erba infestante nei tappeti erbosi ornamentali, dove la sua presenza è spesso scoraggiata tramite falciature e erbicidi. Non è una coltura agricola.
Sfruttamento: Raccolta per uso tradizionale erboristico o come decorazione. Non sottoposta a sfruttamento commerciale intensivo.
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