
La Lycosa tarantula, comunemente nota come tarantola mediterranea o tarantola pugliese, è un ragno lupo di grandi dimensioni originario dell'Europa meridionale. Nonostante il nome e la sua reputazione storica (associata al tarantismo), non è una vera tarantola (che appartengono alla famiglia Theraphosidae) e il suo morso, sebbene doloroso, non è clinicamente significativo per l'uomo. È un ragno robusto, peloso e dal comportamento solitario, che caccia attivamente a terra.
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Arachnida
Ordine: Araneae
Famiglia: Lycosidae
Genere: Lycosa
Specie: Lycosa tarantula
Gruppo: Ragni lupo
Nome Scientifico: Lycosa tarantula
Nome Comune: Tarantola mediterranea
Nomi Alternativi: Ragno lupo europeo, Tarantola italiana, Tarantola pugliese
Durata Media Vita: Femmine: 2-4 anni (in natura, fino a 7-8 in cattività); Maschi: 1 anno (spesso muoiono dopo l'accoppiamento).
Tappe Principali: Uovo, Spiderling (sul dorso materno), Giovanile (diverse mute), Adulto.
Metamorfosi: Sviluppo diretto (ametabolismo), senza metamorfosi completa.
Struttura Corporea: Corpo massiccio e robusto. Il cefalotorace è ben sviluppato e l'addome è ovale. Le zampe sono lunghe e robuste, con peli rigidi e forti artigli, ideali per la corsa e lo scavo.
Colore: Variabile dal marrone chiaro al marrone scuro, al grigio, con striature più scure o disegni che creano un effetto mimetico. Spesso presenta un pattern radiato sul cefalotorace.
Rivestimento: Esoscheletro ruvido e resistente, ricoperto densamente da peli che conferiscono un aspetto vellutato e aiutano nella percezione tattile.
Distintivi: Grande taglia per un ragno europeo., Aspetto robusto e peloso., Otto occhi distinti, con due grandi occhi anteriori centrali che le conferiscono una buona visione binoculare., Costruisce una tana verticale nel terreno.
Lunghezza: Corpo: Femmine 2.5-3.5 cm (fino a 4 cm); Maschi 1.5-2.5 cm. Con le zampe estese, può raggiungere i 5-8 cm di diametro.
Altezza: Non applicabile (si muove strisciando)
Peso: Fino a 5-10 grammi per le femmine adulte più grandi (il dato di 50-70g è errato e riferito a tarantole del Nuovo Mondo, non a Lycosidae).
Metabolismo: Moderato. L'attività metabolica è influenzata dalla temperatura ambientale, tipica di un ectotermico.
Sistema Digerente: Predatore di insetti e altri piccoli invertebrati. Utilizza cheliceri e veleno per immobilizzare e pre-digerire la preda prima dell'ingestione.
Sistema Respiratorio: Polmoni a libro.
Sistema Circolatorio: Aperto, con emolinfa che circola nella cavità corporea.
Sistema Nervoso: Ben sviluppato, con particolare enfasi sui sensi tattili (vibrazioni del terreno) e visivi per la caccia e la rilevazione dei pericoli.
Tipi: Praterie, Campi agricoli (preferisce aree incolte), Aree rocciose, Macchia mediterranea, Terreni aridi e semi-aridi
Adattamenti Fisici: Corpo robusto e zampe potenti adatte alla corsa veloce per la caccia. Colorazione mimetica marrone o grigia che si fonde con il terreno. Vista ben sviluppata con otto occhi disposti in tre file, essenziale per la caccia. Corpo ricoperto di peli che gli conferiscono un aspetto vellutato.
Adattamenti Comportamentali: Costruisce tane verticali nel terreno, spesso rivestite di seta, dove si rifugia e da cui attende le prede o si nasconde. È un cacciatore solitario e notturno, che insegue attivamente le prede anziché tessere ragnatele per la cattura. Mostra territorialità attorno alla tana.
Lunghezza: Corpo: Femmine 2.5-3.5 cm (fino a 4 cm); Maschi 1.5-2.5 cm. Con le zampe estese, può raggiungere i 5-8 cm di diametro.
Altezza: Non applicabile (si muove strisciando)
Peso: Fino a 5-10 grammi per le femmine adulte più grandi (il dato di 50-70g è errato e riferito a tarantole del Nuovo Mondo, non a Lycosidae).
Abitudini: Notturno (principalmente attiva al crepuscolo e di notte), Terricola
Socialità: Solitaria, interagisce con i conspecifici solo per la riproduzione. Le femmine sono particolarmente aggressive verso altri ragni nel loro territorio.
Comunicazione: Principalmente tramite vibrazioni del terreno (per la caccia e il corteggiamento), segnali chimici e rituali di corteggiamento visivi del maschio.
Migrazione: Non migratore; rimane nella sua tana o nelle immediate vicinanze per la maggior parte della sua vita.
