Esplora gli angoli più inaccessibili e preservati del nostro pianeta, dove la natura regna sovrana e l'impronta umana è quasi assente. Questa classifica considera l'isolamento geografico, la difficoltà di accesso e lo stato di conservazione.
Situata nel Golfo del Bengala, fa parte delle Isole Andamane e Nicobare. È abitata da una delle ultime tribù incontattate del mondo, i Sentinelesi, che rifiutano ogni contatto esterno.
Assolutamente inaccessibile a causa della ferocia degli abitanti e della politica del governo indiano di non interferenza, che la rende il luogo più incontaminato e isolato del pianeta.
La totale assenza di contatto con il mondo esterno ha preservato la cultura e l'ambiente dell'isola in modo unico. Il governo indiano ha imposto una zona di esclusione di 3 miglia nautiche attorno all'isola per proteggere la tribù.
Proibito
Intatto
I Sentinelesi sono una delle poche popolazioni al mondo che vivono ancora completamente isolate, senza agricoltura o contatto con la civiltà moderna.

Conosciute anche come le 'Isole della Desolazione', queste isole sub-antartiche francesi si trovano nell'Oceano Indiano meridionale. Sono ventose, fredde e ospitano una fauna selvatica unica, ma nessuna popolazione permanente al di fuori di una stazione di ricerca scientifica.
La loro posizione estremamente remota, le condizioni climatiche avverse e l'assenza di voli commerciali le rendono quasi impossibili da raggiungere per il turismo di massa.
Sono il punto terrestre più lontano da qualsiasi centro abitato significativo, accessibili solo tramite navi scientifiche che partono poche volte all'anno dalla Reunion.
Freddo, ventoso
Solo ricercatori
Le Kerguelen sono un santuario per pinguini, foche, albatros e altre specie sub-antartiche.

La fossa oceanica più profonda della Terra, situata nell'Oceano Pacifico occidentale, vicino alle Isole Marianne. Il suo punto più profondo, l'Abisso Challenger, raggiunge circa 11.000 metri di profondità.
La profondità e le condizioni estreme (pressione immensa, buio totale, temperature prossime allo zero) rendono questo luogo virtualmente intatto dall'attività umana diretta, a parte rare spedizioni sottomarine.
È l'ambiente più estremo del pianeta, dove la vita si è adattata a condizioni impensabili. L'esplorazione è limitata a sommergibili specializzati e robot.
Abissale, unico
Molto limitata
Se il Monte Everest fosse posto sul fondo della Fossa delle Marianne, la sua cima sarebbe ancora sommersa da oltre 2 chilometri d'acqua.

Un piccolo villaggio nella Siberia orientale, in Russia, famoso per essere il luogo abitato più freddo della Terra. Le temperature medie invernali scendono regolarmente sotto i -50°C.
Le condizioni climatiche estreme rendono la vita incredibilmente difficile e l'isolamento geografico dalla civiltà moderna è dovuto alla sua posizione remota nella taiga siberiana.
Gli abitanti si sono adattati a un freddo proibitivo, con tecniche uniche per mantenere in funzione veicoli e abitazioni. La terra è permanentemente ghiacciata (permafrost).
Estremamente freddo
Strade ghiacciate, voli rari
Per i bambini di Oymyakon, la scuola viene chiusa solo quando le temperature scendono al di sotto dei -52°C.

Situata nella Regione Autonoma del Tibet, la Contea di Motuo è stata l'ultima contea in Cina ad essere collegata alla rete stradale nazionale. È circondata da montagne impervie, foreste primarie e fiumi selvaggi.
Fino a poco tempo fa era accessibile solo attraverso sentieri montani pericolosi. Nonostante la recente costruzione di una strada, rimane un luogo di difficile accesso e con un ambiente ben preservato.
La geografia estrema con valichi montani innevati, fiumi impetuosi e frequenti frane ha mantenuto Motuo isolata per secoli.
Montuoso, foresta
Tibetana autentica
Fino al 2013, Motuo era l'unica contea in Cina senza un collegamento stradale, dipendendo da sentieri per l'approvvigionamento.

Un'isola polinesiana nell'Oceano Pacifico, celebre per le sue enigmatiche statue monolitiche, i Moai. È uno dei luoghi abitati più isolati del mondo.
Pur essendo un'attrazione turistica, la sua estrema lontananza dalle terre continentali la rende intrinsecamente remota, con voli limitati e un ecosistema che ha subito un notevole isolamento evolutivo.
La sua posizione isolata ha permesso lo sviluppo di una cultura distintiva e di un'arte monumentale unica, sebbene l'isolamento abbia anche contribuito al collasso ecologico dell'isola in passato.
Limitato
UNESCO
Nonostante decenni di studi, il trasporto e l'erezione dei massicci Moai rimangono un argomento di dibattito tra gli archeologi.

L'ultima colonia britannica nel Pacifico, celebre per essere l'approdo degli ammutinati del Bounty. Ha una popolazione di circa 50 abitanti, rendendola una delle comunità più piccole e remote del mondo.
Il numero esiguo di abitanti e la sua posizione isolata, raggiungibile solo via nave (non ci sono aeroporti), garantiscono un isolamento significativo e un ambiente relativamente intatto.
La comunità vive di pesca, agricoltura di sussistenza e della vendita di francobolli e artigianato ai rari visitatori. L'arrivo di merci dipende da navi mercantili che fanno scalo poche volte all'anno.
~50 abitanti
Estremo
I discendenti degli ammutinati del Bounty e dei Tahitiani che li accompagnavano costituiscono la maggior parte della popolazione attuale.

Le informazioni presenti su questo sito hanno esclusivamente scopo educativo e informativo. Sebbene ci impegniamo a fornire contenuti accurati e aggiornati, non garantiamo l'assoluta correttezza, completezza o affidabilità dei dati forniti. I contenuti sono generati anche tramite strumenti di intelligenza artificiale e potrebbero contenere errori.
Questo sito non fornisce consigli medici, veterinari, alimentari, farmacologici o di altro tipo. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per eventuali danni, diretti o indiretti, derivanti dall’uso delle informazioni pubblicate.
Per qualsiasi uso pratico delle informazioni (es. riconoscimento di piante, animali, alimentazione, cure, ecc.) si consiglia di consultare sempre un esperto qualificato.