Il cancro batterico dell'actinidia, causato da Pseudomonas syringae pv. actinidiae (Psa), è una delle malattie più devastanti per le coltivazioni di kiwi. Provoca cancri sui rami e sul tronco, essudati batterici, disseccamento di gemme e rami, e può portare alla morte rapida dell'intera pianta. È particolarmente aggressivo sulle varietà di kiwi a polpa gialla.
Nome comune: Cancro batterico dell'actinidia (kiwi)
Nome sicentifico agente: Pseudomonas syringae pv. actinidiae (Psa)
Sinonimi: PSAMoria del kiwiBatteriosi dell'actinidia
Categoria problema: Batterio
Agente tipo: Batterio fitopatogeno
Ciclo biologico e sviluppo: Il batterio sopravvive nei tessuti infetti delle piante vive, nei residui vegetali e, potenzialmente, nel terreno e sull'attrezzatura. La diffusione avviene tramite schizzi di pioggia, vento, insetti e, soprattutto, attrezzi di potatura contaminati. Le infezioni avvengono principalmente attraverso ferite (potatura, danni da grandine, gelo) o aperture naturali (stomi, lenticelle). Il periodo più critico per le infezioni è l'autunno-inverno e l'inizio primavera, quando le temperature sono fresche e l'umidità elevata.
Ambiente favorevole: Temperature fredde-umide (ottimale 5-15°C), piogge frequenti, forte umidità relativa e gelate sono le condizioni che favoriscono lo sviluppo e la diffusione della malattia. Le ferite sulle piante sono la via principale di ingresso per il patogeno. Le piante stressate sono più suscettibili.
Piante ospiti principali: Actinidia deliciosa (kiwi verde), Actinidia chinensis (kiwi giallo), Actinidia arguta (kiwiño)
Piante ospiti secondarie: Non sono note altre piante ospiti significative al di fuori del genere Actinidia.
Danni diretti: Morte di gemme, rami e intere piante, con conseguente perdita del capitale vegetale., Compromissione della produzione di frutti e della loro qualità.
Danni indiretti: Costi elevati per la gestione e l'eradicazione delle piante infette., Limitazioni alla commercializzazione e esportazione dei frutti., Impatto significativo sull'economia agricola delle aree produttive.
Impatto economico/culturale: L'impatto economico del cancro batterico dell'actinidia è stato ed è tuttora enorme, specialmente in Italia, primo produttore mondiale di kiwi. La malattia ha causato l'eradicazione di interi impianti e il cambiamento delle varietà coltivate, con ingenti perdite economiche per gli agricoltori. La gestione è costosa e complessa.
Sintomi su foglie: Maculature angolari o irregolari, scure e circondate da un alone clorotico, che possono necrotizzare e creare 'buchi' sulla lamina. Necrosi delle foglie lungo le nervature. In caso di infezioni sistemiche, le foglie possono appassire e disseccare.
Sintomi su fusto e rami: Comparse di cancri di forma irregolare sul tronco, sui rami e sulle gemme. Da questi cancri fuoriesce un essudato batterico vischioso di colore bianco-lattiginoso, rossastro o ambrato, soprattutto in condizioni di alta umidità. I rami colpiti possono avvizzire e morire rapidamente.
Sintomi su fiori e frutti: Imbrunimento e successiva necrosi dei fiori, che possono cadere precocemente, compromettendo l'allegagione. Sui frutti, possono comparire piccole macchie scure e depresse, a volte con essudato. Infezioni gravi portano alla cascola dei frutti giovani.
Sintomi su radici e colletto: Il colletto può essere interessato da cancri e imbrunimenti, con la fuoriuscita di essudato. Le radici, sebbene meno colpite direttamente, possono deperire secondariamente all'indebolimento generale della pianta.
Sintomi generali: Avvizzimento improvviso di interi rami o dell'intera pianta (moria rapida). Deperimento generale della vegetazione, riduzione della crescita e della produzione. Infezioni latenti possono diventare acute in seguito a stress climatici o meccanici.
Prevenzione: Acquistare materiale vivaistico sano e certificato, proveniente da vivai affidabili., Praticare potature in periodi asciutti e miti (es. tarda primavera/inizio estate) per consentire una rapida cicatrizzazione delle ferite., Disinfettare accuratamente gli attrezzi di potatura tra una pianta e l'altra (con soluzioni di candeggina al 10% o alcool)., Eliminare tempestivamente e distruggere (bruciare o interrare profondamente) le piante o le parti di pianta infette., Evitare ristagni idrici e garantire un buon drenaggio del terreno., Proteggere le piante da grandine e gelate, che possono creare ferite., Potenziare le difese naturali della pianta attraverso una corretta nutrizione e pratiche agronomiche ottimali.
Lotta biologica e predatori naturali: Utilizzo di prodotti a base di microrganismi antagonisti (es. Bacillus spp.) che possono competere con Psa o indurre resistenza nella pianta. Applicare preventivamente, soprattutto in autunno-inverno e primavera., Sperimentazione e adozione di varietà di actinidia tolleranti o resistenti a Psa, come alcune selezioni di Actinidia chinensis (es. 'Hort16A', ora 'Zesy002'/'Gold3').
Rimedi fisici & meccanici: Rimozione precoce e distruzione delle piante gravemente colpite per evitare che diventino fonte di inoculo., Cicatrizzazione delle ferite da potatura con paste protettive contenenti prodotti rameici o agenti di biocontrollo., Protezione dei giovani impianti con teli o reti in caso di gelate o grandinate previste.
Nome prodotto: Prodotti a base di Rame (es. Ossicloruro di Rame, Idrossido di Rame)
Descrizione uso: Agiscono come battericidi di contatto, proteggendo le piante. Sono fondamentali e vanno applicati preventivamente e ripetutamente nei periodi critici (post-raccolta, caduta foglie, pre-germogliamento). Rispettare dosi e limiti di legge (quantità di rame per ettaro/anno).
Nome prodotto: Induttori di resistenza (es. laminarina, chitosano, estratti algali)
Descrizione uso: Stimolano le difese naturali della pianta, rendendola meno suscettibile all'infezione. Utilizzare in programmi di prevenzione integrata, in associazione con il rame.
Curiosità: L'epidemia di Psa che ha colpito l'Italia a partire dal 2008 ha avuto un impatto così devastante da portare alla quasi totale sostituzione delle varietà di kiwi verde tradizionali (Hayward) con varietà gialle più resistenti, ma comunque suscettibili in misura minore. La ricerca sulla resistenza genetica è intensissima.
Regno: Bacteria
Phylum: Proteobacteria
Classe: Gammaproteobacteria
Ordine: Pseudomonadales
Famiglia: Pseudomonadaceae
Genere: Pseudomonas
Specie: P. syringae pv. actinidiae
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