
L'Acanthocardia tuberculata, comunemente noto come Cardio tubercolato, è un mollusco bivalve marino di grandi dimensioni appartenente alla famiglia Cardiidae. È facilmente riconoscibile per la sua conchiglia estremamente robusta, globosa e spessa, caratterizzata da numerose costolature radiali prominenti su cui spiccano tubercoli o noduli distinti, che possono variare in forma e dimensione. Questa specie vive infossata nel sedimento sabbioso o fangoso dei fondali marini, dalla zona subtidale fino a profondità considerevoli. È un filtratore che svolge un ruolo ecologico importante nella pulizia delle acque e, data la sua dimensione e il sapore, è anche una specie di interesse commerciale per la pesca in alcune aree del Mediterraneo e dell'Atlantico orientale.
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Mollusca
Classe: Bivalvia
Ordine: Cardiida
Famiglia: Cardiidae
Genere: Acanthocardia
Specie: Acanthocardia tuberculata
Gruppo: Cardiidi
Nome Scientifico: Acanthocardia tuberculata
Nome Comune: Cardio tubercolato
Nomi Alternativi: Cuore tubercolato, Thick cockle, Tuberculate cockle, Caramujo (Portogallo), Berberecho gordo (Spagna)
Durata Media Vita: 10-15 anni. Questa è una specie longeva per un bivalve, specialmente in ambienti stabili e con bassa pressione di pesca.
Tappe Principali: Uovo fecondato, larva trocofora, larva veliger planctonica, larva pediveliger (insediamento), giovane (spat), adulto.
Metamorfosi: Sì; dalla fase larvale planctonica si trasforma nella forma bentonica giovanile che si infossa nel sedimento.
Struttura Corporea: Conchiglia bivalve solida e pesante, di forma subglobosa o quasi sferica. Le due valve sono quasi uguali (equivalve) e presentano circa 18-22 costolature radiali molto evidenti, che si estendono dalla cerniera ai margini. Ogni costolatura è ornata da tubercoli o noduli spinosi, più pronunciati sul lato posteriore della conchiglia. Il margine interno delle valve è fortemente crenulato.
Colore: La colorazione esterna della conchiglia varia dal beige chiaro al giallastro, al marrone o grigio-marrone, spesso con bande radiali più scure o macchie irregolari. L'interno della conchiglia è tipicamente bianco-porcellanato, con una macchia violacea o brunastra vicino alla cerniera.
Rivestimento: Conchiglia calcarea spessa e robusta, con una superficie esterna rugosa e nodulosa. Presenta un sottile periostraco che spesso si consuma. I tubercoli sono proiezioni conchigliari che possono essere più o meno sviluppate a seconda dell'ambiente. Possiede un piede muscoloso per scavare e due sifoni corti per la filtrazione dell'acqua.
Distintivi: Conchiglia molto robusta, globosa e pesante., Circa 18-22 costolature radiali prominenti., Presenza di tubercoli o spine ben sviluppate sulle costolature (caratteristica distintiva)., Margini interni delle valve fortemente crenulati., Forma a cuore vista di profilo.
Lunghezza: Generalmente 5-9 cm (diametro massimo, ma può raggiungere eccezionalmente 10-12 cm)
Altezza: Tipicamente 4-8 cm
Peso: Variabile, da 50 g a oltre 150 g per esemplari molto grandi, a seconda delle dimensioni e dell'età
Metabolismo: Moderato. Essendo un organismo bentonico che vive infossato, il suo metabolismo è adattato a condizioni di minore flusso d'acqua e stabilità termica rispetto agli organismi intertidali. Dipende dalla temperatura dell'acqua, che influenza tassi di crescita e riproduzione.
Sistema Digerente: Completo, adattato alla filtrazione. L'acqua viene aspirata attraverso il sifone inalante, il cibo (fitoplancton e detrito) viene filtrato dalle branchie, trasportato dai palpi labiali alla bocca, e digerito in uno stomaco a sacco con uno stilo cristallino e un'ampia ghiandola digestiva. I rifiuti sono espulsi tramite il sifone esalante.
Sistema Respiratorio: Branchie lamellari ben sviluppate e ciliate, situate nella cavità del mantello, che svolgono la doppia funzione di cattura del cibo e scambio gassoso (assorbimento di ossigeno disciolto dall'acqua e rilascio di anidride carbonica).
Sistema Circolatorio: Sistema circolatorio aperto, tipico dei bivalvi. Il cuore, situato dorsalmente, pompa l'emolinfa (il fluido circolatorio) attraverso seni e lacune che bagnano direttamente i tessuti e gli organi. L'emolinfa trasporta nutrienti e ossigeno.
