L'occhio di pavone è una delle malattie fungine più diffuse e dannose per l'olivo, causata dal fungo Spilocaea oleagina. Si manifesta con macchie circolari sulle foglie che ricordano l'occhio del pavone, portando a defogliazione prematura, indebolimento della pianta e riduzione della produzione.
Nome comune: Occhio di Pavone
Nome sicentifico agente: Spilocaea oleagina (ex Cycloconium oleaginum)
Sinonimi: Lebbra dell'olivoVaiolatura dell'olivoCicloconio
Categoria problema: Malattia fungina
Agente tipo: Fungo patogeno
Ciclo biologico e sviluppo: Il fungo sopravvive sulle foglie infette cadute o rimaste sulla pianta. Le spore (conidi) vengono prodotte in autunno, inverno e primavera, e sono diffuse principalmente da vento e pioggia. L'infezione avviene quando le spore germinano sulla superficie fogliare in presenza di umidità persistente e temperature miti (tra 10°C e 25°C). Dopo l'infezione, il fungo penetra nei tessuti fogliari. Il periodo di incubazione varia da poche settimane a diversi mesi, a seconda delle condizioni ambientali e della varietà dell'olivo. La malattia ha più cicli di infezione durante l'anno, con picchi in primavera e autunno-inizio inverno, periodi di maggiore umidità e temperature favorevoli.
Ambiente favorevole: L'occhio di pavone prospera in ambienti con alta umidità relativa, piogge frequenti e temperature miti. La scarsa ventilazione all'interno della chioma e la fitta vegetazione aumentano il rischio di infezione, creando un microclima favorevole alla germinazione delle spore e alla penetrazione del fungo.
Piante ospiti principali: Olivo (Olea europaea)
Piante ospiti secondarie: Nessuna specie secondaria rilevante, è un patogeno specifico dell'olivo.
Danni diretti: Defogliazione precoce e massiccia, che riduce l'area fotosintetizzante della pianta., Indebolimento generale dell'albero., Compromissione della differenziazione a fiore e della produzione di olive.
Danni indiretti: Riduzione della quantità e della qualità dell'olio prodotto., Aumento della sensibilità della pianta ad altre avversità (gelo, altri patogeni)., Danno estetico significativo negli oliveti ornamentali.
Impatto economico/culturale: L'occhio di pavone è responsabile di ingenti perdite economiche nell'olivicoltura mondiale. La defogliazione riduce la produzione di olive e la qualità dell'olio. La malattia richiede interventi di prevenzione e controllo, con conseguenti costi aggiuntivi per gli olivicoltori. Le varietà più suscettibili possono subire danni molto gravi.
Sintomi su foglie: Sulla pagina superiore delle foglie compaiono macchie circolari di colore variabile, dal verde più scuro al grigio-cenere, spesso con un bordo più scuro o violaceo e un alone giallo che le circonda, da cui il nome 'occhio di pavone'. Le macchie possono confluire, ingiallire e imbrunire la foglia. Le foglie gravemente colpite ingialliscono completamente e cadono prematuramente (defogliazione).
Sintomi su fusto e rami: Raramente si manifestano sintomi su fusti e rami. In caso di forti attacchi, i germogli più teneri possono presentare piccole lesioni e un generale deperimento, ma è un sintomo secondario.
Sintomi su fiori e frutti: L'infezione diretta su fiori e frutti è meno comune ma può verificarsi. Sui fiori può causare cascola. Sui frutti, in particolare le drupe giovani, possono comparire piccole macchie scure e depresse che ne compromettono l'aspetto e la qualità. Frutti colpiti in fase precoce possono cadere o risultare di dimensioni ridotte.
Sintomi su radici e colletto: Non sono presenti sintomi su radici o colletto. L'infezione è prettamente aerea.
Sintomi generali: La defogliazione massiccia causata dalla malattia indebolisce la pianta, riducendo la sua capacità fotosintetica. Questo si traduce in una ridotta crescita, una minore produzione di olive (quantità e qualità) e una maggiore suscettibilità ad altre malattie o stress ambientali. La chioma appare più rada.
Prevenzione: Scegliere varietà di olivo meno suscettibili alla malattia, se disponibili., Effettuare potature regolari per favorire l'aerazione della chioma e ridurre l'umidità interna., Evitare ristagni d'acqua nel terreno e garantire un buon drenaggio., Mantenere una concimazione equilibrata, evitando eccessi di azoto che favoriscono vegetazione tenera più suscettibile., Raccogliere ed eliminare le foglie cadute infette per ridurre l'inoculo.
Lotta biologica e predatori naturali: Attualmente non esistono metodi di lotta biologica diretti ed efficaci contro Spilocaea oleagina.
Rimedi fisici & meccanici: Potatura: la rimozione delle parti infette e l'alleggerimento della chioma migliorano l'aerazione e riducono l'umidità, ostacolando lo sviluppo del fungo., Raccolta delle foglie infette cadute: riduce la quantità di inoculo nel terreno.
Nome prodotto: Prodotti a base di rame (es. Poltiglia Bordolese, Ossicloruro di rame, Idrossido di rame)
Descrizione uso: Sono i trattamenti più efficaci e ammessi in agricoltura biologica. Agiscono come fungicidi preventivi di contatto, creando una barriera protettiva sulla superficie fogliare. Applicare in autunno (dopo la raccolta), in inverno (se le condizioni climatiche sono favorevoli al fungo) e in primavera (prima e dopo la fioritura, se necessario). Rispettare dosi e tempi di carenza specifici del prodotto.
Curiosità: Nonostante il nome 'occhio di pavone' derivi dalla somiglianza delle macchie con le piume del pavone, la malattia è conosciuta anche come 'lebbra dell'olivo' per la sua capacità di deturpare gravemente le foglie e indebolire l'albero.
Regno: Fungi
Phylum: Ascomycota
Classe: Dothideomycetes
Ordine: Capnodiales
Famiglia: Venturiaceae
Genere: Spilocaea
Specie: Spilocaea oleagina
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