
La Diospyros mespiliformis, comunemente conosciuta come Jackalberry o 'Falso Ebano africano', è un albero versatile e robusto, diffuso nelle savane e nelle foreste aperte dell'Africa. È apprezzato per i suoi frutti commestibili, dolci e nutrienti quando maturi, che sono una fonte importante di cibo per la fauna selvatica e le popolazioni locali. Sebbene non sia un 'vero' ebano nel senso del Diospyros ebenum o crassiflora (il suo durame non è completamente nero ma striato), produce un legno scuro e duro di valore, utilizzato per mobili e sculture. È un albero resiliente, spesso associato agli habitat dei termitai.
Clima ideale: Tropicale e subtropicale, con una tolleranza a periodi di siccità. Non tollera il gelo, ma è più resistente di altre specie tropicali. Predilige temperature elevate e periodi di piogge seguiti da secco.
Tipo terreno: Si adatta a un'ampia gamma di terreni, inclusi sabbiosi, rocciosi e argillosi, purché ben drenati. Preferisce terreni profondi per lo sviluppo del suo apparato radicale fittonante.
Esposizione solare: Pieno sole. È un albero da savana che prospera in condizioni di luce intensa.
Fabbisogno idrico: Basso una volta stabilito, grazie al suo profondo sistema radicale che gli consente di accedere all'acqua in profondità. Le piante giovani beneficiano di irrigazioni regolari.
Concimazione: Generalmente non richiesta in condizioni naturali. In coltivazione, una concimazione leggera in primavera può favorire la crescita e la fruttificazione, ma non è una pianta esigente.
Potatura: Limitata. Principalmente per la formazione dell'albero, per rimuovere rami morti o danneggiati. La potatura eccessiva non è necessaria e può rallentare la crescita.
Propagazione: Seme (il metodo più comune, i semi richiedono una stratificazione a caldo o scarificazione per migliorare la germinazione), Talea (possibile, ma con tassi di successo variabili, richiede ormoni radicanti e condizioni controllate)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
Classe: Eudicotyledoneae
Ordine: Ebenales
Famiglia: Ebenaceae
Genere: Diospyros
Specie: Diospyros mespiliformis
Nome scientifico: Diospyros mespiliformis Hochst. ex A.DC.
Nomi alternativi: Jakkalsbessie (Afrikaans), African Persimmon, Ebony (meno accurato, è un cachi selvatico), Mgwababa (Swahili)
Tipi: Savane alberate, Foreste a galleria lungo i fiumi, Boschi aperti, Aree rocciose e termitai
Distribuzione Geografica: Africa occidentale (es. Senegal, Mali, Nigeria), Africa orientale (es. Kenya, Tanzania, Uganda), Africa centrale (es. Congo, Zambia), Africa meridionale (es. Sudafrica, Botswana, Zimbabwe)
Portamento: Albero di medie-grandi dimensioni, con chioma densa e arrotondata o espansa. Può essere sempreverde o semideciduo a seconda della disponibilità d'acqua.
Altezza: 10-25 metri (fino a 30 metri in condizioni ideali)
Diametro chioma: 8-15 metri
Tipo: Bacche globose, simili a piccole prugne o ciliegie.
Colore: Giallo-arancio o rossastro a maturazione, diventano viola scuro o neri una volta completamente maturi.
Periodo Maturazione: Varia, spesso dalla tarda primavera all'autunno, a seconda della regione. I frutti maturi possono persistere a lungo sull'albero.
Colore: Bianco-crema o giallo pallido.
Forma: Piccoli, a forma di campana, poco appariscenti. I fiori maschili sono raccolti in cime ascellari, i femminili solitari.
Periodo Fioritura: Varia a seconda della regione, spesso durante la stagione secca o all'inizio delle piogge.
Profumo: Delicato, mielato, attraente per gli insetti.
Impollinazione: Entomofila (principalmente api e altri insetti)
Forma: Oblungo-ellittica o ovata, con apice arrotondato o leggermente appuntito. Margini interi.
Disposizione: Alternata, picciolate.
Colore: Verde scuro lucido sulla pagina superiore, più chiaro e spesso con una leggera peluria sulla inferiore.
Caratteristiche: Consistenza coriacea. Possono cadere in periodi di siccità prolungata.
Tipo: Robusto, spesso con una corteccia distintiva e fessurata longitudinalmente.
Colore: Grigio scuro o nerastro, a volte quasi nero e ruvido.
