Il cancro batterico del pomodoro è una grave malattia causata dal batterio Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis. Colpisce i vasi conduttori della pianta, causando appassimento unilaterale o generalizzato, necrosi fogliare e lesioni cancrose sul fusto e sui frutti. È altamente contagiosa e può portare alla morte della pianta, con gravi perdite produttive.
Nome comune: Cancro batterico del pomodoro
Nome sicentifico agente: Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis
Sinonimi: Appassimento batterico del pomodoroMoria batterica del pomodoro
Categoria problema: Batterio
Agente tipo: Batterio fitopatogeno vascolare
Ciclo biologico e sviluppo: Il batterio Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis è un patogeno trasmesso principalmente attraverso il seme infetto, il che lo rende molto pericoloso per la diffusione. Può sopravvivere nei residui vegetali nel terreno per anni e negli attrezzi contaminati. Penetra nella pianta attraverso ferite (es. potatura, diradamento, trapianto, danni da insetti) o naturalmente attraverso gli stomi e le idatodi. Una volta all'interno, il batterio colonizza i vasi conduttori (xilema), moltiplicandosi e causando l'ostruzione del flusso di linfa, il che porta all'appassimento. La diffusione secondaria avviene tramite l'acqua (schizzi di pioggia, irrigazione), il contatto tra piante, gli attrezzi agricoli e le operazioni colturali.
Ambiente favorevole: L'attività del batterio è favorita da temperature moderate-alte (ottimali tra 24-28°C), elevata umidità atmosferica e bagnatura fogliare prolungata. Le ferite sulla pianta (dovute a potatura, trapianto, rotture accidentali) sono vie d'ingresso cruciali. La densità elevata delle piante e l'uso di sistemi di irrigazione a pioggia aumentano il rischio di diffusione.
Piante ospiti principali: Pomodoro
Piante ospiti secondarie: Patata (ospite occasionale senza sintomi gravi), Peperone (raramente e con sintomi lievi), Melanzana (raramente e con sintomi lievi), Alcune solanacee infestanti.
Danni diretti: Appassimento e moria di piante di pomodoro a tutti gli stadi di crescita., Riduzione drastica della produzione di frutti o perdita totale del raccolto., Deprezzamento commerciale dei frutti con sintomi.
Danni indiretti: Costi per la rimozione e lo smaltimento delle piante infette., Difficoltà nel reimpianto in aree contaminate a causa della persistenza del batterio nel terreno., Quarantena e restrizioni commerciali in caso di focolai.
Impatto economico/culturale: Il cancro batterico del pomodoro è una delle malattie batteriche più devastanti per questa coltura, capace di causare perdite economiche severe, soprattutto in serra e nelle coltivazioni intensive. A causa della sua contagiosità e della persistenza del patogeno, richiede misure sanitarie rigorose e può compromettere intere produzioni.
Sintomi su foglie: Inizialmente, le foglie possono mostrare un appassimento unilaterale su un lato della pianta, o un arricciamento verso l'alto. Successivamente, compaiono macchie necrotiche (brune o nere) sui margini e tra le nervature, che si espandono. Le foglie possono ingiallire, imbrunire e seccare, rimanendo spesso attaccate alla pianta.
Sintomi su fusto e rami: Sul fusto si possono osservare striature longitudinali di colore chiaro (biancastre o giallastre) che tendono a scurire e a spaccarsi, formando vere e proprie lesioni cancrose. Dalle lesioni e dai nodi si può avere un'essudazione batterica (liquido giallastro). Se si taglia longitudinalmente il fusto, si nota un imbrunimento dei vasi conduttori (xilema e floema), che appaiono striati di giallo-marrone o rossastro. La polpa del fusto può presentare cavità midollari di colore rosso-brunastro. Il fusto può collassare e la pianta morire.
Sintomi su fiori e frutti: I fiori infetti possono abortire. Sui frutti, il sintomo più caratteristico è la 'macchia a occhio di uccello': piccole macchie circolari (1-3 mm) bianche o chiare, con un centro scuro e leggermente depresso, circondato da un alone biancastro. Le macchie possono confluire in aree più grandi e necrotiche. I frutti gravemente infetti possono non svilupparsi o marcire.
Sintomi su radici e colletto: Le radici e il colletto possono mostrare imbrunimento dei tessuti vascolari. L'infezione radicale è spesso una conseguenza dell'infezione sistemica o un punto di ingresso in semenzai. Il sistema radicale è compromesso, portando a ridotto assorbimento di acqua e nutrienti.
Sintomi generali: Appassimento improvviso o progressivo dell'intera pianta o di singoli rami, anche in presenza di adeguata umidità del terreno. Crescita stentata, deperimento generale e morte della pianta. I sintomi possono variare in gravità a seconda del momento dell'infezione e delle condizioni ambientali.
Prevenzione: Utilizzare solo semi certificati come esenti dal patogeno o sottoporli a trattamenti termici specifici (acqua calda) o chimici (es. ipoclorito di sodio) per eliminare il batterio dalla superficie o dall'interno del seme., Sterilizzare il substrato di semina e i contenitori in vivaio., Disinfettare regolarmente attrezzi da potatura e superfici (con candeggina, sali quaternari d'ammonio, alcool denaturato, ecc.)., Eliminare e distruggere prontamente le piante infette, inclusa la zolla di terra circostante, per evitare la diffusione. Non compostare il materiale infetto., Evitare le ferite durante le operazioni colturali (potatura, scacchiatura, legatura)., Evitare l'irrigazione per aspersione; preferire l'irrigazione a goccia per ridurre la bagnatura fogliare., Rotazione delle colture con piante non suscettibili per almeno 3 anni.
Lotta biologica e predatori naturali: La lotta biologica diretta contro Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis è ancora in fase di ricerca. Alcuni studi indicano un potenziale nell'uso di batteri antagonisti come Bacillus subtilis o Pseudomonas fluorescens per ridurre l'infezione, ma l'efficacia sul campo è variabile e limitata.
Rimedi fisici & meccanici: Solarizzazione del terreno in serra per ridurre la carica batterica nel suolo tra un ciclo colturale e l'altro., Disinfezione del terreno con vapore o fumiganti chimici (se permessi e giustificati dalla gravità del problema)., Misure di igiene rigorose: lavaggio frequente delle mani, delle scarpe e dei vestiti degli operatori che passano tra le piante.
Nome prodotto: Prodotti a base di Rame (Poltiglia Bordolese, Ossicloruro di rame)
Descrizione uso: Il rame ha un'azione battericida di contatto e può essere usato preventivamente per ridurre la diffusione delle infezioni secondarie. Applicare sulla vegetazione, specialmente dopo la pioggia o ferite. Non ha azione curativa su infezioni sistemiche. Rispettare le dosi e le frequenze per evitare accumulo nel terreno.
Nome prodotto: Estratti vegetali o induttori di resistenza
Descrizione uso: Alcuni estratti vegetali (es. alghe) o prodotti a base di chitosano possono stimolare le difese naturali della pianta, rendendola più resistente all'attacco di patogeni. Vanno usati preventivamente.
Curiosità: Il batterio Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis è noto per la sua capacità di colonizzare l'interno del seme, rendendolo un vettore molto efficace per la diffusione della malattia a lunghe distanze e rendendo difficile il controllo attraverso la sola disinfezione superficiale del seme. Questo lo rende un patogeno 'da quarantena' in molte aree.
Regno: Bacteria
Phylum: Actinomycetota
Classe: Actinomycetia
Ordine: Micrococcales
Famiglia: Microbacteriaceae
Genere: Clavibacter
Specie: Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis
5
4
5