
La Nageia nagi, comunemente nota come Nagi, è una conifera sempreverde unica appartenente alla famiglia delle Podocarpaceae. Si distingue per il suo fogliame liscio e lucido, simile a quello delle latifoglie, con nervature parallele, una caratteristica insolita per una conifera. Questo albero di medie dimensioni è apprezzato per la sua bellezza ornamentale, la sua resistenza e la sua capacità di adattarsi a diversi ambienti. Originaria dell'Asia orientale, la Nageia nagi è considerata un albero sacro in alcuni contesti culturali e svolge un ruolo importante negli ecosistemi forestali nativi.
Clima ideale: Temperato caldo e subtropicale. Tollera gelate leggere e moderate (fino a circa -10°C) una volta stabilito. Preferisce climi con buona umidità atmosferica, ma si adatta bene anche in climi più secchi se ben irrigato.
Tipo terreno: Ben drenato, fertile, leggermente acido o neutro. Si adatta a una varietà di tipi di suolo, inclusi sabbiosi, argillosi e limosi, purché non sia soggetto a ristagni idrici. Preferisce terreni umidi ma non inzuppati.
Esposizione solare: Pieno sole o mezz'ombra. In pieno sole, la crescita sarà più compatta e il fogliame più denso. In mezz'ombra, manterrà un bel colore verde intenso e può essere più adatto in climi con estati molto calde.
Fabbisogno idrico: Medio. Richiede annaffiature regolari, specialmente durante i periodi di siccità e nei primi anni dopo la messa a dimora. Il terreno dovrebbe essere mantenuto costantemente umido ma mai inzuppato.
Concimazione: Generalmente non richiede concimazioni pesanti. Un leggero apporto di fertilizzante bilanciato a lento rilascio in primavera può favorire una crescita rigogliosa, soprattutto per piante in vaso o su terreni poveri.
Potatura: Minima, principalmente per rimuovere rami morti o danneggiati e per mantenere la forma desiderata. Si presta bene alla potatura per creare siepi formali o per l'arte topiaria, anche se la sua crescita lenta la rende più adatta a forme che non richiedono potature frequenti.
Propagazione: Per seme (la germinazione può essere lenta e irregolare, richiede stratificazione), Per talea semilegnosa in estate (può essere difficile da radicare, beneficiando di ormoni radicanti e alta umidità)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Coniferophyta
Classe: Pinopsida
Ordine: Podocarpales
Famiglia: Podocarpaceae
Genere: Nageia
Specie: Nageia nagi
Nome scientifico: Nageia nagi (Thunb.) Kuntze
Nomi alternativi: Broad-leaved Podocarp, Asian Bayberry, Ironwood (erroneamente, non è un vero ironwood)
Tipi: Foreste miste di latifoglie e conifere, Boschi collinari e montani, Valle fluviali, Templi e giardini (coltivato)
Distribuzione Geografica: Giappone, Cina (sud-est e sud-ovest), Taiwan
Portamento: Albero di medie dimensioni, con una chioma densa e ovoidale o arrotondata. I rami sono orizzontali o leggermente ascendenti, formando una struttura elegante.
Altezza: 10-20 m (fino a 25-30 m in natura in condizioni ottimali)
Diametro chioma: 5-10 m
Tipo: Cono modificato, costituito da un singolo seme sferico o ovoide, parzialmente o totalmente avvolto da una cupola carnosa (epimazio) di colore blu-nerastro a maturità.
Colore: Blu-nerastro scuro a maturità.
Periodo Maturazione: Autunno (settembre-novembre).
Colore: Non produce veri fiori. Le strutture riproduttive sono coni.
Forma: Coni maschili (strobili) amentiformi, lunghi 3-6 cm, raggruppati all'ascella delle foglie. Coni femminili (ovuli) solitari su un peduncolo breve, con un ricettacolo modificato.
Periodo Fioritura: Primavera (aprile-maggio)
Profumo: Assente o molto debole.
