Scalare

Dominio: Eukaryota

Regno: Animalia

Phylum: Chordata

Classe: Actinopterygii

Ordine: Cichliformes

Famiglia: Cichlidae

Genere: Pterophyllum

Specie: Pterophyllum scalare

Gruppo: Pesci d'acquario, Ciclidi

Nome Scientifico: Pterophyllum scalare

Nome Comune: Scalare

Nomi Alternativi: Pesce angelo, Angelfish

Durata Media Vita: 6-10 anni (in acquario con cure ottimali)

Tappe Principali: Uovo, Avannotto, Giovanile, Adulto, Anziano.

Metamorfosi: Non presente (sviluppo diretto).

Struttura Corporea: Corpo a disco, molto compresso lateralmente, con pinne dorsale e anale molto lunghe e appuntite che gli conferiscono una forma triangolare o di 'freccia'. Pinne ventrali lunghe e filiformi.

Colore: Nelle varietà selvatiche: argentato con 4-5 strisce verticali nere. Nelle varietà allevate: nero (Black), marmo (Marble), zebra (Zebra), oro (Gold), platino (Platinum), koi (Koi), fantasma (Ghost), velo (Veil) con pinne più lunghe.

Rivestimento: Scaglie piccole e lisce. La pelle può secernere muco protettivo.

Distintivi: Forma triangolare distintiva e pinne allungate, Strisce verticali scure (più o meno evidenti a seconda della varietà), Occhi prominenti

Lunghezza: Circa 15 cm (dalla bocca alla base della coda)

Altezza: Fino a 20-25 cm (inclusa la pinna dorsale e anale)

Peso: Non specificato, ma proporzionato alla dimensione

Metabolismo: Metabolismo attivo; richiede una buona qualità dell'acqua e una dieta equilibrata.

Sistema Digerente: Tipico dei pesci onnivori, adattato a piccoli invertebrati e materiale vegetale.

Sistema Respiratorio: Branchie efficienti, ma sensibili a nitriti/nitrati elevati e scarsa ossigenazione.

Sistema Circolatorio: Sistema circolatorio robusto per supportare le pinne lunghe e un corpo alto.

Sistema Nervoso: Altamente sviluppato, mostrando intelligenza e capacità di apprendimento di routine.

Tipi: Fiumi tropicali (Amazzonia e affluenti), Acque calme con abbondante vegetazione (es. letti di Echinodorus), Zone con legni sommersi e radici

Adattamenti Fisici: Corpo alto e sottile che permette di nascondersi tra la vegetazione verticale; pinne pettorali a forma di filamento usate per esplorare e comunicare; colorazione con strisce verticali che fungono da mimetismo tra le piante.

Adattamenti Comportamentali: Nuoto lento ed elegante. Formano coppie monogame durante la riproduzione e mostrano cure parentali per uova e avannotti.

Lunghezza: Circa 15 cm (dalla bocca alla base della coda)

Altezza: Fino a 20-25 cm (inclusa la pinna dorsale e anale)

Peso: Non specificato, ma proporzionato alla dimensione

Abitudini: Diurno

Socialità: Pesce di branco, ma può essere aggressivo o territoriale verso conspecifici o altri pesci se lo spazio è limitato o durante la riproduzione. È consigliabile tenerne almeno 6-8 esemplari in un acquario spazioso.

Comunicazione: Comunicazione visiva tramite posture, movimenti delle pinne e intensità delle strisce verticali.

Migrazione: Non applicabile (nel contesto dell'acquario domestico)

Territorialità: Moderata-alta, specialmente durante il corteggiamento e la cura delle uova. Possono diventare aggressivi verso pesci più piccoli o altri ciclidi.

Strategie di Difesa: Mimetismo tra le pianteFugaMostra di territorialità (pinne aperte, inseguimento)

Modalità: Oviparo

Corteggiamento: La coppia si isola, pulisce una superficie verticale (foglia larga, tronco, cono di deposizione), e mostra colori intensi. I genitori tremolano e si strofinano l'uno contro l'altro.

Stagione Riproduttiva: In acquario, tutto l'anno se le condizioni sono favorevoli.

Durata Gestazione: Le uova si schiudono in circa 2-3 giorni. Gli avannotti nuotano liberamente dopo 5-7 giorni.

Numero Prole: Da 100 a 1000 uova per deposizione, a seconda della dimensione della femmina e della varietà.

Sviluppo Giovani: Gli avannotti nascono e vengono accuditi dai genitori, che li spostano frequentemente. Si nutrono principalmente di naupli di artemia salina una volta che nuotano liberamente.

Cure Parentali: Entrambi i genitori accudiscono e difendono le uova e gli avannotti. Sventolano le uova per aerarle e rimuovono quelle non fecondate. Proteggono i giovani da predatori.

Tipo: Onnivoro (con preferenza carnivora)

Alimenti Preferiti: Mangime in scaglie o granuli di alta qualità (arricchito di spirulina e astaxantina per il colore), Cibo vivo o congelato (artemia salina, chironomus, dafnie, larve di zanzara, gamberetti), Piccole quantità di vegetali (es. spinaci bolliti, zucchine)

Tecniche di Caccia: Preda di piccoli organismi, anche cacciando avannotti di altri pesci. Bocca protesa per catturare il cibo.

Predatori Naturali: Grandi pesci predatori (in natura)

Nutrienti Principali: Proteine (almeno 40-45% per i giovani, leggermente meno per gli adulti), Grassi (moderati), Fibre, Vitamine e minerali (soprattutto Vit. C)

Alimenti Consigliati: Mangime commerciale di alta qualità per ciclidi in scaglie o granuli, Cibo vivo o congelato (artemia salina, chironomus, dafnie, bloodworms), Piccole quantità di vegetali (spinaci bolliti, zucchine, piselli senza buccia), Pastiglie di spirulina

Alimenti da Evitare: N/A

Domesticazione: Intensamente allevato e selezionato in cattività dal XX secolo, portando a numerose varietà morfologiche e cromatiche.

Impatto Culturale: Uno dei pesci più iconici e riconoscibili nell'acquariofilia, spesso rappresentato in loghi e illustrazioni di settore.

Mitologie & Leggende: Nessuna mitologia specifica, ma storie tra gli acquariofili sulla loro "dignità" e il loro comportamento interessante.

Usi Tradizionali: Pesce da acquario ornamentale.

Animale da Compagnia: Molto apprezzato come pesce da compagnia per la sua bellezza e il suo comportamento.

Animale da Lavoro: Non applicabile.

Sfruttamento: Ampiamente commercializzato per il mercato acquariofilo globale.

Uso Principale: Pesce ornamentale per acquari di acqua dolce.

Addestrabilità: Non addestrabile, ma può diventare confidente con il proprietario e associare la sua presenza al cibo.

Record: Le varietà con pinne 'velo' o 'super-velo' hanno pinne notevolmente più lunghe rispetto agli esemplari selvatici.

Citazioni Pop Culture: Spesso presenti in pubblicazioni e riviste di acquariofilia, come simbolo di bellezza acquatica.

Aneddoti Storici: Gli Scalari furono introdotti per la prima volta nell'acquariofilia europea all'inizio del '900 e furono inizialmente molto difficili da riprodurre, il che li rendeva estremamente costosi.