
La Pecten maximus, comunemente nota come Capesanta atlantica o Capesanta grande, è una specie di mollusco bivalve di notevole importanza commerciale ed ecologica, diffusa nelle acque dell'Oceano Atlantico nord-orientale, dalla Norvegia al Portogallo, e presente anche nel Mar Mediterraneo. Riconoscibile per la sua iconica conchiglia a ventaglio, simboleggiata anche nel simbolo di San Giacomo, è estremamente apprezzata in gastronomia per il suo muscolo adduttore (il 'noce') e il corallo (gonadi) dal sapore delicato e raffinato. A differenza di molti altri bivalvi, la capesanta è in grado di nuotare per brevi distanze, scappando dai predatori con rapidi battiti della conchiglia.
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Mollusca
Classe: Bivalvia
Ordine: Pectinida
Famiglia: Pectinidae
Genere: Pecten
Specie: Pecten maximus
Gruppo: Molluschi bivalvi
Nome Scientifico: Pecten maximus
Nome Comune: Capesanta atlantica
Nomi Alternativi: Capesanta grande, Capesanta europea, Grande cappasanta, St. James Scallop, King Scallop
Durata Media Vita: 10-20 anni in natura, con esemplari che possono raggiungere i 25-30 anni. La longevità è un fattore chiave per la sua crescita e dimensione.
Tappe Principali: Uovo fecondato, larva trocofora, larva veliger planctonica, larva pediveliger (stadio di insediamento), spat (giovane capesanta), capesanta adulta.
Metamorfosi: Sì, le larve planctoniche subiscono una metamorfosi in un breve periodo dopo l'insediamento sul fondale, trasformandosi nella forma giovanile bentonica.
Struttura Corporea: Conchiglia bivalve a forma di ventaglio, quasi circolare, con orecchiette (ali) laterali vicino alla cerniera. Le due valve sono asimmetriche: la valva inferiore è molto convessa e di colore più chiaro, mentre la valva superiore è piatta o leggermente concava e di colore più scuro. La superficie esterna è caratterizzata da 15-17 coste radiali robuste e distinte che si estendono dalla cerniera al margine.
Colore: Estremamente variabile. La valva superiore (piatta) è solitamente più scura, con tonalità che vanno dal rosso-marrone al rosa, arancione, giallo, viola o grigio, spesso con striature o macchie irregolari. La valva inferiore (convessa) è tipicamente più chiara, bianco-crema o giallo pallido. L'interno è bianco lucido, talvolta con sfumature di colore che richiamano l'esterno.
Rivestimento: Conchiglia calcarea robusta ma relativamente leggera, con coste pronunciate che conferiscono resistenza. La superficie è ricoperta da un sottile periostraco che spesso si consuma. Il mantello interno è bordato da numerosi tentacoli e piccoli occhi riflettenti (ocelli).
Distintivi: Forma iconica a ventaglio con valve asimmetriche e orecchiette ben sviluppate., Marcate coste radiali sulla superficie della conchiglia., Grande muscolo adduttore (il 'noce') e corallo (gonadi), molto apprezzati in cucina., Capacità di nuotare a 'salti' per sfuggire ai predatori., Numerosi occhietti riflettenti lungo il bordo del mantello.
Lunghezza: 10-20 cm (diametro conchiglia, in media 12-16 cm, ma può superare i 20 cm)
Altezza: Variabile in base alla lunghezza; la valva convessa è più alta della valva piatta
Peso: 150-400 g (dipende dalle dimensioni e dal contenuto del muscolo e del corallo)
Metabolismo: Moderato-elevato, con una forte capacità di crescita in condizioni di buona disponibilità di cibo. Il metabolismo può variare stagionalmente in base alla riproduzione.
Sistema Digerente: Tipico dei bivalvi filtratori: l'acqua viene aspirata attraverso l'apertura del mantello, filtrata dalle branchie che intrappolano particelle di cibo (plancton, detrito organico) in una rete di muco. Il cibo viene poi trasportato alla bocca e digerito. L'acqua filtrata viene espulsa.
Sistema Respiratorio: Branchie lamellari ampie e ben vascolarizzate, che fungono sia da organi respiratori per l'assorbimento di ossigeno disciolto nell'acqua, sia da organi di alimentazione.
Sistema Circolatorio: Sistema circolatorio aperto, con un cuore a tre camere ben sviluppato (due atri e un ventricolo) che pompa l'emolinfa attraverso un sistema di seni e spazi lacunari che bagnano direttamente i tessuti. Il muscolo adduttore riceve un notevole afflusso di sangue.
Sistema Nervoso: Sistema nervoso relativamente complesso per un bivalve, con gangli ben sviluppati che controllano le risposte motorie rapide (nuoto), la sensibilità agli stimoli luminosi (tramite gli ocelli) e il comportamento alimentare. Possiede una notevole coordinazione muscolare per i movimenti della conchiglia.
