
La Valerianella locusta, conosciuta in Italia come Valerianella, Songino o Soncino, è una piccola pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae (precedentemente Valerianaceae). È originaria dell'Europa e dell'Asia occidentale ed è ampiamente coltivata e raccolta anche come pianta selvatica per le sue tenere foglie commestibili. Forma una piccola rosetta di foglie verdi, dal sapore dolce e leggermente nocciolato, che la rende una popolare aggiunta alle insalate miste. È particolarmente apprezzata per la sua capacità di crescere bene in climi freschi, il che la rende un'ottima verdura per le coltivazioni autunnali e invernali. Ricca di vitamine (A, C, acido folico) e minerali, è un alimento leggero e digeribile.
Clima ideale: Temperato-freddo. Predilige temperature fresche (5-18°C) e tollera bene il gelo. Il caldo estivo ne provoca la montata a seme e la rende meno gradevole.
Tipo terreno: Fertile, leggero, ben drenato e ricco di sostanza organica. Preferisce terreni con pH neutro o leggermente alcalino (6.0-7.5). Si adatta anche a terreni meno ricchi.
Esposizione solare: Pieno sole in autunno e inverno. In primavera e nelle zone con estati calde, la mezz'ombra leggera può aiutare a ritardare la montata a seme.
Fabbisogno idrico: Medio. Richiede annaffiature regolari per mantenere il terreno costantemente umido, soprattutto durante i periodi secchi e in fase di germinazione. Evitare ristagni idrici.
Concimazione: Generalmente non eccessiva. Un terreno ben preparato con compost o letame maturo prima della semina è sufficiente. Un leggero apporto di concime liquido a base di azoto può favorire la crescita delle foglie.
Potatura: Non si pota. Si raccolgono le rosette intere tagliandole alla base, o solo le foglie esterne per permettere alla pianta di ricrescere (anche se è più comune la raccolta totale).
Propagazione: Per seme. Semina diretta in piena terra da fine estate a inizio inverno (agosto-dicembre) per raccolti autunnali-invernali, o in primavera (marzo-aprile) per un raccolto rapido prima del caldo estivo. La semina a spaglio è comune per ottenere un 'tappeto' di foglie.
Periodo consigliato: 8, 9, 10, 11, 2, 3, 4
Profondità semina cm: 0.5
Distanza tra le file: 15
Terreno ideale: universale
Esposizione solare: pieno sole, mezz'ombra
Temperatura germinazione minima: 5
Temperatura germinazione massima: 18
Note: La valerianella predilige climi temperati e freschi. Per una produzione continua, effettua semine scalari ogni 2-3 settimane. Le semine autunnali possono essere protette con tessuto non tessuto per raccolti invernali.
Periodo consigliato:
Fase vegetativa ideale:
Distanza tra pianta:
Distanza tra file:
Cure post trapianto:
Note: La valerianella viene quasi sempre seminata direttamente a dimora, sia in piena terra che in vaso, a causa del suo apparato radicale delicato che rende il trapianto sconsigliato.
Frequenza consigliata: ogni 2-3 giorni
Metodo: a goccia, per aspersione
Segni di stress idrico: foglie appassite, ingiallimento, terreno secco
Note: Mantenere il terreno costantemente umido è cruciale per la valerianella, specialmente nei periodi di assenza di piogge. Evita i ristagni d'acqua, ma assicurati che il terreno non si secchi mai completamente.
Periodo consigliato: 9, 10, 3, 4
Fase vegetativa: sviluppo vegetativo
Concimi consigliati: universale NPK, liquido organico
Frequenza: ogni 3-4 settimane
Modalità applicazione: nel terreno, irrigazione
Note: Un terreno ben ammendato con compost o stallatico maturo prima della semina è generalmente sufficiente. Se il terreno è povero, si può integrare con un concime liquido a basso tenore di azoto per favorire la crescita delle foglie senza stimolare la fioritura.
Età pianta anni: sempre
Periodo consigliato:
Tipo di potatura: eliminazione rami secchi/malati
Interventi sconsigliati:
Note: Non si applica una vera e propria potatura. Rimuovi le foglie ingiallite o danneggiate per mantenere la pianta sana e favorire la produzione di nuove.
Periodo consigliato:
Frequenza rinvaso anni:
Segni necessità rinvaso:
Tipo terriccio consigliato:
Note: La valerianella è una pianta annuale a ciclo breve e non richiede rinvaso.
Periodo consigliato:
Tipo innesto:
Porta innesto consigliato:
Cure post innesto consigliato:
Note: L'innesto non è una pratica applicabile alla coltivazione della valerianella.
Periodo raccolta: 10, 11, 12, 1, 2, 3, 4, 5
Fase maturazione ideale: quando le rosette hanno raggiunto una dimensione adeguata, ma prima della fioritura
Metodo: a mano, con forbici
Conservazione post raccolta: in frigorifero
Note: La raccolta può avvenire tagliando le singole foglie esterne o l'intera rosetta alla base, circa 2-3 cm sopra il terreno, per permettere alla pianta di ricrescere per un secondo raccolto. Raccogliendo le foglie più giovani si ottiene un sapore più delicato.
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Tracheophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Dipsacales
Famiglia: Caprifoliaceae
Genere: Valerianella
Specie: Valerianella locusta
Nome scientifico: Valerianella locusta (L.) Laterr.
Nomi alternativi: Songino, Soncino, Gallinella, Dolcetta, Corn Salad, Lamb's Lettuce, Mâche
Tipi: Campi coltivati, Orti domestici, Terreni incolti, Margini di strada, Colture cerealicole (come infestante)
Distribuzione Geografica: Europa (comune in Italia, Francia, Germania, Regno Unito), Nord Africa, Asia occidentale, Naturalizzata in Nord America e altre regioni temperate.