Sistema Nervoso: Sistema nervoso relativamente semplice, composto da vari gangli (cerebroidi, pedali, viscerali) interconnessi da commissure e connessure. Controlla le funzioni vitali, i movimenti del piede e dei sifoni, e le risposte a stimoli tattili o chimici nell'ambiente circostante.
Tipi: Fondali marini sabbiosi, sabbioso-fangosi o ghiaiosi fini., Habitat bentonici, dalla zona subtidale (pochi metri di profondità) fino a circa 100 metri (ma più comune entro i 50 metri)., Spesso si trova in aree con correnti moderate che garantiscono un buon apporto di nutrienti in sospensione.
Adattamenti Fisici: Conchiglia molto robusta e spessa, con costolature radiali elevate e tubercoli/spine che offrono una maggiore resistenza all'usura e ai predatori, oltre a favorire il mimetismo con il substrato. Possiede un piede muscoloso e potente, a forma di lingua o scure, altamente specializzato per scavare e infossarsi rapidamente nel sedimento. I sifoni sono relativamente corti e separati, estesi appena sopra la superficie del sedimento per la filtrazione dell'acqua.
Adattamenti Comportamentali: Vive quasi interamente infossato nel sedimento, con solo l'estremità dei sifoni esposta per la filtrazione dell'acqua e l'espulsione dei rifiuti. Questa abitudine infaunale fornisce protezione contro i predatori e l'azione delle correnti. Se disturbato, può infossarsi ulteriormente o chiudere ermeticamente le valve.
Lunghezza: Generalmente 5-9 cm (diametro massimo, ma può raggiungere eccezionalmente 10-12 cm)
Altezza: Tipicamente 4-8 cm
Peso: Variabile, da 50 g a oltre 150 g per esemplari molto grandi, a seconda delle dimensioni e dell'età
Abitudini: Infaunale (vive infossato), Bentonico, Sedentario (con limitata mobilità), Filtratore sospensivoro
Socialità: Tende a formare popolazioni dense in aree con substrato e disponibilità di cibo ottimali. Queste aggregazioni sono principalmente passive e non implicano interazioni sociali complesse tra individui.
Comunicazione: Nessuna forma di comunicazione attiva o complessa è conosciuta. Le risposte agli stimoli ambientali (es. vibrazioni, presenza di predatori) sono mediate da riflessi nervosi.
Migrazione: Non è una specie migratrice. La dispersione a lunga distanza avviene esclusivamente durante la fase larvale planctonica, che viene trasportata dalle correnti marine.
Territorialità: Non territoriale.
Strategie di Difesa: La strategia principale è l'infossamento profondo nel sedimento, che la rende meno accessibile a molti predatori. La conchiglia robusta e la capacità di chiudere ermeticamente le valve offrono un'eccellente protezione fisica contro predatori come granchi e stelle marine.
Modalità: Sessuale, con sessi separati (dioica). La fecondazione è esterna e avviene nella colonna d'acqua.
Corteggiamento: Assente. Il rilascio sincrono di gameti (spawning) è un fenomeno di massa indotto da fattori ambientali come l'aumento della temperatura dell'acqua, i cicli lunari e la disponibilità di cibo.
Stagione Riproduttiva: Principalmente in primavera e estate (spesso con picchi tra aprile e luglio nel Mediterraneo), ma può variare leggermente a seconda della località e delle condizioni ambientali.
Durata Gestazione: Nessuna gestazione interna. Le uova fecondate si sviluppano in larve planctoniche (trocofore, poi veliger) in pochi giorni (2-5 giorni, a seconda della temperatura).
Numero Prole: Elevato. Una singola femmina può rilasciare milioni di uova (diverse centinaia di migliaia o pochi milioni) per ogni evento di spawning, garantendo un'ampia dispersione e potenziale di reclutamento.
Sviluppo Giovani: Sviluppo indiretto con una fase larvale pelagica (planctonica) prolungata. Le larve veliger nuotano liberamente per diverse settimane (2-4 settimane o più) prima di insediarsi sul substrato adatto (fase pediveliger) e subire la metamorfosi in giovanili bentonici.
Cure Parentali: Assenti. Dopo il rilascio dei gameti, non vi è alcuna cura da parte dei genitori per la prole.
Tipo: Filtratore sospensivoro
Alimenti Preferiti: Fitoplancton (diatomee, dinoflagellati e altre microalghe marine), Particelle di detrito organico in sospensione, Batteri e altri microrganismi presenti nell'acqua.