Tipi: Acque marine costiere e del plateau continentale (generalmente da 10 a 100 metri di profondità, ma può raggiungere i 150 metri), Fondali sabbiosi, sabbioso-fangosi, ghiaiosi o rocciosi lisci, dove può adagiarsi o semisepolirsi, Aree con correnti moderate che garantiscono il ricambio d'acqua e la disponibilità di cibo, Talvolta si trova su letti di alghe marine o praterie di posidonia, ma meno comunemente.
Adattamenti Fisici: Conchiglia distintiva a ventaglio con due valve asimmetriche: la valva inferiore (più convessa) appoggia sul substrato, mentre quella superiore (piatta o leggermente concava) è mobile. La superficie è adornata da robuste coste radiali e anelli di crescita. Possiede numerosi occhietti (ocelli) sensibili alla luce lungo il bordo del mantello, che rilevano i cambiamenti di luce e la presenza di predatori. Il muscolo adduttore è eccezionalmente sviluppato, consentendo il nuoto per reazione.
Adattamenti Comportamentali: Sebbene principalmente sessile o semisessile, si interra leggermente nel substrato o si adagia su di esso. La sua capacità più notevole è il nuoto per scappare dai predatori: chiude rapidamente le valve espellendo acqua per propulsione a getto, muovendosi a 'salti'. Questo comportamento è una difesa cruciale.
Lunghezza: 10-20 cm (diametro conchiglia, in media 12-16 cm, ma può superare i 20 cm)
Altezza: Variabile in base alla lunghezza; la valva convessa è più alta della valva piatta
Peso: 150-400 g (dipende dalle dimensioni e dal contenuto del muscolo e del corallo)
Abitudini: Bentonico, Sessile o semisessile (da adulto), Filtratore sospensivoro, Nuocevole (capacità di nuoto escape)
Socialità: Tende a vivere in popolazioni aggregate, formando veri e propri 'letti' o banchi in aree favorevoli, che facilitano la riproduzione. Non ha interazioni sociali complesse tra individui.
Comunicazione: Non presenta meccanismi complessi di comunicazione. La sincronizzazione riproduttiva è mediata da segnali chimici nell'acqua (feromoni) e stimoli ambientali.
Migrazione: Non compie migrazioni su larga scala. Tuttavia, è in grado di spostarsi per brevi distanze nuotando, sia per sfuggire ai predatori che per trovare condizioni ambientali più favorevoli o concentrazioni di cibo. I giovanili possono essere più mobili.
Territorialità: Non territoriale.
Strategie di Difesa: La strategia di difesa più distintiva è il nuoto per reazione a getto: chiudendo rapidamente le valve, espelle l'acqua e si sposta a 'salti' irregolari, rendendo difficile la cattura per i predatori. Anche la conchiglia robusta fornisce protezione fisica.
Modalità: Ermafrodita simultanea (o proterandrica funzionale): ogni individuo possiede sia gonadi maschili che femminili. La fecondazione è esterna e avviene in acqua.
Corteggiamento: Non esistono rituali di corteggiamento. Il rilascio sincrono di gameti (spawning) è un fenomeno di massa indotto da fattori ambientali (temperatura dell'acqua, disponibilità di cibo, cicli lunari) e segnali chimici rilasciati da altri individui.
Stagione Riproduttiva: Tipicamente in primavera-inizio estate (febbraio-maggio) e in autunno (settembre-novembre), con due picchi principali a seconda della regione e della temperatura dell'acqua.
Durata Gestazione: Nessuna gestazione interna. Le uova fecondate si sviluppano in larve planctoniche in pochi giorni (circa 48 ore a 18°C).
Numero Prole: Ogni individuo maturo può rilasciare milioni (fino a 100 milioni) di gameti per stagione, garantendo un'elevatissima dispersione e potenziale di colonizzazione.
Sviluppo Giovani: Le uova fecondate si sviluppano in larve trocofore e poi veliger, che nuotano liberamente nel plancton per 2-4 settimane. Successivamente, le larve pediveliger cercano un substrato adatto (come detriti, alghe, o conchiglie) a cui si attaccano temporaneamente con un bisso, prima di completare la metamorfosi in giovanili bentonici (spat) e scendere sul fondale.
Cure Parentali: Nessuna cura parentale una volta che i gameti o le larve sono rilasciati nell'acqua.
Tipo: Filtratore sospensivoro
Alimenti Preferiti: Fitoplancton (diatomee, dinoflagellati), Piccolo zooplancton (larve di invertebrati), Dettito organico (particelle di materia organica sospesa)
Tecniche di Caccia: Apre leggermente le valve e aspira l'acqua, filtrando attivamente le particelle alimentari attraverso le branchie ciliari. L'acqua viene poi espulsa. La filtrazione è continua e passiva rispetto alle correnti marine.