Territorialità: Molto territoriale, soprattutto le femmine adulte, che difendono la propria tana e la zona di caccia circostante.
Strategie di Difesa: Predilige la fuga e il rifugio nella tana. Se minacciata e senza via di fuga, può assumere una postura minacciosa e, come ultima risorsa, mordere. Il morso è doloroso ma raramente pericoloso per l'uomo.
Modalità: Oviparo (depone uova)
Corteggiamento: Il maschio esegue un elaborato rituale di corteggiamento che include vibrazioni del terreno e movimenti specifici dei pedipalpi per indicare alla femmina le sue intenzioni ed evitare di essere scambiato per una preda.
Stagione Riproduttiva: Principalmente in primavera ed estate.
Durata Gestazione: Il sacco ovigero viene portato dalla femmina per diverse settimane (1-2 mesi) fino alla schiusa.
Numero Prole: Ogni femmina può produrre un unico sacco ovigero contenente da 100 a 400 uova.
Sviluppo Giovani: Dopo la schiusa, i piccoli ragni (spiderlings) salgono sull'addome della madre e vi rimangono per diverse settimane, fino alla prima muta, nutrendosi delle riserve del sacco vitellino. Successivamente si disperdono.
Cure Parentali: La femmina mostra cure parentali eccezionali, portando con sé il sacco ovigero attaccato alle filiere e poi trasportando i piccoli sul proprio dorso fino alla loro indipendenza.
Tipo: Carnivoro
Alimenti Preferiti: Grilli, Scarafaggi, Coleotteri, Altri insetti striscianti, Cavallette, Talvolta piccoli lucertole o altri ragni.
Tecniche di Caccia: Cacciatore attivo: insegue le prede sul terreno, affidandosi alla sua vista acuta e alla velocità. Spesso attende la preda all'imboccatura della tana o compie brevi sortite di caccia.
Predatori Naturali: Uccelli rapaci (gheppi, civette), Serpenti (es. biacchi, cervoni), Lucertole grandi, Mammiferi insettivori (es. ricci, talpe), Vespe Pompilidi (cacciatrici di ragni)
Nutrienti Principali: Proteine, Lipidi, Acqua (ottenuta dalle prede)
Alimenti Consigliati: Grilli, Scarafaggi, Locuste, Cavallette, Altri insetti di medie dimensioni.
Alimenti da Evitare: N/A
Domesticazione: Non addomesticato.
Impatto Culturale: La Lycosa tarantula è la specie all'origine del mito del tarantismo, una condizione neurologica e psichiatrica che si credeva fosse causata dal morso di questo ragno in Puglia e nel Sud Italia. È un simbolo storico e culturale, più che un pericolo reale, sebbene il suo nome abbia dato origine al termine 'tarantola' per indicare ragni molto più grandi e pelosi (Theraphosidae).
Mitologie & Leggende: Al centro della leggenda del tarantismo, una sindrome convulsa curabile con la 'tarantella', una danza rituale. Simbolo di mistero e paura, ma anche di resilienza e adattamento al territorio.
Usi Tradizionali: Nessuno in tempi moderni, ma in passato era legata alle pratiche folcloristiche del tarantismo.
Animale da Compagnia: Raramente tenuta come animale da compagnia, a differenza delle vere tarantole (Theraphosidae), data la sua natura più elusiva e terricola.
Animale da Lavoro: No.
Sfruttamento: Occasionalmente catturata per studi scientifici o collezioni private, ma il commercio non è estensivo come per le vere tarantole.
Uso Principale: N/A
Addestrabilità: N/A
Record: Ha dato il nome a tutte le 'tarantole' del mondo, pur non appartenendo alla famiglia delle vere tarantole. È il ragno lupo più grande d'Europa.
Citazioni Pop Culture: Il termine 'tarantella' e 'tarantismo' derivano da questa specie e dal suo presunto morso., Presente in documentari sulla fauna mediterranea e sul folclore italiano.
Aneddoti Storici: Le credenze e le pratiche legate al tarantismo sono un capitolo affascinante della storia sociale e medica dell'Italia meridionale, sebbene la scienza moderna abbia smentito il legame diretto tra il morso e la sindrome.
Stato IUCN: Non valutato (A causa della sua ampia distribuzione e della mancanza di minacce specifiche che la rendano vulnerabile globalmente).
Citazioni Cities: Nessuna.
Minacce: Perdita e frammentazione dell'habitat dovute all'agricoltura intensiva e all'urbanizzazione. ,Uso massiccio di pesticidi in aree agricole. ,Raccolta illegale per il commercio di animali esotici (sebbene non sia una vera tarantola, può essere scambiata per tale).
Iniziative di Conservazione: Nessuna iniziativa specifica dedicata solo a questa specie. Beneficia della protezione generale degli habitat naturali in cui vive.
Popolazione Stimata: Comune in gran parte del suo areale, ma le popolazioni possono diminuire localmente a causa della distruzione dell'habitat.
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