Il Virus del nanismo giallo dell'orzo (BYDV) è una delle malattie virali più distruttive per le colture cerealicole a paglia (orzo, grano, avena, mais, riso) e per altre graminacee. È trasmesso esclusivamente da diverse specie di afidi in modo persistente (circolativo non propagativo), il che significa che il virus viene acquisito, circola nel corpo dell'afide e può essere trasmesso per lunghi periodi. I sintomi principali includono un caratteristico ingiallimento o arrossamento delle foglie, nanismo e una significativa riduzione della resa.
Nome comune: Virus del nanismo giallo dell'orzo (BYDV)
Nome sicentifico agente: Luteoviridae (genere Luteovirus, Polerovirus)
Sinonimi: BYDVGiallume nanizzante dell'orzoYellow dwarf virus
Categoria problema: Malattia virale
Agente tipo: Virus
Ciclo biologico e sviluppo: Il BYDV è un virus a RNA a singolo filamento. Non si replica all'interno del vettore (afide) ma viene acquisito dall'afide nutrendosi su una pianta infetta e poi inoculato in una pianta sana durante la successiva alimentazione. Questa trasmissione è persistente (circolativa non propagativa): il virus viene assorbito dall'intestino dell'afide, attraversa l'emolinfa e raggiunge le ghiandole salivari, da cui viene inoculato nella nuova pianta. Una volta acquisito, l'afide rimane infettivo per tutta la sua vita. Il virus sverna in piante ospiti spontanee (graminacee selvatiche) e in colture cerealicole a semina autunnale che fungono da 'ponte verde'. La diffusione avviene principalmente con il volo degli afidi vettori.
Ambiente favorevole: Le condizioni che favoriscono lo sviluppo delle popolazioni di afidi vettori sono anche quelle che favoriscono la diffusione del BYDV. Queste includono: - Temperature miti: Ideali per l'attività e la riproduzione degli afidi. - Primavere e autunni umidi e temperati: Favoriscono la crescita delle graminacee ospiti e l'attività degli afidi. - Presenza di 'ponti verdi': Campi incolti, bordi campo o cereali spontanei che rimangono verdi tra una coltura e l'altra, permettendo al virus e agli afidi di sopravvivere e migrare. - Semine precoci: Espongono le giovani piante a un maggiore rischio di infezione da afidi migranti dall'esterno.
Piante ospiti principali: Orzo (Hordeum vulgare), Avena (Avena sativa), Grano (Triticum aestivum), Mais (Zea mays), Riso (Oryza sativa), Segale (Secale cereale)
Piante ospiti secondarie: Numerose altre specie di graminacee coltivate (es. sorgo, miglio) e selvatiche (es. loglio, digitaria, avena selvatica, coda di volpe), che fungono da serbatoi del virus.
Danni diretti: Significative perdite di resa: La riduzione della produzione di granella può variare dal 5% al 70% o più, a seconda della varietà, del ceppo virale e del momento dell'infezione (infezioni precoci causano i danni maggiori). - Riduzione del peso specifico della granella: La granella prodotta è spesso di scarsa qualità, leggera e raggrinzita. - Diminuzione dell'altezza e della biomassa: Le piante sono più piccole e meno vigorose., Aumento della suscettibilità della pianta ad altri stress o patogeni secondari.
Danni indiretti: Costi per monitoraggio e interventi di controllo degli afidi., Impatto economico negativo sulla filiera cerealicola.
Impatto economico/culturale: Il BYDV è considerato uno dei patogeni più importanti e dannosi per i cereali a livello globale, causando perdite economiche significative in tutti i continenti dove queste colture sono diffuse. L'impatto economico è particolarmente elevato nelle aree con lunghe stagioni di crescita o con inverni miti che permettono la sopravvivenza degli afidi e delle piante ospiti infette. La gestione richiede spesso un approccio integrato per minimizzare le perdite.
Sintomi su foglie: I sintomi fogliari sono i più comuni e variano a seconda della specie ospite e del ceppo di BYDV: - Ingiallimento: Le foglie, a partire dalla punta e dai margini, assumono un colore giallo brillante (comune su orzo e avena). - Arrossamento/Violaceo: Su altre graminacee, in particolare il grano, le foglie possono sviluppare colorazioni rossastre o violacee, specialmente sulle varietà più sensibili o in condizioni di stress. - Rigidità e ispessimento: Le foglie possono diventare più spesse, rigide e tendere a stare erette. - Strisce o chiazze: In alcuni casi, possono comparire strisce o chiazze di colore anomalo.
