
L'Hordeum murinum, comunemente chiamato orzo selvatico delle mura o orzo murino, è una graminacea annuale o biennale ampiamente diffusa e spesso considerata un'erba infestante. Si distingue per le sue spighe spinose e appuntite che, una volta mature, si disarticolano facilmente e aderiscono tenacemente a vestiti e peli di animali. Questa caratteristica facilita la sua rapida e ampia diffusione. Cresce vigorosamente in ambienti disturbati, come bordi stradali, campi incolti e terreni ruderali, ed è particolarmente comune nelle aree urbane e suburbane.
Clima ideale: Temperato, con predilezione per climi mediterranei. Tollerante a una vasta gamma di temperature, ma predilige inverni miti e primavere calde.
Tipo terreno: Molto adattabile. Cresce bene in terreni disturbati, compattati, poveri o ricchi. Preferisce suoli ben drenati, ma tollera anche una certa umidità temporanea.
Esposizione solare: Pieno sole. Richiede molta luce solare per la crescita ottimale e la produzione di semi.
Fabbisogno idrico: Basso. Molto resistente alla siccità una volta stabilita. Dipende dalle piogge primaverili per la crescita, ma può sopravvivere in condizioni aride.
Concimazione: Non richiesta per la crescita spontanea. La sua natura di infestante le permette di prosperare anche in suoli poco fertili.
Potatura: Non necessaria (essendo un'infestante, viene solitamente rimossa).
Propagazione: Per seme (il metodo principale di propagazione, con elevata germinazione e vitalità dei semi).
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
Classe: Liliopsida
Ordine: Poales
Famiglia: Poaceae
Genere: Hordeum
Specie: Hordeum murinum
Nome scientifico: Hordeum murinum L.
Nomi alternativi: Wall Barley, False Barley, Mouse Barley
Tipi: Bordi stradali, Marciapiedi, Muri, Campi incolti, Aree ruderali, Pascoli disturbati, Giardini, Vigneti, Frutteti
Distribuzione Geografica: Europa, Nord America, Sud America, Australia, Nuova Zelanda, Asia (alcune zone), Africa (Nord e Sud)
Portamento: Eretto o ginocchiato alla base, erbaceo annuale o biennale. Cresce in ciuffi.
Altezza: 10-60 cm (raramente fino a 100 cm)
Diametro chioma: Variabile, forma ciuffi di 10-20 cm di diametro.
Tipo: Cariosside (chicco), strettamente avvolta dalle glumelle con lunghe reste.
Colore: Giallastro-brunastro a maturità.
Periodo Maturazione: Estate, poco dopo la fioritura.
Colore: Verdastro, poco appariscente.
Forma: Riuniti in una spiga densa e cilindrica all'apice del fusto. Le spighette sono disposte a tre a tre, ma solo quella centrale è fertile. Le reste sono lunghe e spinose.
Periodo Fioritura: Primavera-estate (da aprile a luglio nell'emisfero settentrionale).
Profumo: Non distintivo.
Impollinazione: Autogama (principalmente)Anemofila (meno comune)
Forma: Lineari, strette, con una guaina che avvolge il fusto. La lamina è spesso pubescente (pelosa).
Disposizione: Alternata, a spirale lungo il fusto.
Colore: Verde chiaro, talvolta con sfumature glauche.
Caratteristiche: Le auricole sono piccole, non sempre ben sviluppate e non si sovrappongono. La ligola è corta e membranosa. Le foglie sono spesso pelose su entrambe le superfici.
Tipo: Eretto o ascendente, cavo, segmentato da nodi e internodi.
Colore: Verde, che ingiallisce o bruno-paglierino a maturità.
Caratteristiche: Sottile ma resistente. Spesso ramificato dalla base (accestimento).
Tipo: Fibrose, poco profonde ma ben ramificate.
Caratteristiche: Permettono un rapido assorbimento dell'acqua e dei nutrienti dagli strati superficiali del suolo, essenziale per la sua crescita in ambienti disturbati.
Fotosintesi: Pianta C3, tipica di ambienti temperati. Efficiente nella fotosintesi in condizioni di luce moderata e temperature medie.
Traspirazione: Regolata dagli stomi. La pianta è adattata alla siccità, con la capacità di limitare la perdita d'acqua in condizioni di stress idrico, sebbene prediliga condizioni di umidità sufficiente per la crescita.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbe nutrienti dal suolo. La sua natura di infestante le consente di prosperare anche in terreni a bassa fertilità, ma risponde positivamente a una maggiore disponibilità di nutrienti.
Modalità: Sessuale (seme)
Agenti (impollinazione): Vento
Meccanismi (impollinazione): Principalmente autogama, si autoimpollina. Il polline viene rilasciato all'interno del fiore. L'impollinazione incrociata è rara.
Agenti (disseminazione): Zoochoria (attacco a peli di animali), Antropocoria (attacco a vestiti, veicoli), Vento (limitatamente), Gravità
Meccanismi (disseminazione): Le spighette mature si disarticolano in unità di dispersione con reste spinose. Queste unità si attaccano facilmente a peli di animali, indumenti umani e pneumatici, garantendo una dispersione molto efficace e su lunghe distanze. I chicchi possono anche cadere e germinare in situ.
Periodo riproduttivo: La fioritura avviene in primavera inoltrata, seguita rapidamente dalla maturazione e dispersione dei semi in estate.
Sviluppo giovani: Il seme germina rapidamente in condizioni favorevoli di temperatura e umidità, formando una plantula che cresce velocemente.
Durata media vita: Annuale o biennale, completa il suo ciclo vitale in una o due stagioni di crescita.
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Sviluppo vegetativo (accestimento) \rightarrow Spigatura \rightarrow Fioritura \rightarrow Maturazione e disarticolazione dei semi \rightarrow Senescenza e morte.
Usi alimentari: Non commestibile per l'uomo. Le spighette con le reste possono causare problemi digestivi o lesioni interne agli animali se ingerite in grandi quantità.
Usi medicinali: Nessun uso medicinale documentato.
Usi ornamentali: Non coltivato per scopi ornamentali.
Usi industriali: Nessun uso industriale. È considerata una pianta dannosa in agricoltura e nei pascoli.
Impatto culturale: Principalmente percepita come un'erba infestante. Spesso associata a aree trascurate o al degrado urbano.
Mitologia / Leggende: Non esistono specifiche mitologie o leggende legate a questa specie.
Gestione agricola: Considerata una grave infestante in molte colture cerealicole, pascoli e frutteti. Richiede interventi di controllo (meccanici o chimici) a causa della sua competitività per le risorse e della sua capacità di diffondersi rapidamente.
Sfruttamento: Non sfruttato. Al contrario, è una specie da controllare e gestire per gli impatti negativi che può avere sulle colture e sulla salute degli animali (le reste possono conficcarsi in mucose, occhi e gengive degli animali al pascolo).
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