La carenza di fosforo (P) è un disturbo nutrizionale che si manifesta tipicamente con una colorazione rosso-violacea o porpora su foglie, fusti e piccioli, soprattutto sulle foglie più vecchie. Il fosforo è cruciale per la crescita radicale, la fioritura, la fruttificazione, la maturazione e il trasferimento di energia all'interno della pianta.
Nome comune: Carenza di Fosforo
Nome sicentifico agente: N/A (Carenza nutrizionale) Carenza di Fosforo
Sinonimi: Deficienza di fosforoFosforo-carenzaAnnerimento da fosforo
Categoria problema: Nutrizionale
Agente tipo: Carenza di macronutriente
Ciclo biologico e sviluppo: Non si applica un 'ciclo biologico' in quanto è una carenza nutrizionale. La carenza di fosforo si manifesta quando il fosforo non è sufficientemente disponibile nel terreno o quando la pianta non riesce ad assorbirlo efficacemente. Il fosforo è un elemento relativamente immobile nel suolo e la sua disponibilità è molto influenzata dal pH del terreno (è più disponibile tra pH 6 e 7), dalla temperatura (bassa temperatura riduce l'assorbimento) e dalla presenza di microrganismi benefici nel suolo. I sintomi si manifestano prima sulle foglie più vecchie perché il fosforo è mobile all'interno della pianta e viene traslocato ai tessuti giovani in crescita.
Ambiente favorevole: Terreni con pH estremo (molto acidi o molto alcalini) che rendono il fosforo insolubile e non assimilabile. Terreni freddi e umidi che rallentano l'attività microbica e l'assorbimento radicale. Terreni compattati o con scarso drenaggio. Terreni poveri di sostanza organica. Eccessiva presenza di alluminio, ferro o calcio nel suolo che possono legare il fosforo rendendolo indisponibile.
Piante ospiti principali: Mais (particolarmente sensibile in fase giovanile), Pomodoro, Patata, Leguminose, Fruttiferi
Piante ospiti secondarie: Tutte le piante richiedono fosforo per una crescita sana e possono subire carenze in condizioni sfavorevoli.
Danni diretti: Drastica riduzione della crescita e dello sviluppo della pianta., Compromissione della fioritura, fruttificazione e maturazione., Scarsa formazione radicale., Riduzione della resa e della qualità del raccolto.
Danni indiretti: Diminuzione della resistenza della pianta a malattie e stress ambientali (freddo, siccità)., Ritardo nella maturazione dei frutti.
Impatto economico/culturale: La carenza di fosforo può causare ingenti perdite economiche in agricoltura, specialmente in colture da frutto o da seme, a causa della ridotta produzione e della scarsa qualità dei prodotti. Nelle piante ornamentali, il valore estetico e commerciale è gravemente compromesso.
Sintomi su foglie: Le foglie più vecchie e basali sono le prime a mostrare una colorazione insolita: spesso assumono tonalità dal rosso al violaceo, al blu-verde scuro o porpora, soprattutto sulla pagina inferiore o sui margini. Questa colorazione è dovuta all'accumulo di antociani. Successivamente, le foglie possono diventare necrotiche, secche e cadere. La crescita delle foglie è ridotta, e possono apparire piccole e malformate.
Sintomi su fusto e rami: I fusti sono sottili, deboli e possono anche assumere una colorazione violacea. La crescita in altezza e lo sviluppo dei rami sono significativamente ridotti, dando alla pianta un aspetto compatto e stentato.
Sintomi su fiori e frutti: Fioritura scarsa, ritardata o assente. I fiori possono essere piccoli, deformi o non svilupparsi affatto. La fruttificazione è gravemente compromessa: i frutti sono pochi, piccoli, di scarsa qualità e la loro maturazione è ritardata o incompleta. Si può verificare una cascola precoce di fiori e frutti immaturi.
Sintomi su radici e colletto: Lo sviluppo radicale è fortemente inibito. Le radici sono corte, sottili, poco ramificate e con una scarsa formazione di radici laterali. Questo compromette ulteriormente l'assorbimento di acqua e nutrienti.
Sintomi generali: Crescita generale drasticamente rallentata e stentata, con piante che appaiono nane e poco vigorose. L'intera pianta può assumere una tonalità verde scuro opaco o violacea. La pianta è meno resistente al freddo e a stress ambientali.
Prevenzione: Mantenere un adeguato livello di sostanza organica nel terreno (compost, letame) per migliorare la disponibilità di fosforo., Correggere il pH del terreno per portarlo nell'intervallo ottimale (pH 6.0-7.0) per la solubilità del fosforo., Evitare la compattazione del suolo con lavorazioni appropriate e non eccessive., Utilizzare pratiche di minima lavorazione o non lavorazione per preservare la struttura del suolo e la vita microbica., Favorire l'attività di micorrize (funghi simbionti) che migliorano l'assorbimento del fosforo da parte delle radici., Effettuare analisi del terreno regolari per monitorare i livelli di fosforo.
Lotta biologica e predatori naturali: Inoculo di funghi micorrizici: migliorano la capacità delle radici di assorbire il fosforo, specialmente in terreni poveri o a pH non ottimale.
Rimedi fisici & meccanici: Lavorazione profonda del terreno (dove appropriato) per migliorare l'aerazione e favorire lo sviluppo radicale., Garantire un buon drenaggio del suolo per evitare ristagni idrici che limitano l'assorbimento.
Nome prodotto: Fosforite (roccia fosfatica macinata)
Descrizione uso: Fonte naturale di fosforo a lento rilascio. Ideale per apporti a lungo termine, soprattutto in terreni acidi. Incorporare nel terreno.
Nome prodotto: Farina d'ossa o Polvere d'ossa
Descrizione uso: Fonte organica di fosforo a lento rilascio. Mescolare nel terreno al momento della semina o del trapianto.
Nome prodotto: Guano (di pipistrello o di uccelli marini)
Descrizione uso: Concime organico completo, spesso ricco di fosforo. Utilizzare secondo le dosi consigliate.
Curiosità: Il fosforo è un componente chiave dell'ATP (adenosina trifosfato), la 'moneta energetica' della cellula, rendendolo essenziale per quasi tutti i processi metabolici della pianta, dalla fotosintesi alla respirazione, alla divisione cellulare.
Regno: N/A
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Genere: N/A
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