
Lo Zea perennis è una specie selvatica di teosinte, strettamente imparentata con il mais (Zea mays). È l'unica specie di teosinte ad essere tetraploide (con quattro set di cromosomi), il che la rende particolarmente interessante per la ricerca genetica. Come suggerisce il nome, è una pianta perenne, capace di vivere per molti anni grazie al suo esteso sistema di rizomi sotterranei. Morfologicamente, presenta numerosi steli ramificati e piccole pannocchie con semi duri e avvolti, tipici dei teosinte selvatici. La sua perennità e la sua complessa genetica la rendono una risorsa genetica cruciale per lo sviluppo di un mais perenne e per l'introduzione di tratti di resistenza a malattie e stress ambientali nel mais coltivato.
Clima ideale: Clima montano subtropicale con alternanza di stagione umida e secca. Predilige un clima mite senza estremi di temperatura.
Tipo terreno: Terreni ben drenati, spesso rocciosi o ghiaiosi. Non è esigente in termini di fertilità del suolo, data la sua natura selvatica.
Esposizione solare: Pieno sole o mezz'ombra. Necessita di buona luce solare per la crescita ottimale.
Fabbisogno idrico: Medio. Adattata a periodi di siccità, ma beneficia di una certa umidità. Meno esigente del mais coltivato in termini di irrigazione.
Concimazione: Non richiesta per la crescita spontanea. In coltivazione sperimentale, l'integrazione di nutrienti è minima, in quanto è naturalmente adattata a condizioni meno fertili.
Potatura: Non necessaria. La sua crescita è controllata dai rizomi.
Propagazione: Per divisione dei rizomi (molto efficace per la propagazione in coltivazione), Per seme (più difficile e lento, con bassa germinazione e variabilità genetica)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
Classe: Liliopsida
Ordine: Poales
Famiglia: Poaceae
Genere: Zea
Specie: Zea perennis
Nome scientifico: Zea perennis (Hitchc.) Reeves & Mangelsd.
Nomi alternativi: Perennial Teosinte
Tipi: Margini di foreste di pino-quercia, Pendii rocciosi, Aree aperte e disturbate, Bordure di campi
Distribuzione Geografica: Messico (estremamente localizzata nello stato di Jalisco, vicino a Ciudad Guzmán).
Portamento: Eretto, erbaceo, con numerosi steli che emergono da un denso apparato rizomatoso perenne. Cresce in ciuffi o colonie estese.
Altezza: 1.5-4 m
Diametro chioma: Variabile, forma ciuffi densi o tappeti di diversi metri quadrati.
Tipo: Cariosside (chicco), racchiusa in un guscio ligno duro e resistente (gluma).
Colore: Brunastro a maturità.
Periodo Maturazione: Autunno.
Colore: Giallastro (fiori maschili), biancastro/crema (fiori femminili).
Forma: Infiorescenze maschili (pannocchie) terminali e infiorescenze femminili (spighette) ascellari, separate ma sulla stessa pianta (monoica).
Periodo Fioritura: Tarda estate - autunno, variabile a seconda delle condizioni ambientali.
Profumo: Non distintivo.
Impollinazione: Anemofila (vento)
Forma: Lineari o lanceolate, simili a quelle del mais ma generalmente più strette e lunghe.
Disposizione: Alternata, a spirale lungo il fusto.
Colore: Verde brillante.
Caratteristiche: Guaina fogliare ben sviluppata, nervature parallele. Possono essere leggermente pelose.
Tipo: Eretto, cilindrico, segmentato da nodi e internodi, spesso ramificato dalla base. Sviluppa rizomi sotterranei.
Colore: Verde, talvolta con sfumature rossastre.
Caratteristiche: Robusto, ma meno spesso del mais coltivato. I rizomi permettono la sopravvivenza e la diffusione sotterranea.
Tipo: Fibrose, con un esteso e profondo sistema di rizomi perenni.
Caratteristiche: I rizomi permettono la sopravvivenza pluriennale e la propagazione vegetativa, formando dense colonie. Anche radici avventizie possono svilupparsi dai nodi basali.
Fotosintesi: Pianta C4, con alta efficienza fotosintetica in condizioni di luce intensa e alte temperature. La tetraploidia non altera la via C4, ma può influenzare il tasso di crescita e l'adattabilità.
Traspirazione: Regolata dagli stomi. La pianta è ben adattata a climi con alternanza di periodi umidi e secchi, grazie al suo sistema radicale rizomatoso che le consente di accedere all'umidità del suolo più a lungo.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbe nutrienti dal suolo tramite le radici e i rizomi. Può essere più efficiente nell'assorbimento in terreni meno fertili rispetto al mais coltivato, data la sua natura selvatica e perenne.
Modalità: Sessuale (impollinazione e produzione di semi), Asessuale (propagazione vegetativa tramite rizomi)
Agenti (impollinazione): Vento
Meccanismi (impollinazione): Il polline dalla pannocchia maschile (terminale) viene trasportato dal vento alle spighette femminili. Essendo tetraploide, può incrociarsi con il mais tetraploide o triploide.
Agenti (disseminazione): Vento (per il polline), Gravità (per le spighette mature), Animali (limitatamente)
Meccanismi (disseminazione): Le spighette mature si disarticolano e cadono a terra, permettendo la dispersione dei semi. La propagazione tramite rizomi è il metodo principale per la sua diffusione e persistenza.
Periodo riproduttivo: Fioritura in tarda estate/autunno; i rizomi assicurano la sopravvivenza durante l'inverno e la ripresa vegetativa in primavera.
Sviluppo giovani: I semi germinano formando una plantula, o nuovi germogli emergono dai rizomi.
Durata media vita: Perenne, può vivere per molti anni o decenni grazie alla rigenerazione dai rizomi.
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Sviluppo di steli e rizomi \rightarrow Fioritura \rightarrow Formazione dei semi \rightarrow Dormienza invernale della parte aerea \rightarrow Rigenerazione dai rizomi in primavera.
Usi alimentari: Non è consumato direttamente. I suoi chicchi sono troppo piccoli e duri. Il suo valore è indiretto, come fonte potenziale di geni per il miglioramento del mais coltivato.
Usi medicinali: Nessun uso medicinale documentato.
Usi ornamentali: Non coltivato per scopi ornamentali.
Usi industriali: Nessun uso industriale diretto. Il suo valore è scientifico e agricolo, principalmente per la sua perennità e la sua tetraploidia, che potrebbero essere usati per sviluppare un mais perenne.
Impatto culturale: Significativa per la ricerca genetica e l'evoluzione del mais. La sua scoperta ha fornito nuove prospettive sulla diversità genetica dei teosinte e sul potenziale di miglioramento del mais.
Mitologia / Leggende: Non esistono specifiche mitologie o leggende legate direttamente a questa specie, essendo stata scoperta e studiata in epoca moderna. Tuttavia, come teosinte, è parte del lignaggio che ha dato origine al mais, una pianta sacra in molte culture mesoamericane.
Gestione agricola: Non gestito attivamente come coltura. La ricerca si concentra sull'isolamento dei geni di perennità e resistenza per l'ibridazione con il mais.
Sfruttamento: Non sfruttato direttamente. La sua conservazione è di primaria importanza per la biodiversità agricola e la ricerca genetica.
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