Le larve di maggiolino, note anche come 'vermi bianchi', sono grosse larve carnose di colore biancastro o giallastro, con la testa bruno-rossastra e tre paia di zampe ben evidenti. Si presentano tipicamente a forma di 'C' e vivono nel terreno nutrendosi avidamente delle radici delle piante. Possono causare gravi danni a un'ampia varietà di colture, inclusi ortaggi, cereali, piante ornamentali, tappeti erbosi e giovani alberi, portando all'avvizzimento e alla morte delle piante.
Nome comune: Larve di Maggiolino
Nome sicentifico agente: Melolontha melolontha (specie principale) e altri coleotteri Scarabeidi (larve)
Sinonimi: Verma biancoMelolonteLarve a CManzole (nel Sud Italia)
Categoria problema: Insetto
Agente tipo: Insetto fitofago (larve rizofaghe)
Ciclo biologico e sviluppo: Il ciclo di vita del maggiolino comune (Melolontha melolontha) è lungo, tipicamente da 3 a 4 anni. Gli adulti sfarfallano in primavera (maggio, da cui il nome), si accoppiano e le femmine depongono le uova nel terreno, spesso in prati o colture cerealicole. Dopo circa 4-6 settimane, le uova si schiudono in piccole larve (L1), che iniziano a nutrirsi di piccole radici. Le larve crescono progressivamente (L2, L3) e gli stadi più avanzati (L2 e soprattutto L3) sono i più dannosi, poiché hanno le dimensioni maggiori e il maggior fabbisogno alimentare. Passano l'inverno in profondità nel terreno. L'impupamento avviene nel terreno l'ultima estate o autunno del ciclo, e gli adulti emergono la primavera successiva. Si verificano 'anni di maggiolino' con sfarfallamenti massivi ogni 3-4 anni, seguiti da annate con popolazioni larvali elevate e danni ingenti.
Ambiente favorevole: Le larve di maggiolino prediligono terreni leggeri, sabbiosi o sciolti, dove possono muoversi e nutrirsi più facilmente. I terreni ricchi di sostanza organica e le aree precedentemente occupate da prati, pascoli o cereali sono particolarmente favorevoli alla deposizione delle uova da parte degli adulti. Le temperature miti e un'adeguata umidità del terreno favoriscono lo sviluppo larvale.
Piante ospiti principali: Mais, Patata, Carota, Lattuga, Cavoli, Fragola, Cereali (frumento, orzo), Girasole, Barbabietola da zucchero, Tappeti erbosi (prati, campi da golf), Piante forestali giovani (querce, faggi), Vite (giovani impianti), Melo, Pero, Ciliegio, Rose
Piante ospiti secondarie: Sono estremamente polifaghe e possono danneggiare un'ampia varietà di colture agricole, orticole, arboree e ornamentali, inclusi anche giovani alberi forestali.
Danni diretti: Distruzione delle radici, che porta all'avvizzimento, alla crescita stentata e alla morte delle piante., Perforazione e scavo di gallerie in tuberi e bulbi, rendendoli invendibili e predisponendoli a marciumi secondari., Fallanze estese nelle semine e nei trapianti, con necessità di risemine o ritrapianti.
Danni indiretti: Perdite significative di produzione e qualità del raccolto., Aumento dei costi di produzione per interventi di risemina, trattamenti e manodopera.
Impatto economico/culturale: Le larve di maggiolino possono causare danni economici molto elevati in agricoltura, specialmente in colture di pregio come patate e ortaggi, o in ampie superfici di cereali e foraggere. Le perdite di resa e qualità sono spesso ingenti, e la lunga durata del loro ciclo di vita nel terreno rende il controllo particolarmente complesso e costoso. In silvicoltura e nel settore dei tappeti erbosi (campi da golf, parchi), le infestazioni possono richiedere interventi di risostituzione delle piante o del manto erboso con costi elevatissimi.
Sintomi su foglie: Le foglie mostrano sintomi di sofferenza generalizzata: ingiallimento diffuso (clorosi), avvizzimento (specialmente nelle ore più calde del giorno), e crescita stentata. Questi sintomi sono una conseguenza indiretta del grave danneggiamento dell'apparato radicale, che impedisce alla pianta di assorbire acqua e nutrienti dal terreno. Nelle infestazioni gravi, l'intera pianta può disidratarsi e morire.
Sintomi su fusto e rami: Non attaccano direttamente fusti e rami. Il deperimento di queste parti aeree è una conseguenza del collasso del sistema radicale.
Sintomi su fiori e frutti: Non causano danni diretti a fiori o frutti. La loro azione distruttiva sulle radici compromette gravemente la vitalità della pianta, riducendo drasticamente la fioritura e la fruttificazione o impedendole del tutto.
