
Il Dacrycarpus dacrydioides, più comunemente conosciuto come Kahikatea, è un imponente albero sempreverde nativo della Nuova Zelanda e rappresenta una delle conifere autoctone più alte del paese. Si distingue per il suo portamento slanciato e colonnare e il fogliame scaglioso o aghiforme che cambia con l'età. È particolarmente noto per la sua preferenza per i terreni umidi e paludosi, dove forma foreste dominanti. Il Kahikatea gioca un ruolo cruciale nell'ecologia forestale neozelandese, fornendo habitat e cibo per la fauna locale e rappresentando un elemento iconico del paesaggio naturale dell'isola.
Clima ideale: Temperato caldo e umido, con precipitazioni abbondanti. Non tollera climi troppo secchi o gelate prolungate e intense. Ideale per zone costiere o interne con alta umidità atmosferica.
Tipo terreno: Predilige terreni umidi, pesanti, argillosi o torbosi, con scarso drenaggio. Può tollerare terreni alluvionali occasionalmente sommersi. Un pH da leggermente acido a neutro è preferito.
Esposizione solare: Pieno sole da adulto. Le piante giovani possono beneficiare di una leggera mezz'ombra nei primi anni, soprattutto in climi molto caldi. Necessita di buona circolazione dell'aria.
Fabbisogno idrico: Alto. Richiede costante umidità nel terreno, non tollera la siccità. Le annaffiature devono essere regolari e abbondanti, specialmente nei climi più caldi o nei periodi secchi.
Concimazione: Non è strettamente necessaria una concimazione regolare. Per una crescita ottimale, un leggero apporto di compost o un fertilizzante bilanciato a lento rilascio in primavera può essere utile, specialmente su terreni poveri.
Potatura: Minima. Principalmente per rimuovere rami morti o danneggiati e per mantenere una forma desiderata (se coltivato in contesti non forestali). Non si presta bene a potature drastiche.
Propagazione: Per seme (richiede freschezza del seme e condizioni di germinazione specifiche), Per talea (difficile, richiede alta umidità e ormoni radicanti)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Coniferophyta
Classe: Pinopsida
Ordine: Podocarpales
Famiglia: Podocarpaceae
Genere: Dacrycarpus
Specie: Dacrycarpus dacrydioides
Nome scientifico: Dacrycarpus dacrydioides (A.Rich.) de Laub.
Nomi alternativi: White Pine (erroneamente, non è un vero pino), Swamp Pine, Kahikatea Pine
Tipi: Foreste di pianura e alluvionali, Zone umide e paludose, Bordure di fiumi e laghi, Terreni argillosi e torbosi
Distribuzione Geografica: Nuova Zelanda (endemico)
Portamento: Albero alto, slanciato, con un tronco diritto e una chioma stretta, colonnare o piramidale, soprattutto da giovane. I rami sono corti e ascendenti.
Altezza: 30-50 m (fino a 60 m in esemplari eccezionali)
Diametro chioma: 5-10 m
Tipo: Cono modificato con un ricettacolo carnoso e rosso vivo, che sostiene un unico seme esposto.
Colore: Ricettacolo rosso brillante a maturità, seme nero.
Periodo Maturazione: Tarda estate - autunno (marzo-maggio in Nuova Zelanda).
Colore: Non produce veri fiori. Le strutture riproduttive sono coni.
Forma: Coni maschili (strobili) piccoli, terminali sui rametti, cilindrici o ovali, giallastri. Coni femminili (ovuli) solitari, su un ricettacolo carnoso e rosso.
Periodo Fioritura: Primavera (ottobre-dicembre in Nuova Zelanda)
Profumo: Assente o molto debole.
Impollinazione: Vento
Forma: Dimorfiche: quelle giovanili sono aghiformi, lunghe 3-7 mm, distribuite su rametti penduli. Quelle adulte sono scagliose, simili a quelle del cipresso, lunghe 1-3 mm, appressate ai rametti.
Disposizione: Spiralata, ma appaiono distiche o appressate a seconda dell'età e della forma fogliare.
Colore: Verde scuro o verde-bronzo lucido. Le foglie giovanili possono avere una sfumatura bluastra.
Caratteristiche: Il cambiamento di forma delle foglie con l'età è una caratteristica distintiva. Il fogliame adulto è più denso e compatto.
Tipo: Diritto, cilindrico, spesso con un diametro considerevole.
Colore: Corteccia grigio-marrone, che si sfalda in scaglie allungate con l'età.
