
Lo Zea diploperennis è una specie selvatica di teosinte, strettamente imparentata con il mais coltivato (Zea mays). La sua scoperta nel 1978 in Messico è stata di straordinaria importanza per la genetica del mais, in quanto è l'unica specie di teosinte diploide e perenne, il che significa che può vivere per più anni, a differenza del mais annuale. Questa caratteristica, insieme alla sua resistenza a diverse malattie e parassiti, la rende una risorsa genetica preziosa per il miglioramento delle colture di mais. Morfologicamente, assomiglia a un mais selvatico, con numerosi steli ramificati e pannocchie piccole e fragili che si disarticolano facilmente.
Clima ideale: Clima subtropicale montano, con alternanza di stagione umida e secca. Tollerante a variazioni di temperatura.
Tipo terreno: Preferisce terreni ben drenati, da sabbiosi a limosi, spesso su pendii.
Esposizione solare: Pieno sole o mezz'ombra. Cresce bene in aree con buona esposizione luminosa.
Fabbisogno idrico: Medio. Tollerante a brevi periodi di siccità, ma beneficia di precipitazioni regolari o irrigazione. Meno esigente del mais coltivato.
Concimazione: Non richiesta per la crescita spontanea. In coltivazione sperimentale, può beneficiare di un'integrazione di nutrienti, ma è meno esigente del mais commerciale.
Potatura: Non necessaria. La propagazione vegetativa è naturale tramite rizomi.
Propagazione: Per seme (germina in condizioni specifiche), Per divisione dei rizomi (molto efficace per la propagazione in coltivazione)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
Classe: Liliopsida
Ordine: Poales
Famiglia: Poaceae
Genere: Zea
Specie: Zea diploperennis
Nome scientifico: Zea diploperennis Iltis, Doebley & R.Guzmán
Nomi alternativi: Diploperennial Teosinte
Tipi: Foreste di pino-quercia, Bordure di foreste, Pendii rocciosi, Aree umide con suolo ben drenato
Distribuzione Geografica: Messico (limitata a una piccola area del Jalisco, in particolare la Sierra de Manantlán Biosphere Reserve).
Portamento: Eretto, erbaceo, con numerosi steli ramificati che emergono da un sistema rizomatoso perenne. Cresce in ciuffi densi.
Altezza: 1-4 m
Diametro chioma: Variabile, forma ciuffi di 50-150 cm di diametro.
Tipo: Cariosside (chicco), racchiusa in un guscio ligneo duro e fortemente aderente (gluma).
Colore: Verdastro-bruno a maturità.
Periodo Maturazione: Autunno.
Colore: Verdastro-giallastro (fiori maschili), biancastro/crema (fiori femminili).
Forma: Infiorescenze maschili (pannocchie) terminali e infiorescenze femminili (spighette) ascellari, separate ma sulla stessa pianta (monoica).
Periodo Fioritura: Tarda estate - autunno, variabile a seconda della località e delle condizioni.
Profumo: Non distintivo.
Impollinazione: Anemofila (vento)
Forma: Simili a quelle del mais, ma generalmente più piccole e strette, lineari-lanceolate.
Disposizione: Alternata, a spirale lungo il fusto.
Colore: Verde.
Caratteristiche: Guaina fogliare ben sviluppata, nervature parallele.
Tipo: Eretto, sottile, cilindrico, molto ramificato dalla base, con nodi e internodi.
Colore: Verde.
Caratteristiche: Molto meno robusto del mais coltivato. Sviluppa rizomi sotterranei che permettono la perennità.
Tipo: Fibrose, con un esteso sistema di rizomi perenni che permette alla pianta di sopravvivere anno dopo anno.
Caratteristiche: I rizomi permettono la propagazione vegetativa e l'ancoraggio. Radici avventizie possono svilupparsi dai nodi basali.
Fotosintesi: Pianta C4, come il mais coltivato, il che le conferisce un'alta efficienza fotosintetica in condizioni di luce intensa e alte temperature. Questo è un tratto comune ai teosinte e al mais.
Traspirazione: Regolata dagli stomi, simile a Zea mays, ma può mostrare una maggiore tolleranza allo stress idrico grazie all'apparato radicale rizomatoso e ad adattamenti a climi più variabili.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard.
Assorbimento nutrienti: Assorbe nutrienti dal suolo tramite le radici e i rizomi. Può essere più efficiente nell'assorbimento in terreni meno fertili rispetto al mais coltivato, data la sua natura selvatica.
Modalità: Sessuale (impollinazione e produzione di semi), Asessuale (propagazione vegetativa tramite rizomi)
Agenti (impollinazione): Vento
Meccanismi (impollinazione): Il polline dalla pannocchia maschile (terminale) viene trasportato dal vento alle spighette femminili ascellari. La stretta parentela con il mais coltivato permette l'incrocio tra le due specie.
Agenti (disseminazione): Vento (per il polline), Gravità (per le spighette mature), Animali (potenzialmente, anche se meno efficiente del mais selvatico con chicchi esposti)
Meccanismi (disseminazione): Le spighette femminili si disarticolano e cadono a terra a maturità, permettendo la dispersione dei semi. La propagazione tramite rizomi è cruciale per la perennità.
Periodo riproduttivo: Fioritura in tarda estate/autunno; i rizomi permettono la sopravvivenza e la crescita in primavera successiva.
Sviluppo giovani: I semi germinano formando una plantula; i rizomi producono nuovi germogli.
Durata media vita: Perenne, i singoli rizomi possono vivere per molti anni, permettendo alla pianta di rigenerarsi stagionalmente.
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione \rightarrow Sviluppo di steli e rizomi \rightarrow Fioritura \rightarrow Formazione dei semi \rightarrow Dormienza invernale (solo per la parte aerea) \rightarrow Rigenerazione dai rizomi in primavera.
Usi alimentari: Non è consumato direttamente dall'uomo a causa dei suoi chicchi piccoli e duri. La sua importanza è indiretta, come risorsa genetica per il miglioramento del mais commestibile.
Usi medicinali: Nessun uso medicinale documentato.
Usi ornamentali: Non coltivato per scopi ornamentali.
Usi industriali: Nessun uso industriale diretto. Il suo valore è scientifico e agricolo, come fonte di geni per la resistenza a malattie e la perennità nel mais coltivato.
Impatto culturale: La sua scoperta è stata un evento significativo nel campo della biologia del mais, evidenziando l'importanza delle specie selvatiche per la sicurezza alimentare globale. Non ha un impatto culturale diretto sulle comunità locali al di fuori del suo valore scientifico.
Mitologia / Leggende: Non esistono specifiche mitologie o leggende legate direttamente a questa specie, essendo stata scoperta solo di recente. Tuttavia, i teosinte in generale sono legati all'origine divina del mais in diverse mitologie mesoamericane.
Gestione agricola: Non gestito attivamente per la coltivazione commerciale. Il suo valore risiede nel suo potenziale uso in programmi di breeding per il mais.
Sfruttamento: Non sfruttato direttamente. La sua conservazione è prioritaria per la ricerca e lo sviluppo agricolo.
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