Sintomi su fusto e rami: Il sintomo più evidente sul fusto è il nanismo generalizzato della pianta. Le piante infette rimangono significativamente più piccole rispetto alle piante sane e possono avere un numero ridotto di culmi di accestimento.
Sintomi su fiori e frutti: Sulle spighe (fiori e successivi frutti, la granella): - Riduzione delle spighe: Le spighe delle piante infette sono spesso più piccole, deformate o non si sviluppano completamente. - Sterilità o scarsa allegagione: Molti fiori possono non produrre granella o produrre granella abortita o di scarsa qualità. - Grani raggrinziti: La granella che si forma è spesso raggrinzita, leggera e di qualità inferiore.
Sintomi su radici e colletto: Le radici delle piante infette possono essere meno sviluppate e meno ramificate rispetto a quelle sane, contribuendo al nanismo e al deperimento generale della pianta. Non si osservano sintomi diretti e specifici sul colletto.
Sintomi generali: Le piante infette mostrano un generale nanismo, scarsa vigoria, riduzione dell'accestimento e maturazione ritardata. I sintomi tendono a manifestarsi a chiazze nel campo, corrispondenti alla distribuzione degli afidi vettori, e possono essere più gravi nelle aree dove l'infezione è avvenuta precocemente.
Prevenzione: Semina ritardata: Nelle aree a rischio, ritardare la semina autunnale può ridurre l'esposizione delle giovani piante ai voli di afidi infettivi, specialmente dopo periodi caldi e secchi che favoriscono la migrazione degli afidi. Tuttavia, ciò deve essere bilanciato con il rischio di semine tardive per altre problematiche., Controllo delle graminacee spontanee: Eliminare le graminacee infestanti (o 'ponti verdi') nei campi e nelle aree circostanti prima della semina e durante la crescita della coltura, in quanto possono ospitare il virus e gli afidi., Scelta di varietà resistenti/tolleranti: Utilizzare varietà di cereali che mostrano una maggiore resistenza o tolleranza al BYDV. Questo è il metodo di controllo più efficace e sostenibile a lungo termine., Corretta gestione delle concimazioni: Evitare eccessi di azoto che possono rendere le piante più attraenti per gli afidi., Buone pratiche culturali: Garantire una buona preparazione del letto di semina e una corretta irrigazione per promuovere una crescita vigorosa delle piante e renderle meno suscettibili allo stress.
Lotta biologica e predatori naturali: La lotta biologica non è diretta contro il virus, ma è cruciale per la gestione dei vettori. Favorire la presenza di predatori naturali degli afidi (es. coccinelle, sirfidi, crisopidi, cimici predatrici) e parassitoidi (es. imenotteri Aphidius spp.) nel campo può contribuire a ridurre le popolazioni di afidi e, di conseguenza, la pressione di infezione virale.
Rimedi fisici & meccanici: Rotazione delle colture: Anche se non è un rimedio fisico diretto, la rotazione interrompe il ciclo degli afidi che svernano e riduce l'inoculo nel terreno., Rimozione di piante volontarie (self-sown): Eliminare le piante di cereali che nascono spontaneamente da semi caduti nel campo precedente, poiché possono fungere da 'ponte verde' per il virus e gli afidi.
Nome prodotto: Olio di Neem
Descrizione uso: Agisce come repellente e insetticida contro gli afidi, riducendo la loro capacità di alimentarsi e trasmettere il virus. Applicare secondo le dosi e i tempi consigliati, preferibilmente nelle ore serali per proteggere gli impollinatori.
Nome prodotto: Sapone Molle Potassico
Descrizione uso: Agisce per contatto contro gli afidi, aiutando a ridurne le popolazioni. Deve essere applicato direttamente sulle colonie di afidi per essere efficace.
Curiosità: Il BYDV è un complesso di diversi virus strettamente correlati, classificati in generi come Luteovirus e Polerovirus all'interno della famiglia Luteoviridae. La distinzione tra i vari ceppi (es. BYDV-PAV, BYDV-MAV, BYDV-RMV) è importante perché possono avere diversi ospiti, diversi vettori afidi e causare sintomi di gravità variabile. È uno dei virus vegetali più studiati a causa del suo impatto economico significativo sulle colture cerealicole globali.
Regno: Orthornavirae
Phylum: Pisuviricota
Classe: Stelpaviricetes
Ordine: Tolivirales
Famiglia: Luteoviridae
Genere: Luteovirus
Specie: Barley yellow dwarf virus
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