
L'Arbutus unedo, conosciuto come Corbezzolo o Strawberry Tree, è un arbusto o piccolo albero sempreverde tipico della macchia mediterranea. È celebre per la sua fioritura autunnale e invernale (spesso contemporanea alla maturazione dei frutti dell'anno precedente), con grappoli di fiori bianchi a campanella, e per i suoi frutti commestibili a forma di sfera, che maturano dal verde al giallo, per poi assumere un vivace colore rosso aranciato. Simbolo del paesaggio mediterraneo, il Corbezzolo è apprezzato sia per il suo valore ornamentale che per la produzione di bacche e miele.
Clima ideale: Mediterraneo o temperato caldo, con inverni miti ed estati calde e secche. Tollera il gelo fino a circa -10°C (USDA Zone 7-10), ma le piante giovani o in vaso possono necessitare di protezione in caso di gelate intense. Resiste bene alla siccità estiva una volta stabilita.
Tipo terreno: Acido o neutro (pH 5.5-7.5), ben drenato, sabbioso, sassoso o argilloso leggero. Non tollera i terreni calcarei pesanti che possono causare clorosi e scarso sviluppo. L'aggiunta di sostanza organica migliora la struttura e la fertilità.
Esposizione solare: Pieno sole. Cresce bene anche in mezz'ombra luminosa, ma la fioritura e la fruttificazione saranno più abbondanti in pieno sole. Necessita di buona circolazione dell'aria.
Fabbisogno idrico: Basso una volta stabilita. Le piante giovani richiedono annaffiature regolari per i primi 2-3 anni, specialmente durante i periodi di siccità. Gli esemplari maturi sono tolleranti alla siccità, ma beneficiano di irrigazioni occasionali durante estati molto aride per favorire lo sviluppo dei frutti.
Concimazione: Minima. Concimare in primavera con un fertilizzante organico ben bilanciato o compost maturo, specialmente se il terreno è povero. Evitare eccessi di azoto che favoriscono la crescita vegetativa a scapito dei frutti.
Potatura: Limitata alla rimozione di rami secchi, danneggiati o incrociati. La potatura di formazione si esegue per mantenere la forma desiderata. Essendo a crescita lenta, non necessita di potature drastiche. Si esegue dopo la raccolta dei frutti e prima della nuova fioritura.
Propagazione: Seme (richiede stratificazione a freddo per 2-3 mesi e scarlificazione per rompere la dormienza), Talea (talee semilegnose in estate o talee legnose in autunno, con ormoni radicanti e calore di fondo, tasso di successo variabile), Innesto (su portainnesto di A. unedo o A. andrachne)
Periodo consigliato:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ericales
Famiglia: Ericaceae
Genere: Arbutus
Specie: Arbutus unedo
Nome scientifico: Arbutus unedo L.
Nomi alternativi: Strawberry Tree, Killarney Strawberry Tree
Tipi: Macchia mediterranea, Gariga, Margini di boschi di latifoglie, Boschi di leccio e sughera, Pendii collinari e montani
Distribuzione Geografica: Europa meridionale (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Grecia, Balcani), Nord Africa (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia), Turchia, Irlanda occidentale (particolarmente nella zona di Killarney), Isole Canarie
Portamento: Arbusto grande o piccolo albero sempreverde, con chioma densa e arrotondata.
Altezza: 3-8 m (fino a 10-15 m in esemplari eccezionali)
Diametro chioma: 2-5 m
Tipo: Bacche carnose e sferiche, con superficie granulosa e verrucosa.
Colore: Maturano in circa 12 mesi, passando da verde a giallo-arancio e infine a rosso vivo. Spesso sono presenti sulla pianta frutti di diverse maturazioni contemporaneamente ai fiori.
Periodo Maturazione: Autunno-inverno (ottobre-gennaio), un anno dopo la fioritura.
Colore: Bianco puro o bianco-rosato pallido
Forma: A campanella o a orcio (urceolati), piccoli (4-7 mm), riuniti in racemi penduli terminali.
Periodo Fioritura: Autunno-inverno (ottobre-dicembre), a seconda del clima.
Profumo: Leggero, di miele
Impollinazione: Insetti (api, bombi)
Forma: Ellittiche o oblunghe, coriacee, con margine seghettato (dentellato).
