Le cocciniglie delle radici sono piccoli insetti fitofagi che si nutrono della linfa delle piante attaccando specificamente il sistema radicale. Sono difficili da individuare perché vivono sottoterra, spesso protette da una secrezione cerosa bianca che forma ammassi simili a muffa intorno alle radici e nel terreno. Causano un progressivo deperimento e indebolimento della pianta.
Nome comune: Cocciniglia delle radici
Nome sicentifico agente: Rhizoecus spp., Pseudococcus spp. (specie rizofile)
Sinonimi: Cocciniglia radicaleCocciniglia terricola
Categoria problema: Insetto
Agente tipo: Insetto fitofago
Ciclo biologico e sviluppo: Le cocciniglie delle radici completano il loro intero ciclo vitale sottoterra. Le femmine depongono le uova in ovisacchi cotonosi nel terreno, vicino alle radici. Le neanidi che ne emergono sono mobili per un breve periodo, dopodiché si fissano alle radici per nutrirsi. Sono insetti a corpo molle, spesso ricoperti da una cera biancastra che le protegge. Si riproducono per partenogenesi (senza maschi) in molte specie, consentendo una rapida moltiplicazione. In ambienti protetti, come le case o le serre, possono compiere diverse generazioni all'anno, con cicli continui.
Ambiente favorevole: Prosperano in terreni pesanti, compatti e mal drenati che favoriscono l'umidità costante e una scarsa aerazione delle radici. L'eccesso di irrigazione e il ristagno idrico possono creare le condizioni ideali per il loro sviluppo. Le piante stressate da condizioni ambientali sfavorevoli o da cure improprie sono più vulnerabili all'attacco.
Piante ospiti principali: Succulente (cactus, euforbie), Orchidee (Phalaenopsis, Cymbidium), Piante d'appartamento (Ficus, Pothos, Dracena), Aromatiche (Rosmarino, Timo in vaso), Piccoli frutti in vaso (Fragole), Alcune orticole in vaso
Piante ospiti secondarie: Possono attaccare un'ampia varietà di piante coltivate in vaso, specialmente quelle che preferiscono substrati ben drenati ma che vengono tenute in condizioni di umidità eccessiva o scarsa aerazione radicale.
Danni diretti: Sottrazione di linfa dalle radici, causando un indebolimento progressivo della pianta., Danneggiamento diretto del sistema radicale, che compromette la capacità della pianta di assorbire acqua e nutrienti., Compromissione della stabilità della pianta nel substrato.
Danni indiretti: Indebolimento generale che rende la pianta più suscettibile ad altre malattie e parassiti (es. marciumi radicali)., Rallentamento o arresto della crescita., Deperimento e, nei casi gravi, morte della pianta.
Impatto economico/culturale: Nelle coltivazioni in vaso, sia ornamentali che orticole, possono causare la perdita completa delle piante infestate, con un conseguente impatto economico significativo per i produttori o estetico per gli hobbisti. La difficoltà di diagnosi precoce rende il controllo più costoso e meno efficace.
Sintomi su foglie: Ingiallimento diffuso delle foglie, perdita di turgore anche dopo l'irrigazione, appassimento inspiegabile, crescita stentata. Questi sintomi sono indiretti e derivano dal danno alle radici, che impedisce l'assorbimento di acqua e nutrienti.
Sintomi su fusto e rami: Rallentamento o arresto della crescita del fusto e dei rami. In casi gravi, il fusto può diventare legnoso e deperire. Non ci sono attacchi diretti visibili su queste parti.
Sintomi su fiori e frutti: Riduzione o assenza di fioritura e fruttificazione. I fiori possono essere piccoli o deformi e i frutti possono cadere prematuramente a causa della debolezza generale della pianta.
Sintomi su radici e colletto: Il sintomo più evidente è la presenza di piccole masse bianche e cotonose o farinose sulle radici, simili a muffa o ragnatele. Queste masse contengono le cocciniglie, le loro uova e la secrezione cerosa. Le radici possono apparire indebolite, marcescenti o con crescita anomala. La pianta può essere facile da sfilare dal vaso a causa del danno radicale. A volte, la secrezione cotonosa può essere visibile nel terreno vicino al colletto o sui bordi del vaso.