Predatori Naturali: Stella marina (Asterias rubens e altre specie): il principale predatore delle capesante adulte, che aprono le valve con la loro forza muscolare., Granchi (es. granchio verde, granchio peloso): predano le capesante più giovani o danneggiate., Pesci demersali (es. razze, merluzzi, eglefini): possono predare esemplari più piccoli o feriti., Uccelli marini (es. gabbiani): occasionalmente in zone di bassa marea o in prossimità di banchi esposti.
Nutrienti Principali: Fitoplancton, Dettito organico
Alimenti Consigliati: Un'ampia varietà di microalghe marine e particelle organiche presenti naturalmente nella colonna d'acqua.
Alimenti da Evitare: N/A
Domesticazione: Non addomesticata, ma oggetto di intensa acquacoltura (scallop farming) per la produzione di spat e il ripopolamento, soprattutto in paesi come la Francia e la Scozia.
Impatto Culturale: Conchiglia iconica utilizzata in arte, decorazioni e come simbolo (es. cammino di Santiago di Compostela). Un elemento di prestigio nella cucina gourmet europea, celebrato in molti festival e tradizioni culinarie.
Mitologie & Leggende: La conchiglia è l'emblema del pellegrinaggio di San Giacomo di Compostela, un simbolo di viaggio, rinascita e ospitalità. Legata anche a miti greci (Afrodite/Venere nata dalla conchiglia).
Usi Tradizionali: Estremamente versatile in cucina: consumata cruda, al forno, gratinata, scottata in padella (spesso solo il muscolo bianco), in risotti, zuppe, e come ingrediente in piatti gourmet. Il 'corallo' (parte arancione/rossastra) è considerato una prelibatezza in alcune culture.
Animale da Compagnia: No.
Animale da Lavoro: No.
Sfruttamento: Pesca commerciale intensiva (principalmente con draghe, ma anche raccolta subacquea e a mano) e acquacoltura. È uno dei bivalvi di maggior valore economico in Europa.
Uso Principale: N/A
Addestrabilità: N/A
Record: La Pecten maximus è la capesanta più grande e commercialmente più importante d'Europa, con il suo muscolo adduttore che è tra i più grandi e pregiati tra tutti i bivalvi.
Citazioni Pop Culture: Simbolo di San Giacomo di Compostela, visibile su cartelli, cappelli e souvenir dei pellegrini., Presente nei menu dei ristoranti di lusso e nei programmi di cucina dedicati ai frutti di mare., Spesso raffigurata nell'arte classica e barocca come simbolo di Venere/Afrodite.
Aneddoti Storici: La conchiglia di capesanta era un simbolo di protezione e status già in epoca romana. Durante il Medioevo, divenne il segno distintivo dei pellegrini di Santiago, servendo sia come 'prova' del completamento del viaggio sia come pratico strumento per raccogliere l'acqua da bere. Questo legame storico e simbolico la rende unica.
Stato IUCN: Non valutata specificamente dalla IUCN Red List, ma generalmente considerata di 'Least Concern' (Non Minacciata) a livello globale. Tuttavia, molte popolazioni locali sono soggette a forte pressione di pesca e richiedono una gestione attenta.
Citazioni Cities: Non citata in CITES.
Minacce: Pesca eccessiva: È la minaccia principale, data l'elevata domanda commerciale. Tecniche di pesca come il dragaggio possono distruggere l'habitat e le popolazioni. ,Degradazione dell'habitat: Alterazione dei fondali marini a causa di attività umane (dragaggio, inquinamento, sviluppo costiero). ,Inquinamento delle acque: Contaminanti chimici, eccesso di nutrienti (eutrofizzazione) e inquinamento microbiologico possono compromettere la salute e la sicurezza delle capesante. ,Cambiamenti climatici: Aumento della temperatura dell'acqua, acidificazione degli oceani e alterazione delle correnti marine possono influenzare la crescita, la riproduzione e la distribuzione delle popolazioni. ,Malattie e parassiti: L'aumento delle temperature e la densità degli allevamenti possono favorire la diffusione di patogeni.
Iniziative di Conservazione: Regolamentazione rigorosa della pesca (quote, taglie minime, stagioni di chiusura, aree protette). Promozione di tecniche di pesca sostenibili (es. subacquea o raccolta a mano). Programmi di acquacoltura (allevamento di spat in hatchery e successivo rilascio in mare o coltivazione controllata). Monitoraggio ambientale e ricerca per una gestione basata sull'ecosistema.
Popolazione Stimata: Popolazione generalmente stabile o in recupero in aree ben gestite, ma con forte pressione di pesca in molte regioni che rende necessario un monitoraggio continuo.
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