La batteriosi della vite, o mal nero, è una malattia grave causata da Xylophilus ampelinus. Si manifesta con striature necrotiche e imbrunimenti sul legno, avvizzimento dei germogli e delle foglie, e può portare al disseccamento di interi rami o dell'intera pianta. È una malattia sistemica che compromette seriamente la vitalità e la produttività del vigneto.
Nome comune: Batteriosi della vite
Nome sicentifico agente: Xylophilus ampelinus
Sinonimi: Mal nero della viteAvvizzimento batterico della viteMal della corteccia della vite
Categoria problema: Batterio
Agente tipo: Batterio fitopatogeno
Ciclo biologico e sviluppo: Il batterio sopravvive nel legno infetto delle piante malate e nei residui colturali. Si diffonde principalmente attraverso gli attrezzi di potatura contaminati, ma anche tramite schizzi d'acqua (pioggia, irrigazione), vento e, in misura minore, insetti. Penetra nella pianta attraverso ferite (potatura, innesto, grandine, danni da gelo, lesioni meccaniche). Le infezioni sono favorite da temperature miti (20-25°C) e alta umidità in primavera e inizio estate.
Ambiente favorevole: Temperature miti (20-25°C) e alta umidità (piogge primaverili, rugiada prolungata) sono le condizioni ideali per la diffusione e l'insediamento del batterio. Le ferite su ogni parte della pianta (potatura, grandine, sfemminellatura, vendemmia) sono i punti di ingresso principali per il patogeno. Terreni pesanti e ristagni idrici possono favorire la suscettibilità della pianta.
Piante ospiti principali: Vite (Vitis vinifera)
Piante ospiti secondarie: Non si conoscono altri ospiti significativi oltre alla vite.
Danni diretti: Necrosi dei tessuti vascolari e collasso dei vasi, impedendo il trasporto di acqua e nutrienti., Deperimento e morte di germogli, tralci, rami e, in casi gravi, dell'intera pianta.
Danni indiretti: Significative perdite di produzione, sia in quantità che in qualità dell'uva., Riduzione della longevità del vigneto e aumento dei costi di reimpianto., Aumento della suscettibilità della pianta ad altri stress o patogeni secondari.
Impatto economico/culturale: La batteriosi della vite può causare gravi danni economici, con perdite di resa che possono raggiungere l'80-100% sui ceppi colpiti. La necessità di estirpare e reimpiantare le viti infette comporta costi elevati. La malattia è endemica in alcune aree e la sua gestione è fondamentale per la sostenibilità della viticoltura.
Sintomi su foglie: Ingiallimento e arrossamento dei margini fogliari, seguiti da necrosi a forma di V con la punta rivolta verso la nervatura centrale. Le foglie possono avvizzire e disseccare precocemente, rimanendo talvolta attaccate ai tralci. Su varietà suscettibili si possono avere maculature e successiva caduta fogliare.
Sintomi su fusto e rami: Strie nere o marroni longitudinali sotto la corteccia (visibili asportandola), soprattutto sui tralci giovani e sui rami di uno o due anni. Necrosi e imbrunimento dei tessuti vascolari (xilema). Formazione di cancri e spaccature sul legno. Deperimento dei rami (apoplessia), con disseccamento improvviso. Il fusto può mostrare cancri e aree necrotiche profonde.
Sintomi su fiori e frutti: Avvizzimento e disseccamento dei fiori e dei giovani grappoli. Le bacche possono presentare imbrunimenti e raggrinzimento. I grappoli colpiti non maturano e disseccano. Il danno è significativo sulla produzione.
Sintomi su radici e colletto: L'infezione può estendersi al colletto e alle radici, causando un imbrunimento e necrosi dei tessuti vascolari. Ciò porta a un deperimento generale della pianta e, in casi gravi, alla sua morte, poiché il flusso di acqua e nutrienti è compromesso.
Sintomi generali: Avvizzimento improvviso di singoli germogli o interi tralci ('colpo apoplettico'). Crescita stentata, deperimento generalizzato della pianta, che può portare alla morte dell'intero ceppo in pochi anni. La pianta appare come 'bruciata'.
Prevenzione: Utilizzare materiale vivaistico sano e certificato, proveniente da vivai indenni., Evitare la potatura in periodi di pioggia o elevata umidità. Preferire giorni asciutti e soleggiati., Disinfettare accuratamente gli attrezzi di potatura (forbici, seghe) tra una pianta e l'altra, e idealmente, tra un taglio e l'altro su piante sospette (con soluzioni di ipoclorito di sodio al 10%, sali quaternari d'ammonio o alcool al 70%)., Eliminare e bruciare tempestivamente i tralci, i rami e le piante gravemente infette per ridurre le fonti di inoculo., Proteggere la vite da danni meccanici (da attrezzi, grandine) e da forti gelate che creano porte d'ingresso per il batterio., Applicare paste cicatrizzanti sulle ferite di potatura più grandi.
Lotta biologica e predatori naturali: La ricerca sta studiando l'uso di batteri antagonisti (es. alcuni ceppi di Pseudomonas fluorescens o Bacillus subtilis) per proteggere le ferite da potatura, ma al momento non ci sono soluzioni consolidate e ampiamente disponibili per il controllo diretto della malattia.
Rimedi fisici & meccanici: Eliminazione radicale e bruciatura dei ceppi infetti, compresi i residui legnosi, per ridurre l'inoculo nel vigneto., Tecniche di potatura che riducano al minimo le ferite e favoriscano una rapida cicatrizzazione.
Nome prodotto: Prodotti a base di Rame (es. Idrossido di Rame, Ossicloruro di Rame, Poltiglia Bordolese)
Descrizione uso: Agiscono come battericidi di contatto. Applicare preventivamente sulla vegetazione in fase di quiescenza (dopo la caduta foglie) e/o al germogliamento, e subito dopo eventi traumatici (grandine, potatura tardiva) per proteggere le ferite. Rispettare i dosaggi e i limiti di legge per il rame in agricoltura biologica.
Curiosità: Xylophilus ampelinus è un batterio vascolare, il che significa che vive e si moltiplica all'interno dei vasi conduttori della pianta (xilema), ostruendoli e impedendo il trasporto di acqua e nutrienti. Questo spiega il rapido avvizzimento e disseccamento dei rami colpiti.
Regno: Bacteria
Phylum: Proteobacteria
Classe: Gammaproteobacteria
Ordine: Xanthomonadales
Famiglia: Xanthomonadaceae
Genere: Xylophilus
Specie: X. ampelinus
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