La batteriosi del cavolo, o marciume nero, è una delle malattie batteriche più distruttive che colpiscono le brassicacee. Causata da Xanthomonas campestris pv. campestris, provoca tipiche lesioni a V sui margini fogliari, ingiallimento e necrosi delle nervature, e un progressivo marciume sistemico che può portare alla morte della pianta. È favorita da condizioni calde e umide.
Nome comune: Batteriosi del cavolo
Nome sicentifico agente: Xanthomonas campestris pv. campestris
Sinonimi: Marciume nero del cavoloBlack rot del cavoloAvvizzimento batterico del cavolo
Categoria problema: Batterio
Agente tipo: Batterio fitopatogeno
Ciclo biologico e sviluppo: Xanthomonas campestris pv. campestris sopravvive principalmente nei semi infetti e nei residui vegetali nel terreno. Può anche persistere su piante spontanee o erbe infestanti della famiglia delle Brassicaceae. La diffusione avviene tramite gli schizzi d'acqua (pioggia, irrigazione per aspersione), vento, insetti e attrezzi agricoli contaminati. La penetrazione nella pianta avviene principalmente attraverso le idatodi (pori marginali delle foglie) e ferite. Il batterio si moltiplica nei vasi xilematici, ostruendoli e causando i sintomi di avvizzimento.
Ambiente favorevole: Temperature calde (25-30°C) e alta umidità (pioggia, rugiada, irrigazione per aspersione) sono le condizioni ideali per l'insorgenza, lo sviluppo e la rapida diffusione del marciume nero. I terreni mal drenati e le lesioni alle piante aumentano la suscettibilità all'infezione.
Piante ospiti principali: Cavolo (Brassica oleracea var. capitata), Cavolfiore (Brassica oleracea var. botrytis), Broccolo (Brassica oleracea var. italica), Cavolo verza, Cavolo nero, Cavolo rapa, Cime di rapa, Rucola, Ravanello
Piante ospiti secondarie: Tutte le specie appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae (crucifere), incluse molte erbe infestanti.
Danni diretti: Necrosi e marciume delle foglie, che riducono la superficie fotosintetica e la qualità del prodotto., Imbrunimento vascolare che porta all'avvizzimento e alla morte della pianta.
Danni indiretti: Perdite significative di resa e valore commerciale del raccolto., Contaminazione dei semi, compromettendo la qualità del materiale di propagazione., Difficoltà di conservazione post-raccolta del prodotto infetto.
Impatto economico/culturale: La batteriosi del cavolo è una delle malattie più devastanti per le colture di Brassicaceae, capace di causare perdite di resa dal 50% fino al 100% in condizioni epidemiche. I costi per la gestione e la prevenzione sono elevati, e la sua presenza può rendere la coltivazione non redditizia in aree endemiche.
Sintomi su foglie: Sui margini delle foglie si sviluppano caratteristiche lesioni a forma di 'V' invertita o a 'cuneo', che si estendono verso la nervatura centrale. Queste lesioni inizialmente sono di colore giallo pallido o verdastro, poi diventano marroni e necrotiche. Le nervature all'interno delle lesioni diventano nere (da cui il nome 'marciume nero') e l'infezione può progredire lungo le nervature fino al picciolo e al fusto. Le foglie gravemente colpite ingialliscono e cadono prematuramente. Possono verificarsi maculature irregolari sui cotiledoni o sulle prime foglie vere delle giovani piantine.
Sintomi su fusto e rami: Il batterio si diffonde sistemicamente attraverso i vasi conduttori (xilema) del fusto e dei piccioli. Tagliando trasversalmente un fusto infetto, si può osservare un anello vascolare nero o marrone scuro. Questo imbrunimento vascolare blocca il trasporto di acqua e nutrienti, causando avvizzimento e deperimento della pianta. Il fusto può sviluppare lesioni esterne o marciumi secchi.
Sintomi su fiori e frutti: Sulle infiorescenze (come nel broccolo o cavolfiore) si possono sviluppare macchie scure e marciumi. Sui baccelli delle piante da seme, si formano lesioni necrotiche che possono portare all'infezione dei semi, che sono la principale fonte di inoculo per la stagione successiva.
Sintomi su radici e colletto: L'infezione può raggiungere il colletto e le radici, causando un imbrunimento dei tessuti vascolari interni. Anche se non è un sintomo primario, il collasso sistemico della pianta può derivare dal blocco vascolare a questo livello.
Sintomi generali: Avvizzimento e deperimento generale della pianta, anche in presenza di umidità nel terreno. Crescita stentata. Il caratteristico imbrunimento delle nervature fogliari e dell'anello vascolare nel fusto sono segni diagnostici chiave. In casi gravi, la pianta può collassare e morire.
Prevenzione: Utilizzare esclusivamente semi sani e certificati, trattati termicamente o chimicamente per eliminare il batterio., Praticare una rotazione delle colture di almeno 3 anni (meglio 4-5 anni), evitando di coltivare Brassicaceae nello stesso appezzamento., Eliminare e distruggere prontamente tutti i residui colturali delle piante infette (non compostare)., Evitare l'irrigazione per aspersione; preferire l'irrigazione a goccia o a solco per ridurre la bagnatura fogliare., Evitare di lavorare il campo (es. sarchiatura, trapianto) quando le piante sono bagnate per non diffondere il batterio., Controllare le erbe infestanti della famiglia delle Brassicaceae che possono fungere da serbatoio del patogeno., Garantire un buon drenaggio del terreno e un'adeguata spaziatura tra le piante.
Lotta biologica e predatori naturali: Utilizzo di varietà di cavolo resistenti o tolleranti alla batteriosi, dove disponibili. Questo è uno degli approcci più efficaci., La ricerca è in corso su agenti di biocontrollo (es. ceppi non patogeni di Xanthomonas o altri batteri antagonisti) che possono colonizzare le piante e impedire l'insediamento del patogeno, ma non sono ancora ampiamente disponibili per il controllo diretto della malattia in campo aperto.
Rimedi fisici & meccanici: Rimozione manuale e distruzione delle piante malate non appena si individuano i sintomi per ridurre la fonte di inoculo., Disinfezione degli attrezzi agricoli (specialmente quelli da taglio) con soluzioni disinfettanti dopo l'uso in campi infetti., Solarizzazione del terreno in caso di gravi infezioni per ridurre l'inoculo nel suolo (su piccola scala).
Nome prodotto: Prodotti a base di Rame (es. Idrossido di Rame, Ossicloruro di Rame, Poltiglia Bordolese)
Descrizione uso: Agiscono come battericidi di contatto. Possono essere applicati preventivamente, specialmente su giovani piantine o dopo piogge e stress. La loro efficacia è limitata una volta che l'infezione è instaurata, poiché il batterio è all'interno della pianta. Rispettare i dosaggi e i limiti di legge per il rame in agricoltura biologica.
Curiosità: Il nome 'campestris' nel nome scientifico di Xanthomonas campestris pv. campestris deriva dalla parola latina che significa 'del campo', ad indicare la sua ampia diffusione nelle colture. Il patotipo 'campestris' è specifico per le Brassicaceae, ma esistono molti altri patotipi di Xanthomonas campestris che colpiscono diverse piante.
Regno: Bacteria
Phylum: Proteobacteria
Classe: Gammaproteobacteria
Ordine: Xanthomonadales
Famiglia: Xanthomonadaceae
Genere: Xanthomonas
Specie: X. campestris pv. campestris
5
4
5