
Il Crataegus azarolus, comunemente noto come azzeruolo o lazzeruolo, è un arbusto o piccolo albero deciduo originario del bacino del Mediterraneo e dell'Asia occidentale. Si distingue dagli altri biancospini per i suoi frutti più grandi e carnosi, simili a piccole mele, che possono essere gialli, rossi o bianchi a seconda della varietà, con un sapore dolce e leggermente acidulo. È una specie rustica e longeva, apprezzata sia per i suoi frutti commestibili che per il suo valore ornamentale e medicinale, sebbene meno studiato del biancospino comune.
Clima ideale: Mediterraneo. Richiede estati calde e secche e inverni miti. Tollerante a brevi periodi di freddo, ma non a gelate prolungate o intense come _C. monogyna_.
Tipo terreno: Si adatta a un'ampia gamma di terreni, inclusi quelli poveri, sassosi e calcarei, purché ben drenati. Non tollera i ristagni idrici.
Esposizione solare: Pieno sole. Necessita di molta luce solare diretta per una buona fioritura e fruttificazione. L'ombra eccessiva riduce la produzione.
Fabbisogno idrico: Basso-medio. Una volta stabilito, è molto resistente alla siccità. Le giovani piante e quelle in vaso richiedono irrigazioni regolari, specialmente nei primi anni e durante i periodi di siccità prolungata.
Concimazione: Generalmente non richiesta in piena terra. Una leggera concimazione organica in primavera con compost o concime bilanciato può favorire la crescita e la produzione di frutti, specialmente in terreni poveri.
Potatura: Minimale. Principalmente potatura di formazione nei primi anni per dare una struttura all'albero o all'arbusto. Successivamente, rimozione di rami secchi, danneggiati o incrociati per mantenere la salute della pianta. La potatura eccessiva può ridurre la produzione di frutti.
Propagazione: Innesto (metodo più comune e consigliato per riprodurre le varietà desiderate e ottenere frutti più grandi e di migliore qualità, spesso su portainnesti di _Crataegus monogyna_ o _Crataegus oxyacantha_)., Semi (richiedono stratificazione fredda e possono impiegare molto tempo a germinare; i frutti non saranno fedeli alla varietà madre)., Talee (difficile radicazione).
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledoneae
Ordine: Rosales
Famiglia: Rosaceae
Genere: Crataegus
Specie: Crataegus azarolus
Nome scientifico: Crataegus azarolus L.
Nomi alternativi: Lazzeruolo, Azarole Hawthorn, Mediterranean Medlar
Tipi: Macchia mediterranea, Garighe, Boschi termofili, Margini di campi, Terreni incolti, Giardini e frutteti
Distribuzione Geografica: Europa meridionale (Italia, Spagna, Grecia, Balcani), Nord Africa (Marocco, Algeria, Tunisia), Asia occidentale (Turchia, Siria, Libano, Israele)
Portamento: Arbusto grande o piccolo albero deciduo, con chioma arrotondata e rami spesso spinosi.
Altezza: 3-8 m (raramente fino a 10 m)
Diametro chioma: 2-6 m
Tipo: Pomo (piccola bacca carnosa), più grande rispetto agli altri biancospini (1-3 cm di diametro). Contiene 1-3 semi.
Colore: Giallo (varietà 'Giallo di Napoli'), rosso (varietà 'Rosso d'Italia'), o bianco (varietà 'Bianco'). Spesso con macchie scure a maturità.
Periodo Maturazione: Agosto - ottobre, a seconda della varietà e del clima.
Colore: Bianco (più comune), ma esistono varietà con fiori rosa o rossastri.
Forma: A 5 petali, raccolti in corimbi di 5-15 fiori, più grandi rispetto al biancospino comune.
Periodo Fioritura: Aprile - maggio.
Profumo: Meno intenso e meno sgradevole del biancospino comune, più delicato.
Impollinazione: Insetti (api, bombi, mosche)Autoimpollinazione
Forma: Alterno, obovate o romboidali, profondamente lobate (con 3-5 lobi ben marcati), con margini dentati. I lobi sono larghi e arrotondati, non appuntiti come in _C. monogyna_.