Caratteristiche: Il tronco è spesso rigonfio alla base in ambienti paludosi. Legno chiaro, forte e durevole.
Tipo: Superficiali e ampiamente ramificate, con estensioni a ginocchio (pneumatofore) in terreni molto umidi.
Caratteristiche: Adattate a terreni scarsamente aerati e umidi, offrono stabilità su substrati poco solidi.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie, mantenendo l'efficienza tipica delle conifere sempreverdi anche in ambienti umidi e con luce variabile.
Traspirazione: Regolata per ottimizzare l'uso dell'acqua, nonostante l'ambiente umido. Il fogliame scaglioso degli adulti aiuta a ridurre la perdita d'acqua.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia, con adattamenti per l'ambiente ipossico del suolo (radici).
Assorbimento nutrienti: Avviene tramite le radici, anche se il suolo può essere povero di nutrienti, compensato dall'estesa rete radicale e dalla simbiosi con micorrize.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (raramente, per talea, ma non comune)
Agenti (impollinazione): Vento
Meccanismi (impollinazione): Il polline viene disperso dal vento dai coni maschili alle piante femminili.
Agenti (disseminazione): Uccelli (soprattutto il kererū), Gravità (caduta dei frutti)
Meccanismi (disseminazione): I ricettacoli carnosi attirano gli uccelli che consumano i frutti e disperdono i semi in altre aree (endozoocoria). Questo è il principale meccanismo di dispersione a lunga distanza.
Periodo riproduttivo: Formazione dei coni in primavera, maturazione dei frutti in tarda estate/autunno (emisfero australe).
Sviluppo giovani: I semi germinano nel terreno umido. Le plantule iniziano con un fogliame giovanile aghiforme, che evolve verso quello scaglioso degli adulti con la crescita.
Durata media vita: 500-1000 anni, con esemplari registrati che superano i 1500 anni.
Tappe principali: Seme \rightarrow Plantula \rightarrow Albero giovane (fogliame aghiforme) \rightarrow Albero maturo (fogliame scaglioso, produzione di coni e semi) \rightarrow Decadimento.
Usi alimentari: Il ricettacolo carnoso del frutto è commestibile e dal sapore dolce, apprezzato dai Māori e dai primi coloni europei.
Usi medicinali: Non documentati usi medicinali significativi specifici per questa specie.
Usi ornamentali: Coltivato come albero ornamentale in parchi e grandi giardini, particolarmente apprezzato per il suo portamento slanciato e il fogliame unico. Non comune al di fuori della Nuova Zelanda a causa delle sue esigenze climatiche e di spazio.
Usi industriali: Il legno è leggero, forte, senza odore e resistente all'acqua, il che lo ha reso storicamente prezioso per la costruzione di case, barche, scatole per il burro e la formaggio (per la sua assenza di odore) e per pavimenti. L'uso commerciale è ora molto limitato a causa della protezione delle foreste rimanenti.
Impatto culturale: Albero iconico e venerato dai Māori, che lo utilizzavano per la costruzione di canoe e come fonte di cibo. Simbolo della ricchezza naturale della Nuova Zelanda.
Mitologia / Leggende: Nella mitologia Māori, il Kahikatea è associato alla fertilità e alla forza della foresta. I frutti erano considerati un dono degli dei e una fonte di cibo vitale per gli uccelli.
Gestione agricola: Non gestito attivamente in agricoltura. La gestione si concentra sulla conservazione e sulla rigenerazione naturale in contesti forestali.
Sfruttamento: Storicamente, è stato il legno più sfruttato in Nuova Zelanda, portando a un drastico declino delle foreste. Ora è principalmente protetto, con limitato sfruttamento sostenibile in alcune aree.
Le informazioni presenti su questo sito hanno esclusivamente scopo educativo e informativo. Sebbene ci impegniamo a fornire contenuti accurati e aggiornati, non garantiamo l'assoluta correttezza, completezza o affidabilità dei dati forniti. I contenuti sono generati anche tramite strumenti di intelligenza artificiale e potrebbero contenere errori.
Questo sito non fornisce consigli medici, veterinari, alimentari, farmacologici o di altro tipo. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per eventuali danni, diretti o indiretti, derivanti dall’uso delle informazioni pubblicate.
Per qualsiasi uso pratico delle informazioni (es. riconoscimento di piante, animali, alimentazione, cure, ecc.) si consiglia di consultare sempre un esperto qualificato.