Caratteristiche: Il legno è duro e denso, con un durame che varia dal bruno-rossastro striato al nero quasi uniforme, meno profondo e meno omogeneo rispetto all'ebano 'vero'.
Tipo: Profondo sistema a fittone con radici laterali estese.
Caratteristiche: Estremamente efficiente nell'estrarre acqua e nutrienti anche da terreni poveri e profondi. Spesso associato a termitai, le cui gallerie facilitano la penetrazione delle radici.
Fotosintesi: Avviene nelle foglie, ottimizzata per l'esposizione al sole delle savane. Il fogliame può ridursi in periodi di stress idrico.
Traspirazione: Regolata per conservare l'acqua in ambienti soggetti a siccità stagionale. Le foglie coriacee e la capacità di diventare semideciduo aiutano a gestire la perdita d'acqua.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard.
Assorbimento nutrienti: Assorbimento efficiente di acqua e nutrienti, anche da terreni poveri, grazie al profondo sistema radicale e all'associazione con i termitai (che concentrano nutrienti).
Modalità: Sessuale (semi)
Agenti (impollinazione): Insetti (api)
Meccanismi (impollinazione): La specie è dioica, con alberi maschili e femminili distinti. La presenza di entrambi i sessi è necessaria per la fruttificazione. I fiori sono disposti in modo da favorire l'impollinazione da parte degli insetti.
Agenti (disseminazione): Animali (primati, uccelli, sciacalli, antilopi, elefanti), Umano
Meccanismi (disseminazione): I frutti dolci sono una fonte di cibo molto apprezzata da una vasta gamma di animali, che disperdono i semi attraverso le feci. L'uomo contribuisce alla disseminazione tramite la raccolta e la piantagione.
Periodo riproduttivo: Fioritura durante la stagione secca o all'inizio delle piogge, fruttificazione che si estende per diversi mesi, spesso culminando nella stagione delle piogge o all'inizio della stagione secca.
Sviluppo giovani: La germinazione dei semi è relativamente lenta. La crescita delle giovani piante è moderata, ma richiedono diversi anni per raggiungere la maturità e iniziare a fruttificare (5-10 anni).
Durata media vita: Albero molto longevo, può vivere per 100-200 anni, con esemplari che superano i 200 anni.
Tappe principali: Seme \rightarrow Germinazione ightarrow Crescita vegetativa ightarrow Fioritura ightarrow Fruttificazione ightarrow Continuazione del ciclo (sempreverde o semideciduo).
Usi alimentari: I frutti maturi sono dolci e farinosi, consumati freschi o utilizzati per preparare bevande fermentate (birra di frutta) o marmellate. Ricchi di vitamine e zuccheri, sono una fonte importante di cibo, soprattutto per i bambini e durante i periodi di scarsità.
Usi medicinali: Nella medicina tradizionale africana, diverse parti dell'albero (corteccia, foglie, radici) sono usate per trattare una varietà di disturbi, tra cui dissenteria, febbre, parassiti intestinali e problemi oftalmici. La corteccia è usata per i suoi tannini.
Usi ornamentali: Coltivato come albero ornamentale in giardini e parchi in climi adatti per la sua chioma densa e i frutti decorativi che rimangono sull'albero.
Usi industriali: Il legname è duro, durevole e resistente ai termiti. Il durame, sebbene non uniformemente nero come il 'vero ebano', è scuro (dal bruno-rossastro al nero striato) e viene utilizzato per mobili di pregio, intarsi, sculture, strumenti musicali, utensili e piccole imbarcazioni. È anche un'importante fonte di carbone di legna. La corteccia è una fonte di tannini per la concia delle pelli.
Impatto culturale: È un albero culturalmente significativo in molte comunità africane, fornendo non solo cibo e legname, ma anche ombra e un punto di ritrovo. Il nome 'Jackalberry' deriva dal fatto che i frutti sono un cibo preferito dagli sciacalli.
Mitologia / Leggende: In alcune culture africane, gli alberi di Jackalberry sono considerati sacri o associati a riti e tradizioni locali, data la loro longevità e importanza per la sussistenza.
Gestione agricola: Principalmente raccolto da alberi selvatici. Ci sono sforzi per la sua integrazione nei sistemi agroforestali, ma la coltivazione intensiva non è diffusa. La sua resilienza lo rende adatto a pratiche di gestione forestale estensiva.
Sfruttamento: Sfruttato per i frutti e il legname. Lo sfruttamento eccessivo e la conversione del suolo possono portare al declino locale, ma l'ampia distribuzione complessiva ne mantiene la stabilità.
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