
La Melia azedarach, comunemente nota come Albero dei rosari o Lillà delle Indie, è un albero deciduo a crescita rapida, originario dell'Asia e dell'Australia. È ampiamente coltivato in regioni tropicali e subtropicali in tutto il mondo come pianta ornamentale e da ombra grazie alla sua fioritura profumata, al fogliame attraente e alla tolleranza a diverse condizioni ambientali. I suoi frutti sono drupe giallastre simili a perle, che rimangono sull'albero a lungo dopo la caduta delle foglie, da cui deriva il nome comune 'Albero dei rosari'. Nonostante la sua bellezza e versatilità, la Melia azedarach è considerata una specie invasiva in molte aree, in quanto i suoi semi sono tossici per i mammiferi (ma non per gli uccelli che ne favoriscono la dispersione) e la sua rapida crescita può soffocare la vegetazione nativa.
Clima ideale: Tropicale, subtropicale e temperato caldo. Tollera un'ampia gamma di temperature, dal caldo intenso a brevi periodi di gelo. Ideale in aree con stagioni secche e umide distinte.
Tipo terreno: Molto adattabile a diversi tipi di suolo, inclusi sabbiosi, argillosi, calcarei e poveri. Preferisce suoli ben drenati, ma può tollerare un certo grado di umidità e salinità. pH ideale da 5.0 a 8.0.
Esposizione solare: Pieno sole. Richiede molta luce per una crescita e fioritura ottimali. Non tollera l'ombra fitta.
Fabbisogno idrico: Basso-medio. Estremamente tollerante alla siccità una volta stabilito. Le giovani piante beneficiano di irrigazioni regolari. Gli alberi maturi sopravvivono con le sole precipitazioni, ma possono beneficiare di acqua supplementare in periodi di siccità prolungata.
Concimazione: Generalmente non necessaria. La pianta è in grado di crescere anche in suoli poveri. Se si desidera una crescita più vigorosa, una concimazione bilanciata può essere applicata in primavera.
Potatura: Potatura di formazione nei primi anni per creare una struttura forte e una singola cima. Successivamente, potatura per rimuovere rami morti, malati o incrociati. Attenzione ai polloni radicali che possono formarsi in abbondanza.
Propagazione: Da seme (il metodo più comune e facile, i semi hanno un'alta germinabilità e non richiedono trattamenti speciali), Per talea (possibile ma con radicazione più difficile), Per polloni radicali (facile ma può favorire la diffusione invasiva)
Periodo consigliato:
Profondità semina cm:
Distanza tra le file:
Terreno ideale:
Esposizione solare:
Temperatura germinazione minima:
Temperatura germinazione massima:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note:
Frequenza consigliata:
Metodo:
Segni di stress idrico:
Note:
Periodo consigliato:
Fase vegetativa:
Concimi consigliati:
Frequenza:
Modalità applicazione:
Note:
Età pianta anni:
Periodo consigliato:
Tipo di potatura:
Interventi sconsigliati:
Note:
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note:
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note:
Periodo raccolta:
Fase maturazione ideale:
Metodo:
Conservazione post raccolta:
Note:
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Sapindales
Famiglia: Meliaceae
Genere: Melia
Specie: Melia azedarach
Nome scientifico: Melia azedarach L.
Nomi alternativi: Albero dei paternostri, Lillà delle Indie, Cinamomo, Chinaberry, Persian Lilac, Indian Lilac, Pride of India
Tipi: Foreste temperate calde e subtropicali, Aree disturbate, Bordure stradali, Giardini e parchi, Margini di corsi d'acqua
Distribuzione Geografica: Asia (India, Cina, Giappone, Sud-est asiatico), Australia (Queensland, Nuovo Galles del Sud), America (Stati Uniti meridionali, America Latina, Caraibi), Africa, Europa (Bacino del Mediterraneo)
Portamento: Albero deciduo di medie dimensioni, con tronco eretto (spesso ramificato a bassa altezza) e una chioma ampia, arrotondata e densa.
Altezza: 7-12 metri (fino a 15-20 metri in condizioni ottimali)
Diametro chioma: 5-10 metri
Tipo: Drupe globose o ovoidali, simili a piccole ciliegie o perle.
Colore: Giovane: verde; maturo: giallo brillante
Periodo Maturazione: Autunno e persistono sull'albero per l'inverno.
Colore: Lillà (porpora pallido) o bianco-bluastro, con un centro porpora più scuro.
Forma: Piccoli, a stella, raggruppati in grandi pannocchie ascellari e terminali.
Periodo Fioritura: Primavera-inizio estate (varia a seconda della regione, spesso tra marzo e maggio)
Profumo: Dolce, intenso, simile al lillà
Impollinazione: Insetti (api, farfalle)
Forma: Bipinnate (raramente tripinnate), grandi, con numerose foglioline ovato-lanceolate con margini seghettati o lobati.
Disposizione: Alternate, lunghe fino a 50 cm.
Colore: Verde scuro lucido sulla pagina superiore, più chiaro sotto. Diventano gialle in autunno prima di cadere.
