
Il Tabanus bovinus, comunemente noto come tafano, è una grande mosca ematofaga appartenente alla famiglia Tabanidae. Le femmine sono aggressive e mordono per nutrirsi di sangue, necessario per lo sviluppo delle uova. Il loro morso è doloroso e può lasciare un segno pruriginoso. I tafani sono vettori meccanici di diverse malattie, inclusi batteri, virus e protozoi, sebbene Tabanus bovinus non sia un vettore primario di malattie umane significative in Europa. Sono robusti, con grandi occhi composti e un corpo spesso.
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Insecta
Ordine: Diptera
Famiglia: Tabanidae
Genere: Tabanus
Specie: Tabanus bovinus
Gruppo: Tafani
Nome Scientifico: Tabanus bovinus
Nome Comune: Tafano
Nomi Alternativi: Horse-fly (inglese), Moscone del bue
Durata Media Vita: Adulti: Alcune settimane (2-4). Larve: Circa 10 mesi a 1 anno. Il ciclo completo è annuale.
Tappe Principali: Uovo -> Larva (sverna) -> Pupa -> Adulto.
Metamorfosi: Completa
Struttura Corporea: Mosca grande e robusta. Testa larga con occhi composti molto grandi e spesso iridescenti (più grandi e quasi a contatto nei maschi). Addome largo e appiattito. Corpo coperto di peli corti.
Colore: Generalmente scuro (marrone-nero) con bande chiare sull'addome. Ali trasparenti o leggermente fumé, con venature scure.
Rivestimento: Peli sul corpo.
Distintivi: Dimensioni grandi., Occhi composti molto grandi, spesso con iridescenze verdi o blu., Apparato boccale sporgente nelle femmine (robusta proboscide per mordere)., Volo rumoroso e rapido.
Lunghezza: Adulti: 15-25 mm
Altezza: N/A
Peso: N/A
Metabolismo: Dipendente dalla temperatura. Le femmine richiedono un pasto di sangue per la produzione di uova.
Sistema Digerente: Femmine: apparato boccale tagliente e succhiante per il sangue. Maschi: apparato boccale succhiante per nettare. Intestino adatto per la digestione del sangue.
Sistema Respiratorio: Trachee.
Sistema Circolatorio: Aperto (emolinfa).
Sistema Nervoso: Ben sviluppato per la localizzazione dell'ospite e il volo.
Tipi: Boschi, Prati umidi, Pascoli, Aree agricole, Vicino a corpi d'acqua (fiumi, laghi, stagni)
Adattamenti Fisici: Corpo robusto e peloso, grandi occhi iridescenti. Apparato boccale pungente-lambente nelle femmine, con lame taglienti per incidere la pelle e labella spugnose per assorbire il sangue. Ali forti per un volo potente.
Adattamenti Comportamentali: Attivi di giorno, specialmente in condizioni calde e umide. Attratti da calore, CO2, movimento e colori scuri. Le femmine sono aggressive e mordono in modo persistente. Le larve sono acquatiche o semi-acquatiche e predatrici.
Lunghezza: Adulti: 15-25 mm
Altezza: N/A
Peso: N/A
Abitudini: Diurno (attivo principalmente di giorno).
Socialità: Solitario. Non formano aggregazioni, tranne occasionalmente attorno a fonti di cibo o siti di riproduzione.
Comunicazione: Rilevamento di CO2, calore, odori (ammoniaca, acido lattico) e stimoli visivi (movimento, colori scuri) per localizzare gli ospiti.
Migrazione: Dispersione locale. Non compiono migrazioni su lunghe distanze.
Territorialità: Non territoriale. Le femmine inseguono aggressivamente gli ospiti.
Strategie di Difesa: Volo rapido per sfuggire ai predatori. Il morso doloroso può allontanare gli animali che reagiscono.
Modalità: Sessuata (ovaiole).
Corteggiamento: Il maschio intercetta la femmina in volo.
Stagione Riproduttiva: Da primavera inoltrata a fine estate. Le uova vengono deposte in massa su vegetazione vicino all'acqua.
Durata Gestazione: N/A (sviluppo embrionale all'interno dell'uovo).
Numero Prole: Ogni femmina depone centinaia di uova (200-800) in una singola massa.
Sviluppo Giovani: Uovo (deposto su piante vicine all'acqua) -> Larva (acquatica o semi-acquatica, carnivora, 6-10 stadi, si nutre di piccoli invertebrati) -> Pupa (terrestre, non si nutre) -> Adulto. Il ciclo completo dura circa un anno, con svernamento allo stadio larvale.
Cure Parentali: Nessuna cura parentale dopo la deposizione delle uova.
Tipo: Femmine: Ematofago (sangue). Maschi: Nettarifago (nettare, melata). Larve: Carnivoro/Predatore (invertebrati acquatici).
Alimenti Preferiti: Femmine: Sangue di bovini, cavalli, altri grandi mammiferi, umani. Maschi: Nettare di fiori.
Tecniche di Caccia: Le femmine volano attivamente alla ricerca di ospiti. Una volta individuato l'ospite, atterrano e incidono la pelle con le loro mandibole taglienti per creare una pozza di sangue, che poi succhiano. Il morso è spesso percepito subito.
Predatori Naturali: Uccelli (rondini, rapaci), Ragni, Anfibi (rane), Rettili, Coleotteri predatori (per le larve)
Nutrienti Principali: Femmine: Proteine, ferro (dal sangue). Maschi: Carboidrati (da nettare e melata). Larve: Proteine animali (da prede).
Alimenti Consigliati: Femmine: Sangue di mammiferi. Maschi: Nettare di fiori, melata. Larve: Piccoli invertebrati acquatici.
Alimenti da Evitare: N/A
Domesticazione: Non addomesticato
Impatto Culturale: Riconosciuto come un fastidio estivo per umani e animali. Il suo morso è fastidioso e doloroso. Associato alla vita rurale e ai pascoli. Può causare perdite economiche nell'allevamento a causa dello stress sugli animali e della potenziale trasmissione di malattie.
Mitologie & Leggende: Nessuna mitologia specifica, ma spesso oggetto di espressioni idiomatiche legate all'insistenza o al fastidio.
Usi Tradizionali: Nessuno
Animale da Compagnia: No
Animale da Lavoro: No
Sfruttamento: Nessuno; è un parassita del bestiame.
Uso Principale: N/A
Addestrabilità: N/A
Record: Le femmine di tafano sono note per la loro tenacia nel pungere; possono inseguire la loro vittima per distanze considerevoli. I loro occhi composti, spesso brillanti e colorati, contengono migliaia di lenti.
Citazioni Pop Culture: Spesso menzionato nel contesto di attività all'aperto in zone rurali o montane, come simbolo di fastidio estivo.
Aneddoti Storici: I tafani sono noti da tempo immemorabile come piaghe per il bestiame, tanto da aver influenzato in passato la scelta di pascoli e le strategie agricole.
Stato IUCN: Non valutato (N.B. specie comune e non a rischio)
Citazioni Cities: Non elencata
Minacce: Per la specie stessa: predatori naturali, parassitoidi, condizioni climatiche avverse, interventi di controllo umano (insetticidi, drenaggio di zone umide).
Iniziative di Conservazione: N/A (non è una specie in pericolo; è occasionalmente oggetto di controllo come parassita del bestiame).
Popolazione Stimata: Comune e abbondante nel suo areale.
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