Portamento: Pianta erbacea annuale, prostrata o eretta, che forma una piccola rosetta basale di foglie.
Altezza: 10-20 cm (rosetta fogliare); fino a 30-40 cm (stelo fiorale)
Diametro chioma: 10-25 cm
Tipo: Achene racchiuso in un pericarpo secco, con una o più cavità sterili (pericarpo vescicoloso e ingrossato, che ne facilita la dispersione).
Colore: Giallastro-brunastro.
Periodo Maturazione: Estate, dopo la fioritura.
Colore: Biancastri o azzurrognoli molto pallidi
Forma: Piccoli, a imbuto (gamopetali), raggruppati in cime dense, spesso terminali o all'ascella delle foglie sui fusti fiorali.
Periodo Fioritura: Tarda primavera - inizio estate (maggio-luglio), quando le temperature si alzano e la pianta va a seme.
Profumo: Non significativo
Impollinazione: Insetti (piccoli ditteri e imenotteri)Autoimpollinazione
Forma: Spatolate o ovali, con apice arrotondato o troncato, lisce e glabre, di consistenza tenera.
Disposizione: Opposte sulla rosetta basale, poi alterne sul fusto fiorale.
Colore: Verde chiaro, brillante.
Caratteristiche: Teneri e croccanti, dal sapore delicato, dolce e leggermente nocciolato. Sono la parte commestibile principale della pianta. La lamina fogliare è relativamente spessa e turgida.
Tipo: Erbaceo, molto corto e compatto alla base nella fase vegetativa. Sviluppa un fusto fiorale sottile e ramificato quando la pianta va a seme.
Colore: Verde chiaro.
Caratteristiche: Il fusto principale è quasi assente nella fase di rosetta. Diventa evidente solo quando si produce lo stelo fiorale.
Tipo: Fittone sottile con radici laterali fibrose e superficiali.
Caratteristiche: Sistema radicale modesto, che si adatta a terreni non troppo profondi.
Fotosintesi: Processo fotosintetico C3, efficiente in condizioni di bassa luce e temperature fresche.
Traspirazione: Regolata attraverso gli stomi. La pianta è meno sensibile allo stress idrico rispetto ad altre lattughe, ma una buona umidità del suolo favorisce la crescita.
Respirazione cellulare: Processo metabolico standard per la produzione di energia.
Assorbimento nutrienti: Assorbe nutrienti dal terreno. Tollerante a terreni meno fertili, ma beneficia di una buona dotazione di sostanza organica.
Modalità: Sessuale (semi)
Agenti (impollinazione): Insetti (piccoli imenotteri e ditteri), Vento (in misura minore), Autoimpollinazione
Meccanismi (impollinazione): I fiori sono ermafroditi o funzionalmente unisessuali, e l'autoimpollinazione è comune. Gli insetti possono contribuire all'impollinazione incrociata.
Agenti (disseminazione): Vento (i frutti leggeri possono essere trasportati), Acqua (meno comune), Uomo (coltivazione)
Meccanismi (disseminazione): I frutti sono relativamente leggeri e possono essere dispersi dal vento. La loro forma può facilitare anche una dispersione idrocorica in caso di pioggia. Nelle coltivazioni, la semina è il metodo prevalente.
Periodo riproduttivo: La fioritura e la produzione di semi avvengono in tarda primavera/inizio estate, quando le temperature aumentano e la pianta completa il suo ciclo.
Sviluppo giovani: I semi germinano a temperature basse (anche 5°C). Le giovani plantule formano rapidamente una rosetta basale di foglie.
Durata media vita: Annuale. Il ciclo completo dal seme alla produzione di semi può variare da 60 a 120 giorni a seconda delle condizioni climatiche e della varietà.
Tappe principali: Seme $\rightarrow$ Germinazione $\rightarrow$ Plantula $\rightarrow$ Crescita vegetativa (rosetta) $\rightarrow$ Raccolta $\rightarrow$ Montata a seme (bolting) $\rightarrow$ Fioritura $\rightarrow$ Fruttificazione $\rightarrow$ Morte della pianta.
Usi alimentari: Le foglie tenere della valerianella sono principalmente consumate crude in insalate, spesso miscelate con altre verdure a foglia per il loro sapore delicato e leggermente nocciolato. Possono essere aggiunte a panini, tramezzini o usate come guarnizione.
Usi medicinali: È un alimento leggero, digeribile e nutriente, ricco di vitamina A, vitamina C, acido folico (vitamina B9), potassio e ferro. È apprezzata per le sue proprietà rinfrescanti e leggermente diuretiche. Contiene anche antiossidanti.
Usi ornamentali: Non è tipicamente usata come pianta ornamentale, ma la sua crescita a rosetta può essere gradevole in orti o contenitori.
Usi industriali: Coltivata commercialmente per il mercato del fresco (insalate pronte, buste di misticanza).
Impatto culturale: Molto popolare in Europa come ingrediente base delle insalate invernali. In alcune regioni è una pianta tradizionale raccolta spontaneamente nei campi dopo la mietitura.
Mitologia / Leggende: Non ha mitologie o leggende specifiche associate, ma la sua storia è legata all'uso come verdura selvatica e poi coltivata nelle cucine rurali europee.
Gestione agricola: Coltivata in pieno campo o in coltura protetta (tunnel, serre) per estendere il periodo di raccolta, soprattutto in inverno. Richiede terreni leggeri e ben lavorati. Spesso seminata a spaglio o a file.
Sfruttamento: Raccolta delle rosette intere o delle foglie esterne. La coltivazione controllata è il metodo principale di sfruttamento, affiancata dalla raccolta di esemplari spontanei in alcune aree.
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