Disposizione: Alterna sul ramo.
Colore: Verde scuro lucido sulla pagina superiore, più chiaro e leggermente peloso o pubescente sulla pagina inferiore. Diventano giallo-arancio in autunno.
Caratteristiche: Picciolo corto. La superficie può essere leggermente ruvida al tatto.
Tipo: Legnoso, spesso ramificato fin dalla base, con tronco contorto.
Colore: Corteccia grigio-brunastra, liscia da giovane, che si fessura con l'età.
Caratteristiche: Dotato di spine sui rami, sebbene meno numerose e acuminate rispetto a _Crataegus monogyna_.
Tipo: Fittonante (nelle piante giovani), poi fascicolato e robusto, con radici laterali estese.
Caratteristiche: Apparato radicale profondo e ben sviluppato, che garantisce stabilità e resistenza alla siccità.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie. Adattata a climi caldi e soleggiati.
Traspirazione: Regolata dagli stomi. La pianta è ben adattata a periodi di stress idrico grazie al suo profondo apparato radicale.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbiti dalle radici dal terreno. È tollerante a suoli poveri e calcarei.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (innesto per le varietà coltivate, polloni basali)
Agenti (impollinazione): Insetti (principalmente api e altri impollinatori)
Meccanismi (impollinazione): I fiori sono ermafroditi. La maggior parte delle varietà è autofertile, ma l'impollinazione incrociata può migliorare la produzione e la qualità dei frutti.
Agenti (disseminazione): Uccelli (frugivori), Mammiferi (occasionalmente), Uomo
Meccanismi (disseminazione): I frutti sono consumati dagli uccelli che disperdono i semi. I semi necessitano di un periodo di dormienza fredda per germinare.
Periodo riproduttivo: Fioritura in primavera (Aprile-Maggio), maturazione dei frutti in tarda estate/autunno (Agosto-Ottobre).
Sviluppo giovani: I semi germinano dopo la rottura della dormienza. La crescita è moderata, ma la pianta è molto longeva.
Durata media vita: 50-100 anni (può superare i 100 anni in condizioni favorevoli).
Tappe principali: Seme \rightarrow Piantina \rightarrow Arbusto/Albero giovane \rightarrow Arbusto/Albero maturo (produzione di fiori e frutti) \rightarrow Invecchiamento.
Usi alimentari: I frutti sono consumati freschi, soprattutto nelle regioni mediterranee. Ottimi per marmellate, confetture, gelatine, succhi, liquori e dolci. Possono essere essiccati.
Usi medicinali: Simili al biancospino comune, anche l'azzeruolo ha proprietà cardiotoniche e ipotensive. I frutti sono ricchi di vitamine (A e C) e antiossidanti. Tradizionalmente usato per problemi gastrointestinali minori e come blando sedativo. Meno studiato del _C. monogyna_, ma il suo uso è documentato nella medicina popolare mediterranea.
Usi ornamentali: Piantato in parchi e giardini come esemplare singolo o in siepi per la sua fioritura, i frutti decorativi e la resistenza alla siccità.
Usi industriali: Produzione di piccole quantità di liquori e marmellate artigianali. Potenzialmente per l'industria nutraceutica per gli estratti dei frutti.
Impatto culturale: Frutto tradizionale e dimenticato in molte cucine regionali mediterranee. Rappresenta un legame con la biodiversità agricola storica.
Mitologia / Leggende: Non specifiche leggende sull'azzeruolo, ma rientra nel contesto generale dei biancospini che hanno un significato protettivo e apotropaico nel folklore mediterraneo.
Gestione agricola: Coltivato in frutteti familiari o piccoli appezzamenti commerciali. Richiede poche cure una volta stabilito. Può essere usato come portainnesto per altri alberi da frutto (es. per melo cotogno).
Sfruttamento: Raccolta dei frutti per consumo fresco e trasformazione. Coltivazione limitata per il mercato locale o di nicchia.
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