Sintomi generali: Appassimento cronico, crescita stentata, mancanza di vigore, ingiallimento generalizzato delle foglie, caduta delle foglie più vecchie. Nonostante le corrette cure (irrigazione, concimazione), la pianta continua a mostrare segni di stress. Insetti bianchi e cerosi possono essere notati ispezionando attentamente le radici al momento del rinvaso.
Prevenzione: Utilizzare sempre terriccio sterile e di buona qualità al momento del rinvaso., Assicurare un drenaggio eccellente nel vaso e nel substrato per evitare ristagni idrici., Evitare l'eccesso di irrigazione e lasciare asciugare il substrato tra un'annaffiatura e l'altra, specialmente per succulente e orchidee., Ispezionare le radici delle nuove piante prima di introdurle nella propria collezione., Mantenere le piante in buona salute per aumentarne la resistenza.
Lotta biologica e predatori naturali: Introduzione di nematodi entomopatogeni specifici per insetti del terreno (es. Steinernema feltiae o Heterorhabditis bacteriophora), che parassitano le larve degli insetti nel suolo., Utilizzo del fungo entomopatogeno _Beauveria bassiana_, applicato al terreno per colpire gli insetti. Questi trattamenti richiedono condizioni ambientali specifiche per essere efficaci (umidità, temperatura).
Rimedi fisici & meccanici: Rinvaso completo: Il metodo più efficace. Rimuovere completamente la pianta dal vaso, eliminare quanto più vecchio terriccio possibile dalle radici (anche lavandole delicatamente sotto acqua corrente), ispezionare le radici e rimuovere manualmente eventuali cocciniglie visibili. Eliminare le radici più danneggiate o marce. Rinvasare in terriccio fresco e sterile., Immersione delle radici: Per piante robuste, dopo aver rimosso il più possibile il terriccio, immergere l'intero apparato radicale in una soluzione di acqua e sapone molle potassico (o alcool diluito) per 20-30 minuti, quindi risciacquare bene prima di rinvasare.
Nome prodotto: Olio di Neem (come innaffiante)
Descrizione uso: Agisce come insetticida sistemico, fagodeterrente e regolatore di crescita anche quando assorbito dalle radici. Diluire l'olio di Neem in acqua e utilizzarlo per innaffiare il substrato. Ripetere ogni 7-10 giorni per diverse settimane. L'efficacia può essere lenta e variabile.
Nome prodotto: Sapone Molle Potassico (innaffiante)
Descrizione uso: Diluito in acqua e usato per innaffiare il terreno. Agisce per contatto sulle cocciniglie presenti superficialmente o sugli strati più alti del terreno. Meno efficace per infestazioni profonde.
Nome prodotto: Perossido d'idrogeno (acqua ossigenata)
Descrizione uso: Diluire perossido d'idrogeno al 3% in acqua (es. 1 parte di perossido per 4 parti di acqua) e usare per innaffiare. L'ossigeno rilasciato può aiutare a danneggiare le cocciniglie e aerare il terreno, ma attenzione a non esagerare per non danneggiare le radici della pianta.
Curiosità: Le cocciniglie delle radici sono spesso veicolate da formiche, che le allevano e proteggono sottoterra in cambio della melata, rendendo il controllo più complesso. Sono difficili da vedere e spesso l'infestazione viene scoperta solo quando la pianta è già gravemente compromessa o durante il rinvaso.
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Insecta
Ordine: Hemiptera
Famiglia: Pseudococcidae (ma anche alcune specie di Coccidae o altri gruppi)
Genere: Varia (es. Rhizoecus, Geococcus, alcune specie di Pseudococcus)
Specie: Varia (es. Rhizoecus falcifer, Pseudococcus longispinus – se rizofilo)
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