Le nottue terricole sono le larve (bruchi) di farfalle notturne (lepidotteri della famiglia Noctuidae). Queste larve vivono prevalentemente nel terreno di giorno e di notte emergono per nutrirsi delle giovani piante, recisando il fusto al livello del colletto o erodendo radici e foglie basali. Possono causare gravi 'fallanze' nelle semine e trapianti, portando alla morte di molte piantine.
Nome comune: Nottue terricole (Terragnole / Tagliatrici)
Nome sicentifico agente: Agrotis spp. (Genere)
Sinonimi: Vermi grigiNottua delle messiNottua dei seminatiBruchi terricoli
Categoria problema: Insetto
Agente tipo: Insetto fitofago (larve defogliatrici e rosicchiatrici del colletto/radici)
Ciclo biologico e sviluppo: Le nottue terricole (Agrotis spp.) sono farfalle notturne le cui femmine depongono le uova singolarmente o in piccoli gruppi sulla pagina inferiore delle foglie o sul terreno vicino alle piante ospiti. Dopo 1-2 settimane, le uova si schiudono e le larve neonate iniziano a nutrirsi superficialmente delle foglie. Successivamente, le larve si spostano nel terreno, diventando lucifughe (attive di notte e nascoste di giorno) e iniziano a causare i danni maggiori a colletto e radici. Le larve passano attraverso 6-7 stadi larvali, crescendo fino a 5 cm di lunghezza e assumendo un colore grigiastro-brunastro. Si impupano nel terreno e gli adulti (farfalle) sfarfallano tipicamente in primavera e in tarda estate/autunno, a seconda della specie e del clima, compiendo 2-3 generazioni all'anno.
Ambiente favorevole: Le nottue terricole sono favorite da terreni leggeri e ben lavorati, che facilitano il movimento delle larve. Le condizioni climatiche miti e la presenza di residui colturali non interrati possono favorire l'ovideposizione. Le giovani piantine sono le più suscettibili al loro attacco. Un'elevata umidità del suolo può anche favorire lo sviluppo delle larve.
Piante ospiti principali: Mais, Pomodoro, Lattuga, Cavoli (varie specie), Spinaci, Fagioli, Patata, Carota, Ravanello, Cetriolo, Basilico, Tabacco, Barbabietola da zucchero, Mais
Piante ospiti secondarie: Sono estremamente polifaghe e possono attaccare quasi tutte le giovani piante orticole, cerealicole, foraggere, industriali e persino giovani piante ornamentali o forestali, causando danni in un'ampia varietà di colture.
Danni diretti: Recisione delle giovani piantine al livello del colletto, causando la loro morte improvvisa e 'fallanze' estese., Erosione di radici, colletto e foglie basali, che porta all'avvizzimento e al deperimento della pianta., Su piante più grandi, gallerie superficiali nel fusto e danni a tuberi (es. patata) o bulbi (es. cipolla).
Danni indiretti: Perdite significative di produzione e necessità di risemine o ritrapianti., Aumento dei costi di produzione a causa degli interventi di controllo.
Impatto economico/culturale: Le nottue terricole possono causare danni economici molto elevati, specialmente nei primi stadi di crescita delle colture. Le 'fallanze' nelle semine e nei trapianti possono essere così estese da richiedere la risemina di intere parcelle, con un aumento significativo dei costi di manodopera, sementi e tempo. Questo impatta direttamente sulla resa finale e sulla redditività delle colture orticole e cerealicole.
Sintomi su foglie: Nei primi stadi larvali, le nottue possono causare erosioni sui bordi delle foglie o 'finestrature' (piccoli fori o aree mangiate). Le foglie basali possono presentare rosicchiature o essere completamente consumate. Le piante possono apparire avvizzite o ingiallite a causa del danno al colletto o alle radici.
Sintomi su fusto e rami: Il danno più caratteristico è il taglio del fusto al livello del colletto (il punto di congiunzione tra fusto e radice), specialmente nelle giovani piantine. La pianta collassa e si stacca facilmente dalla parte radicale, che rimane nel terreno. Su piante più sviluppate, le larve possono scavare gallerie all'interno del fusto o rosicchiare la corteccia al livello del suolo.
Sintomi su fiori e frutti: Non attaccano direttamente fiori o frutti. Tuttavia, il forte deperimento o la morte della pianta ospite, a causa del danno al colletto e alle radici, impedisce lo sviluppo di fiori e frutti o ne compromette gravemente la qualità e la quantità.
