
Il Gnetum ula, conosciuto come Malabar Gnetum, è una liana legnosa (rampicante) sempreverde nativa delle foreste tropicali dell'Asia meridionale e sud-orientale. Appartenente al genere Gnetum, condivide la caratteristica di avere foglie simili a quelle delle dicotiledoni e di essere dioica (con piante maschili e femminili separate). È una pianta robusta che si arrampica su alberi e arbusti, e i suoi semi sono commestibili dopo la cottura. Rappresenta una risorsa alimentare e medicinale tradizionale in diverse culture locali.
Clima ideale: Tropicale umido e caldo, con precipitazioni elevate e temperature stabili. Non tollera il gelo o periodi prolungati di siccità.
Tipo terreno: Fertile, ben drenato, profondo e ricco di sostanza organica. Preferisce suoli leggermente acidi a neutri. Evitare terreni argillosi pesanti che possono causare ristagni idrici.
Esposizione solare: Ombra parziale o luce filtrata. Nelle foreste, cresce nel sottobosco, quindi la luce solare diretta intensa può scottare le foglie, specialmente nelle ore più calde del giorno.
Fabbisogno idrico: Alto. Richiede umidità costante nel terreno e nell'aria. Le irrigazioni devono essere regolari, specialmente durante i periodi secchi, per prevenire lo stress idrico.
Concimazione: Beneficia di concimazioni regolari con compost o fertilizzanti organici per sostenere la crescita vigorosa e la produzione di semi.
Potatura: Limitata alla rimozione di rami secchi o danneggiati. Per la raccolta, i rami che portano i 'frutti' possono essere potati, stimolando nuova crescita. Essendo una liana, può richiedere potatura per controllare la sua diffusione.
Propagazione: Da seme (il metodo più comune, i semi freschi danno migliori risultati, ma la germinazione può essere lenta e irregolare), Per talea (possibile con l'uso di ormoni radicanti e condizioni controllate di alta umidità), Per marcotta aerea (in alcuni casi)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Gnetophyta
Classe: Gnetopsida
Ordine: Gnetales
Famiglia: Gnetaceae
Genere: Gnetum
Specie: Gnetum ula
Nome scientifico: Gnetum ula Brongn.
Nomi alternativi: Naran, Puluvayan
Tipi: Foreste pluviali tropicali (di pianura e collinari), Foreste secondarie, Margini di foreste, Aree disturbate
Distribuzione Geografica: India (soprattutto Ghat occidentali), Sri Lanka, Myanmar, Thailandia, Cambogia, Laos, Vietnam, Malesia, Indonesia
Portamento: Liana legnosa rampicante. I fusti si avvolgono su alberi e altre piante, formando una fitta copertura nel sottobosco.
Altezza: I fusti possono raggiungere lunghezze di 10-25 metri o più, a seconda del supporto.
Diametro chioma: Variabile, estendendosi ampiamente sul supporto.
Tipo: Strobili seminiferi che assomigliano a drupe, con un singolo seme racchiuso in un involucro carnoso (non un vero frutto botanico).
Colore: Giovane: verde; maturo: giallo-arancio a rosso vivo.
Periodo Maturazione: I 'frutti' maturano in diversi periodi durante l'anno, con una concentrazione maggiore in alcune stagioni.
Colore: Non produce fiori veri e propri (sono strobili rudimentali o coni).
Forma: Strobili maschili e femminili distinti, simili a piccole spighe o racemi, che emergono dalle ascelle delle foglie o terminalmente.
Periodo Fioritura: La fioritura può avvenire durante tutto l'anno, con variazioni locali a seconda del clima.
Profumo: Nessun profumo significativo.
Impollinazione: VentoInsetti
Forma: Semplici, ovate-ellittiche, con apice acuminato e base arrotondata o cuneata.
Disposizione: Opposte o subopposte sui rami.
Colore: Verde scuro lucido sulla pagina superiore, più chiaro sulla pagina inferiore. Possono presentare una tonalità rossastra quando giovani.
Caratteristiche: Venatura pennata ben evidente, margini interi. Sono tipiche delle dicotiledoni per aspetto e dimensione.
Tipo: Fusto legnoso, robusto, ramificato, rampicante.
Colore: Marrone grigiastro, con rami giovani verdi.
Caratteristiche: I fusti più vecchi possono diventare molto spessi e contorti.
Tipo: Fittonante con radici laterali ben sviluppate.
Caratteristiche: Ancoraggio solido al terreno e assorbimento di nutrienti e acqua.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie. Simile a quella delle angiosperme (fotosintesi C3).
Traspirazione: Regolata dagli stomi sulle foglie. Adattata a climi umidi.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbiti dal terreno tramite le radici.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (frammentazione, talee - meno comune in natura)
Agenti (impollinazione): Vento (principalmente), Insetti (alcuni studi suggeriscono un ruolo, anche se minore, di insetti attratti da secrezioni zuccherine nei pressi degli strobili).
Meccanismi (impollinazione): I granuli di polline dagli strobili maschili vengono trasportati agli strobili femminili. L'impollinazione è una combinazione di anemofilia ed entomofilia in diverse specie di Gnetum.
Agenti (disseminazione): Animali (soprattutto uccelli e piccoli mammiferi attratti dai 'frutti' carnosi), Umani
Meccanismi (disseminazione): I 'frutti' vengono consumati dagli animali che poi disperdono i semi. Gli umani raccolgono e disperdono i semi per l'uso e la coltivazione locale.
Periodo riproduttivo: Fioritura e fruttificazione possono essere quasi continue in ambienti tropicali ideali.
Sviluppo giovani: I semi germinano per formare una piantina che si sviluppa poi in una liana rampicante.
Durata media vita: Diversi decenni, le liane mature possono vivere per un lungo periodo.
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Plantula \rightarrow Liana adulta (gametofito) \rightarrow Formazione di strobili maschili e femminili \rightarrow Impollinazione \rightarrow Fecondazione \rightarrow Formazione di 'frutti' con semi \rightarrow Disseminazione.
Usi alimentari: I semi sono la parte più consumata, spesso arrostiti, bolliti o fritti. Possono essere macinati in farina. Le foglie giovani sono anch'esse commestibili e vengono cucinate come verdura in alcune regioni. I 'frutti' maturi sono consumati freschi o cotti.
Usi medicinali: Tradizionalmente usata in alcune medicine popolari per trattare disturbi reumatici, tosse, febbri e come tonico. Le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie sono oggetto di studio.
Usi ornamentali: Raramente coltivata come pianta ornamentale, ma il suo fogliame lucido e i 'frutti' colorati la rendono potenzialmente interessante per giardini tropicali o serre ampie.
Usi industriali: Le fibre della corteccia del fusto sono usate per fare corde, reti e stuoie. Il legno è leggero e può essere utilizzato per piccoli attrezzi o come legna da ardere.
Impatto culturale: Componente importante delle tradizioni culinarie e mediche locali in diverse regioni dell'Asia meridionale. Simbolo della ricchezza della biodiversità forestale.
Mitologia / Leggende: Non esistono specifiche mitologie o leggende diffuse associate a questa specie, ma è profondamente integrata nelle conoscenze tradizionali delle comunità indigene.
Gestione agricola: Principalmente raccolta allo stato selvatico, ma può essere occasionalmente coltivata in giardini domestici o piccoli appezzamenti. Richiede un supporto per la crescita.
Sfruttamento: La raccolta dei semi e delle foglie avviene per il consumo locale e il commercio nei mercati regionali. Lo sfruttamento è generalmente sostenibile dato il potenziale di ricrescita della pianta.
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