La Xylella fastidiosa è un batterio patogeno che colonizza lo xilema delle piante, bloccando il flusso di acqua e nutrienti e causando una vasta gamma di sintomi di disseccamento. È un organismo da quarantena con un enorme impatto su olivo, vite, agrumi e molte altre specie vegetali.
Nome comune: Xylella fastidiosa
Nome sicentifico agente: Xylella fastidiosa
Sinonimi: Complesso del disseccamento rapido dell'olivo (CoDiRO)Malattia di Pierce della viteClorosi variegata degli agrumi (CVC)
Categoria problema: Batterio
Agente tipo: Batterio fitopatogeno
Ciclo biologico e sviluppo: La Xylella fastidiosa è un batterio che vive esclusivamente all'interno dei vasi xilematici delle piante ospiti. Viene trasmessa da insetti vettori che si nutrono della linfa xilematica (principalmente sputacchine come Philaenus spumarius). Il batterio si moltiplica nei vasi, formando biofilm che ostruiscono il flusso dell'acqua. Non è trasmissibile per contatto diretto tra piante, attraverso il suolo o con gli attrezzi da potatura (a meno di non trasferire parti di pianta infetta). La velocità di sviluppo e l'espressione dei sintomi dipendono dalla specie vegetale, dalla sottospecie di Xylella e dalle condizioni ambientali. L'insetto vettore acquisisce il batterio nutrendosi su piante infette e lo trasmette a piante sane durante la successiva alimentazione.
Ambiente favorevole: Temperature elevate e periodi di siccità o stress idrico aumentano la gravità dei sintomi, in quanto il blocco dello xilema rende la pianta ancora più vulnerabile alla mancanza d'acqua. La presenza di un'ampia gamma di piante ospiti suscettibili e di popolazioni elevate di insetti vettori favorisce la diffusione e l'epidemia della malattia.
Piante ospiti principali: Olivo, Vite, Mandorlo, Agrumi (arancio dolce, pompelmo, lime), Ciliegio, Pruno, Oleandro, Quercia, Alloro, Polygala myrtifolia, Prunus avium, Lavandula angustifolia
Piante ospiti secondarie: Oltre 500 specie vegetali di varie famiglie sono state identificate come ospiti della Xylella fastidiosa, molte delle quali asintomatiche ma in grado di ospitare il batterio e fungere da serbatoio per gli insetti vettori.
Danni diretti: Blocco del trasporto di acqua e nutrienti all'interno della pianta, portando a disseccamento e morte., Defogliazione e deperimento progressivo della chioma., Riduzione drastica o annullamento della produzione di frutti.
Danni indiretti: Morte di intere piantagioni (oliveti, vigneti, agrumeti)., Enormi perdite economiche per il settore agricolo e paesaggistico., Modifiche irreversibili del paesaggio agrario e naturale., Costi elevatissimi per le misure di eradicazione, contenimento e monitoraggio.
Impatto economico/culturale: La Xylella fastidiosa ha un impatto economico e sociale devastante, specialmente nelle regioni colpite (es. Puglia per l'olivo). Comporta la perdita di centinaia di migliaia di alberi, il crollo della produzione agricola, danni al turismo e al paesaggio. Le misure di contenimento, che includono abbattimento di piante e fasce cuscinetto, sono estremamente costose e impattanti.
Sintomi su foglie: Le foglie mostrano tipicamente disseccamenti marginali o internervali che progrediscono verso l'interno della lamina. Possono apparire ingiallite, bruciacchiate o bronzee. Spesso la necrosi avanza dal margine verso la nervatura centrale. Inizialmente, i sintomi possono interessare solo una parte della chioma.
Sintomi su fusto e rami: I rami mostrano disseccamenti progressivi, partendo dall'apice e scendendo verso la base. Si possono osservare necrosi dei vasi xilematici (visibili al taglio trasversale come imbrunimenti). I rami infetti possono presentare una ridotta o assente emissione di nuove foglie e germogli.
Sintomi su fiori e frutti: Fioritura scarsa o irregolare. I frutti, se presenti, possono essere piccoli, deformi o non giungere a maturazione, spesso con una cascola precoce. La qualità dei frutti è gravemente compromessa.
Sintomi su radici e colletto: Il batterio colonizza anche il sistema radicale, compromettendo l'assorbimento dell'acqua. Sebbene non vi siano sintomi visibili direttamente su radici e colletto, il loro deperimento è alla base del progressivo disseccamento dell'intera pianta.
Sintomi generali: La pianta manifesta un disseccamento progressivo e generalizzato, che può iniziare da un singolo ramo o settore della chioma e poi estendersi a tutta la pianta. Questo porta a un deperimento rapido e, nella maggior parte dei casi, alla morte della pianta. Lo xilema imbrunito è un segno interno tipico.
Prevenzione: Acquisto di piante certificate esenti da Xylella fastidiosa., Monitoraggio costante delle piante per l'individuazione precoce dei sintomi., Controllo delle infestanti nell'oliveto/vigneto, in quanto molte di esse possono essere piante ospiti e/o rifugio per i vettori., Adozione di buone pratiche agricole che favoriscano la vigoria delle piante e riducano lo stress.
Lotta biologica e predatori naturali: La lotta biologica si concentra sul controllo degli insetti vettori. Non esiste lotta biologica diretta contro il batterio nella pianta. Si possono favorire i nemici naturali degli insetti sputacchini (es. alcune specie di Imenotteri parassitoidi).
Rimedi fisici & meccanici: Aratura superficiale o trinciatura del cotico erboso (nei periodi opportuni) per eliminare le ninfe degli insetti vettori che si sviluppano sull'erba., Eradicazione (abbattimento e distruzione) delle piante infette e di quelle sospette nelle zone focolaio o cuscinetto, secondo le normative fitosanitarie., Creazione di fasce cuscinetto libere da piante ospiti per limitare l'avanzamento della malattia.
Nome prodotto: Olio di Neem (come deterrente/controllo su insetti vettori)
Descrizione uso: Può avere un'azione repellente o insetticida contro gli insetti vettori se applicato regolarmente, ma la sua efficacia è limitata nel controllare la diffusione del batterio su larga scala.
Nome prodotto: Sapone molle potassico (per il controllo su insetti vettori)
Descrizione uso: Utile per ridurre le popolazioni giovanili (neanidi e ninfe) degli insetti vettori se applicato per contatto diretto, specialmente sulle erbe infestanti o sulla base delle piante. Non agisce contro il batterio.
Curiosità: La Xylella fastidiosa è stata scoperta per la prima volta in California alla fine del XIX secolo, causando la 'malattia di Pierce' sulla vite. La sua diffusione in Europa, in particolare in Puglia (Italia), ha evidenziato la sua capacità di adattarsi a nuovi ospiti e ambienti, scatenando una delle più gravi emergenze fitosanitarie degli ultimi decenni.
Regno: Bacteria
Phylum: Proteobacteria
Classe: Gammaproteobacteria
Ordine: Xanthomonadales
Famiglia: Xanthomonadaceae
Genere: Xylella
Specie: Xylella fastidiosa
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