Sintomi su radici e colletto: Le larve si nutrono intensamente del colletto e delle radici superficiali, causando erosioni e recisioni. Questo è il danno più grave, in quanto interrompe il flusso di linfa e rende la pianta incapace di assorbire acqua e nutrienti, portandola rapidamente alla morte.
Sintomi generali: Fallanze estese nei campi o negli orti, con la scomparsa di intere file di piantine appena emerse o trapiantate. Le piante danneggiate appaiono improvvisamente appassite o tranciate alla base. Le larve si rintanano nel terreno durante il giorno e sono difficili da vedere, ma si arrotolano su se stesse a spirale se disturbate.
Prevenzione: Lavorazioni del terreno: Arauture profonde e sarchiatura frequente possono esporre uova, larve e pupe agli uccelli e alle intemperie, riducendone la sopravvivenza., Rotazione delle colture: Evitare la successione di colture suscettibili nello stesso appezzamento., Controllo delle erbe infestanti: Le infestanti possono offrire rifugio e cibo alle nottue, quindi il loro controllo è importante., Fertilizzazione equilibrata: Evitare eccessi di azoto che rendono le piante più tenere e appetibili., Monitoraggio: Utilizzare trappole a feromoni per monitorare i voli degli adulti e prevedere i periodi di ovideposizione e schiusa larvale, permettendo interventi tempestivi.
Lotta biologica e predatori naturali: Bacillus thuringiensis var. kurstaki (Btk): Batterio specifico per i lepidotteri, agisce per ingestione. Va applicato quando le larve sono giovani e si nutrono delle foglie (primi stadi larvali), preferibilmente la sera. Le larve smettono di nutrirsi e muoiono dopo qualche giorno., Nematodi entomopatogeni: Alcune specie di nematodi (es. Steinernema carpocapsae) possono essere applicate al terreno per parassitizzare le larve delle nottue. Richiede un'adeguata umidità del terreno per essere efficace., Virus della poliedrosi nucleare (NPV): Esistono formulati specifici a base di NPV per alcune specie di nottue, che causano una malattia fatale nelle larve., Predatori naturali: Favorire la presenza di uccelli (merli, polli), rospi, carabidi e ragni, che si nutrono delle larve.
Rimedi fisici & meccanici: Raccolta manuale: Per piccole superfici o orti domestici, è possibile cercare e raccogliere le larve nel terreno (specialmente vicino alle piante recise) o sulle piante di notte. Si arrotolano a spirale se toccate., Barriere fisiche: Posizionare collari o cilindri di cartone o plastica attorno al colletto delle giovani piantine al momento del trapianto, interrandoli leggermente, per impedire alle larve di raggiungere il fusto., Esca avvelenata: Preparare esche a base di crusca e un insetticida (se consentito e con le dovute precauzioni) o un prodotto biologico (es. Btk) da distribuire sul terreno la sera.
Nome prodotto: Bacillus thuringiensis var. kurstaki (Btk)
Descrizione uso: Prodotto biologico selettivo, da spruzzare sulle foglie quando le larve sono giovani e attive. Agisce per ingestione. Applicare la sera per massimizzare l'efficacia (è fotolabile).
Nome prodotto: Estratti di Neem (Azadiractina)
Descrizione uso: Agisce come fagodeterrente e regolatore di crescita. Può essere usato per irrorazione fogliare (sugli stadi giovani) o in fertirrigazione per un'azione sistemica nelle radici e colletto. Applicare la sera.
Nome prodotto: Trappole a feromoni
Descrizione uso: Posizionate in campo per catturare gli adulti maschi, riducendo la possibilità di accoppiamento e ovideposizione. Utili per il monitoraggio e la confusione sessuale.
Curiosità: Il nome 'nottua' deriva dal fatto che sia gli adulti (le farfalle) che le larve sono attive prevalentemente di notte. Le larve di nottua sono anche chiamate 'vermi grigi' per il loro colore e la loro abitudine di vivere nel terreno. Le specie migratorie di nottue, come Agrotis ipsilon, possono percorrere lunghe distanze, causando pullulazioni larvali imprevedibili anche in aree non direttamente prossime a focolai di infestazione.
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Insecta
Ordine: Lepidoptera
Famiglia: Noctuidae
Genere: Agrotis (es. Agrotis ipsilon, Agrotis segetum)
Specie: Varia (es. Agrotis ipsilon, Agrotis segetum)
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