Tecniche di Caccia: Filtrazione passiva. Apre leggermente le valve e estende i sifoni sopra la superficie del sedimento. L'acqua viene aspirata attraverso il sifone inalante, le particelle alimentari vengono trattenute dalle branchie e trasportate alla bocca, mentre l'acqua filtrata e i materiali non digeribili sono espulsi attraverso il sifone esalante.
Predatori Naturali: Pesci bentonici (es. triglie, scorfani, razze): possono scavare nel sedimento per estrarre il mollusco., Stelle marine (es. Asterias rubens, Marthasterias glacialis): attaccano la conchiglia per aprirla o invaginano lo stomaco all'interno., Granchi (es. granchi nuotatori, granchi eremiti): possono schiacciare o aprire le conchiglie dei più giovani o degli esemplari più piccoli., Cefalopodi (es. polpi): capaci di forare le conchiglie o estrarre i molluschi., Lumache marine predatrici: alcune specie possono perforare la conchiglia per raggiungere i tessuti molli.
Nutrienti Principali: Fitoplancton (diatomee, dinoflagellati), Materia organica sospesa (detrito), Batteri
Alimenti Consigliati: Ambienti marini puliti, ricchi di sospensione di nutrienti e con buona ossigenazione.
Alimenti da Evitare: N/A
Domesticazione: Non domesticato. Sebbene ci siano stati studi sulla sua potenziale acquacoltura, la maggior parte del prodotto consumato deriva dalla pesca selvatica.
Impatto Culturale: È un frutto di mare tradizionale e apprezzato in diverse cucine regionali del Mediterraneo e dell'Atlantico, contribuendo all'identità gastronomica locale.
Mitologie & Leggende: Non associato a mitologie o leggende significative. La sua forma 'a cuore' potrebbe essere stata fonte di ispirazione simbolica.
Usi Tradizionali: Consumato come alimento, spesso cucinato al vapore, in zuppe di pesce, risotti, paste o come parte di frutti di mare misti. Le conchiglie, per la loro robustezza e bellezza, sono state utilizzate nell'artigianato e, in passato, come contenitori o strumenti.
Animale da Compagnia: No.
Animale da Lavoro: No.
Sfruttamento: Raccolta e pesca commerciale, prevalentemente tramite rastrelli meccanici o manuali in acque poco profonde e con reti a strascico in acque più profonde (quando consentito). È una risorsa economica per la pesca artigianale e industriale in alcune aree.
Uso Principale: N/A
Addestrabilità: N/A
Record: È una delle specie di cardiidi più grandi che si trovano nel Mar Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, e si distingue per la robustezza e la scultura unica della sua conchiglia.
Citazioni Pop Culture:
Aneddoti Storici: Le conchiglie dell'Acanthocardia tuberculata sono state ritrovate in siti archeologici costieri, suggerendo che fossero una fonte di cibo per le popolazioni antiche. La loro robustezza le rendeva adatte anche a usi pratici, come contenitori per pigmenti o altri materiali, o come strumenti semplici.
Stato IUCN: Non valutato specificamente dalla IUCN Red List. Generalmente considerata di 'Least Concern' (Non Minacciata) a livello globale per la sua ampia distribuzione, ma le popolazioni locali possono essere vulnerabili e subire cali significativi a causa delle pressioni antropiche.
Citazioni Cities: Non inclusa nelle appendici CITES.
Minacce: Pesca eccessiva: Lo sfruttamento commerciale, specialmente con metodi distruttivi come la pesca a strascico (quando consentita nelle zone di presenza), può causare il declino delle popolazioni e il danneggiamento degli habitat. ,Inquinamento costiero: Scarichi urbani e industriali, inquinamento da nutrienti (eutrofizzazione) e da idrocarburi possono ridurre la qualità dell'acqua e del sedimento, compromettendo la salute e la sopravvivenza dei cardi. ,Degradazione e perdita di habitat: Attività come il dragaggio, la bonifica costiera, e l'alterazione dei fondali marini possono distruggere o degradare gli habitat naturali della specie. ,Cambiamenti climatici: Variazioni di temperatura e salinità, ondate di calore marino e acidificazione degli oceani possono influenzare la riproduzione, la crescita e la distribuzione.
Iniziative di Conservazione: Regolamentazione della pesca (quote di cattura, taglie minime, periodi di chiusura, attrezzi selettivi). Istituzione di aree marine protette. Monitoraggio ambientale e della qualità dell'acqua. Programmi di ripopolamento (se necessari). Promozione di pratiche di pesca sostenibile.
Popolazione Stimata: Variabile a seconda della località. Generalmente abbondante in aree non soggette a forte pressione di pesca o inquinamento. Mancano stime globali precise.
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