
La Phalaris arundinacea, comunemente nota come falaride arundinacea o reed canary grass, è una graminacea perenne rizomatosa, alta e robusta, caratterizzata dalla sua adattabilità a una vasta gamma di condizioni ambientali, in particolare a terreni umidi e bagnati. È largamente utilizzata per la stabilizzazione del suolo, la bonifica di acque reflue e come biocombustibile. Sebbene sia una specie autoctona in molte aree, in alcune regioni può diventare invasiva a causa della sua crescita aggressiva e della formazione di monocolture dense.
Clima ideale: Temperato e freddo. Estremamente resistente al freddo e al gelo. Preferisce estati fresche o temperate, ma tollera anche estati calde se l'umidità del suolo è elevata.
Tipo terreno: Molto adattabile. Predilige terreni umidi, argillosi o limosi, e torbosi, ma può crescere anche in suoli asciutti e meno fertili. Tollerante a una vasta gamma di pH (da acidi a leggermente alcalini). Cresce bene anche in condizioni di anossia (mancanza di ossigeno) nel suolo.
Esposizione solare: Pieno sole o mezz'ombra. La crescita è più vigorosa in pieno sole, ma tollera una certa ombreggiatura.
Fabbisogno idrico: Alto. Richiede umidità costante nel suolo e tollera periodi di allagamento, anche prolungati. Nonostante la sua tolleranza alla siccità, la crescita migliore si ha in condizioni di elevata umidità.
Concimazione: Medio. Risponde bene all'azoto. In contesti di fitorimediazione o produzione di biomassa, la concimazione può essere gestita per massimizzare l'assorbimento di specifici nutrienti o la produzione di biomassa.
Potatura: Non necessaria per la crescita spontanea. Per la produzione di biomassa, viene sfalciata una o due volte l'anno. Nelle varietà ornamentali, può essere tagliata per controllarne l'espansione e mantenere un aspetto ordinato.
Propagazione: Per seme (ampia disponibilità e buona germinazione), Per divisione di rizomi (metodo efficace per propagare cloni specifici e per la messa a dimora su larga scala)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Tracheophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Poales
Famiglia: Poaceae
Genere: Phalaris
Specie: Phalaris arundinacea
Nome scientifico: Phalaris arundinacea L.
Nomi alternativi: Reed Canary Grass, Canna di palude, Erba canarina, Canary grass
Tipi: Zone umide (paludi, bordi di fiumi e laghi), Fossi, Aree alluvionali, Campi abbandonati, Terreni disturbati, Pascoli umidi
Distribuzione Geografica: Europa, Nord America, Asia temperata
Portamento: Perenne, rizomatosa. Cresce in ciuffi densi o forma estese colonie. Fusti eretti e robusti.
Altezza: 0.5-2.5 metri (fino a 3 metri in condizioni ottimali)
Diametro chioma: Variabile, forma dense macchie o estese popolazioni
Tipo: Cariosside
Colore: Brunastro chiaro
Periodo Maturazione: Estate - inizio autunno (luglio-settembre).
Colore: Verde-violaceo, tendente al giallo-brunastro a maturazione.
Forma: Disposti in una pannocchia densa e compatta (lunga 5-40 cm), spesso lobata o interrotta alla base. Le spighette sono piccole, appiattite lateralmente.
Periodo Fioritura: Tarda primavera - inizio estate (da maggio a luglio, a seconda della latitudine).
Profumo: Non particolarmente profumati.
Impollinazione: Anemofila (vento)
Forma: Lanceolate, lunghe e larghe (fino a 2 cm di larghezza), piane, con margini ruvidi. Ligula membranosa, ben sviluppata.
Disposizione: Alternata, distica, lungo il fusto.
Colore: Verde brillante, talvolta con striature bianche (varietà ornamentali).
Caratteristiche: Superficie della lamina generalmente glabra o leggermente ruvida. Nervatura centrale ben visibile. Le foglie basali sono spesso avvolgenti.
