
L'Hordeum spontaneum, comunemente noto come orzo selvatico, è la specie selvatica progenitrice dell'orzo coltivato (Hordeum vulgare). Questa pianta annuale (o talvolta biennale) è cruciale per comprendere l'origine e l'evoluzione dell'agricoltura. Si distingue dall'orzo coltivato principalmente per la sua spiga fragile che si disarticola facilmente a maturità, permettendo la dispersione naturale dei semi, e per i suoi chicchi saldamente avvolti dalle glumelle. È una specie robusta e adattabile, spesso trovata in ambienti disturbati, ed è una fonte genetica preziosa per migliorare la resistenza a malattie e stress ambientali nell'orzo coltivato.
Clima ideale: Clima arido o semi-arido con inverni miti o primavere fresche e estati calde e secche. Cresce in regioni con precipitazioni variabili.
Tipo terreno: Si adatta a una vasta gamma di suoli, inclusi terreni poveri, sassosi o salini, purché ben drenati. Preferisce suoli a reazione neutra o leggermente alcalina.
Esposizione solare: Pieno sole. Necessita di molta luce solare per la crescita e la maturazione dei semi.
Fabbisogno idrico: Basso-medio. Molto tollerante alla siccità, può sopravvivere con scarse precipitazioni. La disponibilità di acqua durante la fioritura è importante per la produzione di semi.
Concimazione: Non richiesta in natura. La sua crescita è adattata a suoli con bassa disponibilità di nutrienti.
Potatura: Non necessaria.
Propagazione: Per seme (il metodo naturale di riproduzione. I semi germinano in condizioni specifiche, spesso dopo un periodo di dormienza).
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
Classe: Liliopsida
Ordine: Poales
Famiglia: Poaceae
Genere: Hordeum
Specie: Hordeum spontaneum
Nome scientifico: Hordeum spontaneum C. Koch
Nomi alternativi: Wild Barley, Two-rowed wild barley
Tipi: Steppe, Praterie aride e semi-aride, Pendii rocciosi, Margini di campi coltivati, Aree disturbate, Pascoli
Distribuzione Geografica: Medio Oriente (Turchia, Siria, Israele, Giordania, Iraq, Iran), Nord Africa, Asia Centrale
Portamento: Eretto, erbaceo annuale o biennale. Cresce in ciuffi, con pochi steli principali e un accestimento variabile.
Altezza: 0.3-1.0 m (variabile a seconda delle condizioni di crescita)
Diametro chioma: Variabile, forma ciuffi di 10-30 cm di diametro.
Tipo: Cariosside (chicco), saldamente avvolta da glumelle appuntite (lolla).
Colore: Brunastro chiaro a maturità.
Periodo Maturazione: Fine primavera - inizio estate, circa 4-6 settimane dopo la fioritura.
Colore: Verdastro, poco appariscente.
Forma: Riuniti in una spiga densa e cilindrica all'apice del fusto. Ogni spighetta porta una singola cariosside.
Periodo Fioritura: Primavera (variabile a seconda della regione e dell'altitudine).
Profumo: Non distintivo.
Impollinazione: Autogama (principalmente)Anemofila (meno comune, per incroci)
Forma: Lineari, strette, con una guaina che avvolge il fusto e auricole ben sviluppate.
Disposizione: Alternata, a spirale lungo il fusto.
Colore: Verde, talvolta con sfumature glauche.
Caratteristiche: Ligula corta. Le auricole sono prominenti e si sovrappongono, come nell'orzo coltivato.
Tipo: Eretto, cavo, segmentato da nodi e internodi.
Colore: Verde, che ingiallisce a maturità.
Caratteristiche: Più sottile e meno robusto del fusto dell'orzo coltivato. Può avere un aspetto 'cespuglioso'.
Tipo: Fibrose, con un apparato radicale ben sviluppato, spesso più profondo di quello dell'orzo coltivato per la ricerca di acqua.
Caratteristiche: Fornisce eccellente ancoraggio e capacità di sopravvivenza in suoli aridi e compatti.
Fotosintesi: Pianta C3, con fotosintesi che avviene nelle foglie. È adattata a un'ampia gamma di condizioni climatiche e di luce, tipiche delle regioni temperate e aride in cui cresce.
Traspirazione: Regolata dagli stomi. Ha sviluppato meccanismi per tollerare la siccità, inclusa la capacità di ridurre la traspirazione in condizioni di stress idrico. L'efficienza nell'uso dell'acqua è un tratto chiave.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbe nutrienti dal suolo. È efficiente nell'assorbimento in terreni poveri e con bassa disponibilità di nutrienti, tipici dei suoi habitat naturali.
Modalità: Sessuale (seme)
Agenti (impollinazione): Vento
Meccanismi (impollinazione): Principalmente autogama, si autoimpollina prima o durante l'apertura del fiore. La spiga fragile si disarticola facilmente, e ogni segmento della spiga contiene un chicco.
Agenti (disseminazione): Gravità, Vento, Animali (attraverso l'attaccamento ai peli degli animali o inghiottimento e successiva espulsione)
Meccanismi (disseminazione): La spiga fragile si rompe a maturità, permettendo ai chicchi di cadere e disperdersi naturalmente nel terreno. Questo meccanismo di disarticolazione è una differenza chiave rispetto all'orzo coltivato, che ha una spiga 'non fragile'.
Periodo riproduttivo: La fioritura avviene in primavera. La maturazione dei semi è rapida, permettendo alla pianta di completare il ciclo prima dell'arrivo della stagione secca estiva.
Sviluppo giovani: Il seme germina con la radichetta e il coleoptile. La plantula si sviluppa rapidamente.
Durata media vita: Annuale, completa il suo ciclo vitale in una singola stagione di crescita. In alcuni casi può agire come biennale in condizioni favorevoli.
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Accestimento \rightarrow Levata \rightarrow Spigatura \rightarrow Fioritura \rightarrow Riempimento del chicco \rightarrow Maturazione e disarticolazione della spiga \rightarrow Senescenza e morte.
Usi alimentari: Non è un alimento primario per l'uomo a causa della difficoltà di raccolta e della spiga fragile. Tuttavia, è stata una fonte di cibo selvatico per le prime popolazioni umane nel Vicino Oriente, prima e durante la domesticazione.
Usi medicinali: Nessun uso medicinale diretto documentato, ma le proprietà dell'orzo coltivato possono derivare da questa specie ancestrale.
Usi ornamentali: Non coltivato per scopi ornamentali.
Usi industriali: Nessun uso industriale diretto. Il suo valore è scientifico e agricolo come risorsa genetica per il miglioramento dell'orzo coltivato.
Impatto culturale: Di fondamentale importanza nello studio dell'origine dell'agricoltura e della domesticazione delle piante. È la chiave per comprendere come l'orzo sia diventato una delle colture più importanti al mondo.
Mitologia / Leggende: Non esistono specifiche mitologie o leggende legate direttamente a questa specie, ma la sua importanza storica la lega all'origine del pane e della birra, che hanno un significato culturale profondo in molte civiltà.
Gestione agricola: Non è gestito in agricoltura. Può essere considerato un'infestante in alcune colture. La sua importanza è nella ricerca per l'ibridazione e l'introduzione di tratti benefici nell'orzo coltivato.
Sfruttamento: Non sfruttato direttamente. Il suo valore è nella ricerca genetica e nella conservazione della biodiversità agricola.
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