Caratteristiche: Ogni foglia composta è formata da 3-5 pinne, e ogni pinna ha 3-11 foglioline. Le foglie essiccate possono essere usate come repellente per insetti.
Tipo: Dritto o ramificato dalla base, con corteccia liscia e brunastra da giovane, che diventa screpolata e solcata con l'età.
Colore: Esterno: grigio-brunastro; Interno (legno): rosato-brunastro chiaro, con una grana distintiva.
Caratteristiche: Legno leggero, poroso, di bassa qualità per uso commerciale, ma resistente ai tarli. Dal legno si estrae una sostanza repellente per insetti.
Tipo: Apparato radicale robusto, con radici superficiali e profonde, che può causare problemi a tubature e pavimentazioni.
Caratteristiche: Aggressivo e competitivo, contribuisce alla sua capacità di colonizzare rapidamente nuove aree.
Fotosintesi: Elevata efficienza fotosintetica, supporta la sua rapida crescita. Avviene nelle foglie durante la stagione di crescita.
Traspirazione: Regolata in base alla disponibilità idrica, ma la sua tolleranza alla siccità gli consente di resistere a periodi di scarsità d'acqua.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia. La produzione di composti tossici è un meccanismo di difesa metabolica.
Assorbimento nutrienti: Assorbimento efficiente di acqua e nutrienti anche da suoli poveri, contribuendo alla sua robustezza e capacità invasiva.
Modalità: Sessuale (semi), Asessuale (polloni radicali)
Agenti (impollinazione): Insetti (soprattutto api)
Meccanismi (impollinazione): I fiori producono nettare che attrae gli impollinatori.
Agenti (disseminazione): Uccelli
Meccanismi (disseminazione): Le drupe giallo brillante attraggono gli uccelli (come storni e tordi) che consumano i frutti e disperdono i semi indigesti attraverso le feci. Questo è un fattore chiave della sua invasività.
Periodo riproduttivo: Fioritura in primavera-inizio estate, maturazione dei frutti in autunno, con i frutti che persistono per mesi.
Sviluppo giovani: I semi germinano facilmente. Le giovani piantine sono vigorose e mostrano una rapida crescita, anche in condizioni subottimali.
Durata media vita: 20-40 anni (raramente più di 50-60 anni)
Tappe principali: Seme \rightarrow Piantina \rightarrow Albero giovane \rightarrow Albero maturo (produzione di fiori e frutti) \rightarrow Senescenza.
Usi alimentari: Non commestibile (frutti TOSSICI per l'uomo e molti mammiferi).
Usi medicinali: Nella medicina tradizionale (Ayurveda, medicina cinese) le foglie e la corteccia sono state usate per le loro proprietà astringenti, insetticide e antielmintiche. L'olio estratto dai semi è usato come repellente per insetti, ma con cautela a causa della tossicità.
Usi ornamentali: Ampiamente piantato come albero da strada, nei parchi e nei giardini per la sua fioritura profumata, la fitta ombra e la resistenza alla siccità. I frutti sono usati per fare rosari e perle.
Usi industriali: Il legno è di scarsa qualità commerciale, ma può essere utilizzato per combustibile, pali da recinzione o piccole opere di falegnameria. I composti insetticidi estratti dai semi (limonoidi simili all'azadiractina del Neem) vengono studiati per biopesticidi.
Impatto culturale: Il nome 'Albero dei rosari' riflette l'uso tradizionale dei suoi semi per la fabbricazione di rosari e perle. Simbolo di resistenza e adattabilità, ma anche di invasività e potenziale danno ecologico.
Mitologia / Leggende: Non esistono mitologie o leggende specifiche ampiamente diffuse, ma è presente in alcune tradizioni locali dove è apprezzato per le sue qualità ornamentali e le sue proprietà insetticide.
Gestione agricola: Talvolta usato come specie frangivento o albero da ombra nei pascoli. Le foglie possono essere usate come fertilizzante verde o come repellente per insetti in agricoltura tradizionale, ma con cautela per la tossicità. Sconsigliato in molte aree a causa del suo potenziale invasivo.
Sfruttamento: Principalmente coltivato per scopi ornamentali. Lo sfruttamento del legno è limitato. La raccolta dei semi per scopi insetticidi è una pratica minore.
Le informazioni presenti su questo sito hanno esclusivamente scopo educativo e informativo. Sebbene ci impegniamo a fornire contenuti accurati e aggiornati, non garantiamo l'assoluta correttezza, completezza o affidabilità dei dati forniti. I contenuti sono generati anche tramite strumenti di intelligenza artificiale e potrebbero contenere errori.
Questo sito non fornisce consigli medici, veterinari, alimentari, farmacologici o di altro tipo. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per eventuali danni, diretti o indiretti, derivanti dall’uso delle informazioni pubblicate.
Per qualsiasi uso pratico delle informazioni (es. riconoscimento di piante, animali, alimentazione, cure, ecc.) si consiglia di consultare sempre un esperto qualificato.