Disposizione: Alternate, semplici
Colore: Verde scuro brillante sulla pagina superiore, più chiaro sulla pagina inferiore.
Caratteristiche: Lucide, persistenti. Non cambiano colore in autunno.
Tipo: Spesso multi-fusto dalla base, con rami contorti. Fusto ben lignificato negli esemplari più grandi.
Colore: Rosso-arancio brillante nei giovani rami, che si sfalda in strati sottili con l'età, rivelando uno strato sottostante liscio e rossastro.
Caratteristiche: Corteccia molto decorativa, che si sfalda a placche.
Tipo: Fascicolate, profonde e ramificate
Caratteristiche: Forniscono un buon ancoraggio e permettono alla pianta di resistere alla siccità. Sviluppano simbiosi micorriziche.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie sempreverdi. La pianta è adattata a periodi di luce intensa e caldo estivo.
Traspirazione: Regolata per minimizzare la perdita d'acqua in climi aridi. Le foglie coriacee e lucide aiutano in questo processo.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Efficiente in terreni poveri. Le micorrize facilitano l'assorbimento, specialmente in terreni acidi.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (talea, innesto)
Agenti (impollinazione): Insetti (soprattutto api e bombi, attratti dal nettare dei fiori tardivi)
Meccanismi (impollinazione): I fiori a campanella sono adatti all'impollinazione da parte di insetti con proboscide lunga. La fioritura invernale è cruciale per molte api.
Agenti (disseminazione): Uccelli (soprattutto merli e tordi), Mammiferi (volpi, cinghiali), Umani
Meccanismi (disseminazione): I frutti carnosi e colorati attirano gli animali che li consumano e disperdono i semi digeriti attraverso gli escrementi.
Periodo riproduttivo: Fioritura in autunno-inverno; maturazione dei frutti l'anno successivo, contemporaneamente alla nuova fioritura.
Sviluppo giovani: I semi richiedono un periodo di stratificazione a freddo per germinare. Le giovani piante crescono lentamente nei primi anni.
Durata media vita: 50-100+ anni (può superare i 200 anni in condizioni ideali)
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Piantina \rightarrow Arbusto giovane (inizio fruttificazione dopo 5-7 anni) \rightarrow Arbusto/albero maturo (produzione annuale di frutti e fiori).
Usi alimentari: I frutti sono commestibili, anche se non sempre apprezzati freschi per la loro consistenza leggermente farinosa e il sapore talvolta acidulo o leggermente alcolico se troppo maturi. Sono utilizzati per produrre marmellate, confetture, sciroppi, succhi, liquori (come il 'medronho' in Portogallo) e persino pane. Contengono vitamine e antiossidanti.
Usi medicinali: Nella medicina popolare, i frutti e le foglie sono stati usati per le loro proprietà astringenti, diuretiche e antisettiche. Le foglie contengono tannini.
Usi ornamentali: Ampiamente coltivato come pianta ornamentale in giardini, parchi e lungo le strade in climi mediterranei e temperati. Apprezzato per il suo fogliame sempreverde, la corteccia decorativa, la fioritura e la fruttificazione contemporanea che lo rendono unico nel paesaggio autunnale/invernale.
Usi industriali: Il legno è duro e denso, usato per attrezzi agricoli, carbone e combustibile. I frutti sono utilizzati nell'industria alimentare per prodotti trasformati.
Impatto culturale: Simbolo dell'unità d'Italia (il tricolore: verde delle foglie, bianco dei fiori, rosso dei frutti, sebbene sia un'interpretazione moderna). Presente in numerosi canti popolari e nella tradizione mediterranea. È l'albero presente nello stemma della città di Madrid (Orso e Corbezzolo).
Mitologia / Leggende: Il nome 'unedo' deriva dal latino 'unum edo' (ne mangio uno solo), forse per il suo sapore non sempre gradito o perché troppo maturo può dare un leggero senso di ebbrezza. È presente nello stemma di Madrid a simboleggiare la fertilità e l'abbondanza.
Gestione agricola: Coltivato in modo limitato per la produzione di frutti. Le piante sono spesso coltivate per scopi ornamentali in vivai. Richiede potature di formazione e mantenimento.
Sfruttamento: Sfruttamento locale dei frutti per prodotti artigianali e del legno per uso domestico o artigianale. Principalmente valore ornamentale e ecologico.
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