Sintomi su radici e colletto: Le larve rosicchiano e selezionano le radici di piante di ogni età, causando l'interruzione del flusso linfatico. Su piante giovani, possono distruggere completamente l'apparato radicale, portando a fallanze (zone prive di piante) e alla morte delle piantine. Su piante adulte, il danno radicale provoca il generale deperimento e indebolimento, rendendole più suscettibili ad altre patologie. Possono anche scavare grosse gallerie irregolari in tuberi (es. patata), bulbi e rizomi, compromettendone la qualità e la conservabilità.
Sintomi generali: Appassimento e deperimento improvviso di piante, anche in presenza di umidità nel terreno. Le piante colpite sono facili da estirpare, poiché il loro apparato radicale è stato in gran parte distrutto. Nelle aree con infestazioni massive, si possono osservare chiazze di piante sofferenti o morte nel campo o nel tappeto erboso. Scavando nel terreno vicino alle piante colpite, si possono trovare le grosse larve a forma di 'C'.
Prevenzione: Lavorazioni profonde del terreno: Arauture estive e autunnali possono esporre le larve e le pupe in profondità agli uccelli predatori e alle intemperie (gelo, disidratazione), riducendo drasticamente le popolazioni., Rotazione colturale: Evitare la successione di colture suscettibili o l'impianto di colture dopo prati o pascoli infestati. Inserire nella rotazione colture meno gradite o "colture trappola", Monitoraggio degli adulti: Utilizzare trappole luminose o a feromoni per catturare gli adulti e monitorarne i voli, in modo da prevedere i periodi di ovideposizione e i futuri danni larvali., Rullatura del terreno: In alcuni casi, la rullatura pesante dopo la semina può compattare il terreno e ostacolare il movimento delle larve, ma con cautela per non compattare eccessivamente il suolo.
Lotta biologica e predatori naturali: Nematodi entomopatogeni: Alcune specie di nematodi (es. Heterorhabditis bacteriophora, Steinernema glaseri) sono efficaci contro le larve di maggiolino. Vanno applicati al terreno tramite irrigazione in condizioni di umidità e temperatura del suolo adeguate (generalmente 12-25°C), quando le larve sono nei primi stadi di sviluppo., Funghi entomopatogeni: L'applicazione di formulati a base di Metarhizium anisopliae o Beauveria bassiana nel terreno può contribuire a infettare e uccidere le larve, ma l'efficacia dipende dalle condizioni ambientali e dal tipo di terreno., Controllo faunistico: Favorire la presenza di uccelli (corvi, gabbiani, storni), ricci, tassi, talpe e altri mammiferi insettivori che si nutrono di larve e adulti., Batteri: Esistono formulati a base di Paenibacillus popilliae (spora del 'milky disease'), utilizzati in particolare per il controllo delle larve di scarabeidi sui tappeti erbosi.
Rimedi fisici & meccanici: Raccolta manuale: Per piccole aree o orti domestici, è possibile raccogliere a mano le larve scavando intorno alle piante deperite. Sono ben visibili e riconoscibili., Lavorazioni superficiali ripetute: Per i tappeti erbosi, la scarificazione profonda può estirpare le larve e portarle in superficie, rendendole vulnerabili agli uccelli., Esche avvelenate: In alcune situazioni, possono essere utilizzate esche specifiche per insetti del terreno, ma con molta cautela per evitare danni ad altri organismi.
Nome prodotto: Nematodi entomopatogeni (es. Heterorhabditis bacteriophora)
Descrizione uso: Microrganismi da applicare al terreno, attivi contro le larve. Richiede un'ottimale umidità del suolo e temperature del terreno specifiche per una buona efficacia.
Nome prodotto: Olio di Neem
Descrizione uso: L'incorporazione dell'olio di Neem nel terreno può avere un'azione repellente e antifeedant sulle larve, ma la sua efficacia può essere limitata nel controllo di infestazioni massive.
Nome prodotto: Trappole luminose/a feromoni
Descrizione uso: Utilizzate per la cattura massale degli adulti, riducendo la deposizione delle uova e di conseguenza la futura popolazione larvale. Particolarmente utili negli 'anni di maggiolino'.
Curiosità: Il maggiolino comune è un coleottero iconico e ben riconoscibile, legato alla memoria popolare di intere generazioni. Tuttavia, le sue larve rappresentano una delle minacce più gravi per l'agricoltura e le aree verdi. I cicli pluriennali del maggiolino fanno sì che gli anni di 'pullulazione' (quando c'è un'esplosione della popolazione) siano ben noti e spesso attesi dagli agricoltori per i danni che ne conseguono. In alcune culture, il maggiolino adulto è un simbolo di fortuna, mentre le sue larve sono fonte di preoccupazione.
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Insecta
Ordine: Coleoptera
Famiglia: Scarabaeidae
Genere: Melolontha
Specie: Melolontha melolontha (e altre specie dello stesso genere o famiglia con larve simili, es. Amphimallon, Rhizotrogus)
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