
La Scrophularia nodosa, comunemente nota come scrofularia nodosa o erba scrofularia, è una pianta erbacea perenne indigena dell'Europa, riconoscibile per i suoi fusti quadrangolari e i fiori piccoli, verdastri o bruno-rossastri, spesso poco appariscenti, riuniti in una spiga terminale rada. Cresce tipicamente in luoghi umidi e ombreggiati, come boschi e fossati. Nonostante la sua modesta bellezza floreale, è stata storicamente utilizzata nella medicina popolare per le sue presunte proprietà depurative e anti-infiammatorie, in particolare per i disturbi della pelle e delle ghiandole linfatiche (da cui il nome 'scrofularia', legato alla scrofola).
Clima ideale: Temperato, umido. Resiste bene al freddo.
Tipo terreno: Fertile, umido, ben drenato ma non secco. Preferisce terreni limosi o argillosi. pH neutro o leggermente acido.
Esposizione solare: Ombra parziale o ombra piena. Tollera il sole solo in climi molto freschi e umidi, purché il terreno rimanga costantemente bagnato.
Fabbisogno idrico: Alto. Richiede umidità costante nel terreno. Non tollera la siccità prolungata.
Concimazione: Generalmente non richiesta in terreni fertili. Può beneficiare di un leggero apporto di compost o materia organica.
Potatura: Non necessaria. Si possono rimuovere gli steli fiorali appassiti per mantenere un aspetto ordinato o per prevenire l'auto-semina eccessiva.
Propagazione: Da seme (si auto-semina facilmente), Per divisione dei rizomi (in primavera o autunno)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Tracheophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Lamiales
Famiglia: Scrophulariaceae
Genere: Scrophularia
Specie: Scrophularia nodosa
Nome scientifico: Scrophularia nodosa L.
Nomi alternativi: Knotted Figwort, Wood Betony, Carpenter's Square
Tipi: Boschi (decidui e misti), Margini boschivi, Radure umide, Fossati, Rive di corsi d'acqua, Aree umide e ombreggiate, Bordi stradali umidi
Distribuzione Geografica: Europa (diffusa in quasi tutto il continente), Asia (temperata, inclusa Siberia, Caucaso), Nord America (naturalizzata in alcune regioni)
Portamento: Erbacea perenne. Cresce eretta, con uno o più steli.
Altezza: 60-120 cm (fino a 150 cm in condizioni ottimali)
Diametro chioma: 30-60 cm
Tipo: Capsula ovoide o globosa, contenente numerosi semi minuti.
Colore: Giovane: verde; maturo: bruno-nerastro.
Periodo Maturazione: Tarda estate - autunno.
Colore: Verdastro, bruno-rossastro, marrone porpora, spesso poco appariscente. La parte superiore è più scura.
Forma: Piccoli, bilabiati, con un labbro superiore diviso in due e uno inferiore trilobato. Non presentano sperone. Riuniti in infiorescenze lasse a pannocchia o spiga terminale.
Periodo Fioritura: Estate (giugno-agosto).
Profumo: Inodore o con un leggero odore sgradevole/erbaceo.
Impollinazione: Insetti (mosche, vespe, api)
Forma: Opposte, ovate o ovato-lanceolate, con margini dentato-seghettati e apice acuminato. La base è troncata o a cuore.
Disposizione: Opposte lungo il fusto.
Colore: Verde scuro lucido sulla pagina superiore, più chiaro sotto.
Caratteristiche: Leggermente rugose, con nervature ben marcate. Odore sgradevole se schiacciate.
Tipo: Eretto, non ramificato o poco ramificato, caratteristicamente quadrangolare (a sezione quadrata) con angoli distinti, liscio o glabro nella parte inferiore, talvolta pubescente nella parte superiore.
Colore: Verde brillante, talvolta con sfumature rossastre o violacee alla base.
Caratteristiche: Spesso appare nodosità alla base dei fusti, che ha dato il nome alla specie.
Tipo: Rizomatoso, con fusto sotterraneo nodoso e radici fibrose.
Caratteristiche: Il rizoma è spesso e nodoso, da cui il nome 'nodosa'.
Fotosintesi: Standard per le piante C3, avviene nelle foglie.
Traspirazione: Regolata attraverso gli stomi.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard.
Assorbimento nutrienti: Assorbiti dal terreno tramite le radici. La pianta contiene glicosidi iridoidi, flavonoidi e saponine, responsabili delle sue presunte proprietà medicinali.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (rizomi)
Agenti (impollinazione): Mosche, Vespe, Api (meno comuni)
Meccanismi (impollinazione): I fiori sono adattati per attrarre insetti generalisti, che trasferiscono il polline tra i fiori.
Agenti (disseminazione): Vento, Gravità, Acqua
Meccanismi (disseminazione): I semi minuti vengono dispersi dal vento. La presenza di acqua può facilitare la dispersione dei semi in ambienti umidi. La pianta si propaga anche vegetativamente tramite i rizomi.
Periodo riproduttivo: Fioritura da giugno ad agosto, produzione di semi in tarda estate e autunno.
Sviluppo giovani: I semi germinano e formano nuove piantine. I rizomi producono nuovi germogli che emergono dal terreno, formando colonie.
Durata media vita: Perenne, può vivere per molti anni espandendosi vegetativamente attraverso i rizomi.
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Piantina \rightarrow Sviluppo rizomatoso e formazione di colonie \rightarrow Fioritura \rightarrow Produzione di semi.
Usi alimentari: Non commestibile. Alcune fonti indicano potenziale tossicità, in particolare per il bestiame.
Usi medicinali: Nella medicina tradizionale europea, le radici e le foglie sono state usate come diuretico, lassativo, depurativo e anti-infiammatorio. Tradizionalmente impiegata per trattare scrofola (linfoadenite tubercolare), eczema, psoriasi, emorroidi e ulcere. L'uso moderno è limitato e non supportato da ampie evidenze scientifiche. Non usare senza consulto medico a causa dei potenziali effetti avversi.
Usi ornamentali: Raramente coltivata per scopi ornamentali a causa dei suoi fiori poco appariscenti, ma può essere usata in giardini selvatici o in zone umide e ombreggiate per attirare insetti impollinatori specifici.
Usi industriali: Nessun uso industriale significativo al di fuori della ricerca farmacologica sui suoi composti.
Impatto culturale: Il nome 'Scrophularia' deriva da 'scrofula', una malattia per la quale la pianta era tradizionalmente usata come rimedio, riflettendo la 'dottrina delle segnature' (credenza che la forma della pianta indicasse la sua utilità medicinale).
Mitologia / Leggende: Legata principalmente alle credenze mediche popolari e alla dottrina delle segnature.
Gestione agricola: Non è una coltura agricola. Può essere presente in aree umide ai margini dei campi, ma non è generalmente considerata un'infestante agricola maggiore.
Sfruttamento: Raccolta per uso medicinale tradizionale in passato, ma non a livello industriale o che ne minacci la sopravvivenza.
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