Tipo: Eretto, cavo, liscio, robusto, con nodi ben definiti. Spesso di colore rossastro alla base.
Colore: Verde, talvolta con sfumature violacee o rossastre.
Caratteristiche: Rizomi sotterranei striscianti che le permettono di formare colonie dense.
Tipo: Fibrose, fascicolate, che si sviluppano dai rizomi
Caratteristiche: Sistema radicale esteso e robusto, che si propaga tramite rizomi, consentendo alla pianta di ancorarsi saldamente al suolo e di tollerare l'allagamento.
Fotosintesi: Processo C3, ma mostra una notevole efficienza fotosintetica in condizioni di elevata disponibilità idrica e nutrienti. La fotosintesi è meno efficiente ad alte temperature rispetto alle piante C4.
Traspirazione: Elevata capacità di assorbimento dell'acqua dal suolo. Regolazione degli stomi per adattarsi a diverse disponibilità idriche, sebbene preferisca condizioni umide.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Estremamente efficiente nell'assorbire nutrienti dal suolo, inclusi quelli in eccesso come l'azoto e il fosforo. Questa capacità la rende utile per la fitorimediazione. Può accumulare anche metalli pesanti.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (rizomi, frammentazione)
Agenti (impollinazione): Vento
Meccanismi (impollinazione): Il polline viene disperso dal vento dalle antere agli stigmi, consentendo l'impollinazione incrociata. La produzione di semi è abbondante.
Agenti (disseminazione): Vento, Acqua (galleggiamento dei semi e dei frammenti di rizoma), Animali, Attività umana
Meccanismi (disseminazione): I semi sono leggeri e possono essere trasportati dal vento e dall'acqua. I frammenti di rizoma sono un mezzo molto efficace di propagazione vegetativa, soprattutto in ambienti acquatici e umidi.
Periodo riproduttivo: Fioritura in tarda primavera/inizio estate, produzione di semi in estate/inizio autunno. La crescita dei rizomi è continua durante la stagione vegetativa.
Sviluppo giovani: I semi germinano in condizioni di umidità adeguata. I frammenti di rizoma possono facilmente sviluppare nuove piante, contribuendo alla rapida colonizzazione dell'area.
Durata media vita: Perenne. I singoli fusti muoiono in autunno, ma il sistema rizomatoso persiste per molti anni, garantendo la ricrescita annuale.
Tappe principali: Seme/Frammento di rizoma \rightarrow Germinazione/Radicazione \rightarrow Crescita vegetativa (fusti, foglie, rizomi) \rightarrow Fioritura (pannocchie) \rightarrow Produzione di semi \rightarrow Dormienza invernale (nelle regioni fredde) \rightarrow Ricrescita primaverile.
Usi alimentari: Non commestibile per l'uomo. Alcune varietà sono state studiate come potenziale foraggio, ma il contenuto di alcaloidi può renderla tossica per il bestiame in alcune condizioni.
Usi medicinali: Nessun uso medicinale diretto documentato.
Usi ornamentali: Le varietà con foglie variegate (es. 'Picta') sono usate in giardini acquatici o per bordure ornamentali, sebbene la loro crescita aggressiva richieda un controllo.
Usi industriali: Utilizzata per la produzione di biomassa per energia (biocombustibili). Impiegata nella fitorimediazione per depurare acque reflue e terreni contaminati (fitodepurazione). Controllo dell'erosione del suolo lungo corsi d'acqua e in zone umide. Potenziale per la produzione di pasta di cellulosa e carta.
Impatto culturale: Associata agli ambienti umidi e palustri. Meno celebre di altre graminacee, ma importante per il suo ruolo ecologico e industriale.
Mitologia / Leggende: Nessuna mitologia o leggenda specifica associata.
Gestione agricola: Considerata una potenziale coltura energetica. Richiede gestione per il controllo della sua invasività in contesti agricoli.
Sfruttamento: Coltivata su larga scala per scopi bioenergetici e di fitorimediazione. Gestita in progetti di ripristino ambientale.
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