Impollinazione: Vento
Forma: Oval-lanceolate o ellittiche, appuntite all'apice e con una base cuneata. Sono notevoli per le loro nervature parallele molto evidenti, che le distinguono dalla maggior parte delle conifere.
Disposizione: Opposta o sub-opposta sui rametti, densamente disposte.
Colore: Verde scuro brillante sulla pagina superiore, più chiaro e opaco su quella inferiore. Non presentano bande stomatiche inferiori, ma possono avere una leggera sfumatura bluastra.
Caratteristiche: Lungo 4-10 cm e largo 2-5 cm. Sono coriacee, lucide e persistenti (sempreverdi).
Tipo: Diritto, cilindrico.
Colore: Corteccia grigio-marrone, liscia da giovane, che tende a fessurarsi e sfaldarsi in piccole scaglie con l'età, rivelando tonalità rossastre sotto.
Caratteristiche: Legno durevole e resistente, spesso con una grana fine.
Tipo: Robuste e profonde, con un buon ancoraggio.
Caratteristiche: Ben adattate a una varietà di suoli, contribuiscono alla stabilità dell'albero.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie coriacee, efficiente anche in condizioni di luce più bassa rispetto ad altre conifere. La struttura fogliare è adattata per ottimizzare la cattura della luce.
Traspirazione: Regolata per ridurre la perdita d'acqua grazie alle foglie spesse e lucide, pur mantenendo un adeguato scambio gassoso. Mantiene l'attività fotosintetica tutto l'anno.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbiti dal suolo tramite le radici, facilitato dalla presenza di micorrize.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (talea, innesto, ma non comune a livello commerciale)
Agenti (impollinazione): Vento
Meccanismi (impollinazione): Il polline viene disperso dal vento dai coni maschili ai coni femminili delle piante dioiche (piante maschili e femminili separate).
Agenti (disseminazione): Uccelli, Mammiferi
Meccanismi (disseminazione): I semi avvolti nell'epimazio carnoso sono consumati dagli uccelli e mammiferi, che disperdono i semi (endozoocoria). La disseminazione avviene anche per gravità.
Periodo riproduttivo: Formazione dei coni in primavera, maturazione dei semi in autunno.
Sviluppo giovani: I semi germinano nel terreno. Le plantule crescono lentamente, sviluppando il caratteristico fogliame Nageia.
Durata media vita: Diversi centinaia di anni (fino a 600-800 anni in esemplari antichi).
Tappe principali: Seme \rightarrow Plantula \rightarrow Albero giovane \rightarrow Albero maturo (produzione di coni e semi) \rightarrow Decadimento.
Usi alimentari: I semi non sono commestibili per l'uomo e sono considerati leggermente tossici. Il frutto carnoso (epimazio) non è consumato.
Usi medicinali: Alcune fonti della medicina tradizionale asiatica menzionano usi, ma non ci sono prove scientifiche robuste a supporto delle proprietà medicinali specifiche di questa specie.
Usi ornamentali: Molto apprezzato in giardini, parchi e aree urbane per la sua bellezza, la densità del fogliame e la sua resistenza. Utilizzato per alberature stradali, come esemplare isolato, in siepi o anche come bonsai.
Usi industriali: Il legno è durevole, a grana fine e resistente all'acqua. Utilizzato per mobili, sculture, strumenti e costruzioni leggere. Storicamente, anche per la produzione di carbone.
Impatto culturale: Considerato un albero sacro in alcuni templi buddhisti e shintoisti in Giappone, dove è spesso piantato come albero ornamentale. Simbolo di persistenza e forza.
Mitologia / Leggende: In Giappone, il Nagi è talvolta associato a santuari e templi, con credenze legate alla protezione e alla longevità. Le sue foglie, se poste in un portafoglio, si dice che non si strappino facilmente, simboleggiando la conservazione del denaro.
Gestione agricola: Non gestito attivamente in agricoltura. La gestione si concentra sulla propagazione per vivai e sulla coltivazione ornamentale.
Sfruttamento: Sfruttamento storico del legno. Attualmente, l'uso è più orientato alla coltivazione ornamentale e alla protezione delle popolazioni selvatiche.
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