
Il Pika tibetano (Ochotona thibetana) è un piccolo mammifero lagomorfo che abita le regioni montuose e forestali dell'Himalaya e delle alture del Tibet e della Cina sudoccidentale. Si distingue per la sua pelliccia densa e scura e le sue orecchie piccole. A differenza di alcune specie di pika che prediligono gli habitat aperti, il Pika tibetano è spesso associato ad ambienti più coperti, come le foreste subalpine e le aree con fitta vegetazione. Non iberna, ma raccoglie e immagazzina grandi quantità di vegetazione per i lunghi e rigidi inverni.
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Lagomorpha
Famiglia: Ochotonidae
Genere: Ochotona
Specie: Ochotona thibetana
Gruppo: Pika
Nome Scientifico: Ochotona thibetana
Nome Comune: Pika tibetano
Nomi Alternativi: Pika della foresta di Sichuan, Pika dalle orecchie nere
Durata Media Vita: 3-5 anni in natura
Tappe Principali: Nascita (cucciolo), svezzamento, dispersione (i giovani cercano un proprio territorio), raggiungimento della maturità sessuale (entro il primo anno), riproduzione, senescenza.
Metamorfosi: Nessuna
Struttura Corporea: Corpo piccolo e compatto, testa proporzionata con occhi scuri, orecchie relativamente piccole e arrotondate. Coda vestigiale non visibile esternamente.
Colore: Generalmente marrone-grigiastro scuro sul dorso, con sfumature più chiare sui fianchi e sull'addome. In alcune sottospecie, il colore può variare o scurirsi in inverno.
Rivestimento: Pelliccia estremamente densa e morbida, con un sottopelo spesso che fornisce un isolamento eccezionale contro il freddo.
Distintivi: Pelliccia relativamente scura rispetto ad altri pika, Orecchie piccole e poco visibili, Corpo tozzo e robusto, Abilità di 'fienagione' evidente
Lunghezza: 14-22 cm
Altezza: Non specificata (basso al suolo)
Peso: 70-200 g
Metabolismo: Elevato tasso metabolico per mantenere la temperatura corporea in ambienti montani freddi. Efficienza nella digestione della vegetazione fibrosa.
Sistema Digerente: Erbivoro, con un sistema digerente adattato per l'assimilazione dei nutrienti da piante fibrose. Pratica la cecotrofia per massimizzare l'estrazione di nutrienti.
Sistema Respiratorio: Adattato a vivere a grandi altitudini, con una maggiore capacità polmonare per l'aria a bassa pressione.
Sistema Circolatorio: Sistema cardiovascolare efficiente per la termoregolazione e la resistenza al freddo.
Sistema Nervoso: Ben sviluppato per la percezione dei predatori e per le complesse vocalizzazioni utilizzate nella comunicazione intraspecifica.
Tipi: Foreste subalpine di conifere, Boscaglie di rododendri, Zone rocciose con vegetazione densa, Praterie alpine adiacenti
Adattamenti Fisici: Pelliccia spessa e folta per un eccellente isolamento termico; corpo robusto e compatto; zampette con cuscinetti pelosi per muoversi sulla neve e sui terreni rocciosi.
Adattamenti Comportamentali: Costruisce tane elaborate sotto le radici degli alberi, tra i massi o nella fitta vegetazione; accumula grandi 'covoni' di fieno per il consumo invernale, spesso vicino all'ingresso delle tane.
Lunghezza: 14-22 cm
Altezza: Non specificata (basso al suolo)
Peso: 70-200 g
Abitudini: Diurno, con picchi di attività al mattino e nel tardo pomeriggio, dedicati al foraggiamento e alla raccolta di fieno.
Socialità: Variabile; può vivere in piccole colonie con territori sovrapposti o essere più solitario, specialmente fuori dalla stagione riproduttiva. Le interazioni sociali sono spesso limitate alla comunicazione vocale.
Comunicazione: Emette una varietà di vocalizzazioni, inclusi richiami acuti e fischi di allarme per segnalare pericoli. Questi suoni sono cruciali per la coesione del gruppo o per avvisare i vicini.
Migrazione: Non migratore; rimane nel suo habitat tutto l'anno, sopravvivendo all'inverno nelle tane e con le scorte di cibo.
Territorialità: Generalmente territoriale, con individui o coppie che difendono la propria area di foraggiamento e il sistema di tane attraverso richiami vocali e, occasionalmente, interazioni dirette.
Strategie di Difesa: Fuga rapida verso i rifugi rocciosi o le tane, mimetismo tra la vegetazione, emissione di richiami di allarme. Vigilanza costante.
Modalità: Viviparo
Corteggiamento: Coinvolge vocalizzazioni e, probabilmente, inseguimenti. Il maschio cerca di attirare la femmina per l'accoppiamento.
Stagione Riproduttiva: Principalmente in primavera e inizio estate (da aprile a luglio), con una o due cucciolate all'anno a seconda delle condizioni ambientali.
Durata Gestazione: Circa 30 giorni
Numero Prole: 2-5 cuccioli per cucciolata
Sviluppo Giovani: I cuccioli nascono altriciali (ciechi e senza pelo) in nidi ben protetti. Vengono allattati dalla madre per circa un mese e diventano indipendenti relativamente presto.
Cure Parentali: La madre si occupa interamente delle cure e della protezione dei cuccioli all'interno del nido. Il maschio può difendere il territorio ma non partecipa direttamente all'allevamento della prole.
Tipo: Erbivoro
Alimenti Preferiti: Erbe fresche, Muschi, Licheni, Fiori montani, Germogli di rododendro e altre piante arbustive
Tecniche di Caccia: Non caccia. Raccoglie attivamente la vegetazione e la trasporta nelle tane o in cumuli esterni per farla essiccare, creando riserve di 'fieno' per l'inverno.
Predatori Naturali: Volpi, Martore, Lupi (nelle aree di sovrapposizione), Gatti selvatici, Uccelli rapaci (aquile, falchi)
Nutrienti Principali: Fibre, Carboidrati, Vitamine e Minerali (da piante fresche)
Alimenti Consigliati: Erbe, muschi, licheni, foglie e germogli di rododendri e altri arbusti montani
Alimenti da Evitare: N/A
Domesticazione: Non addomesticato
Impatto Culturale: Considerato parte integrante della fauna montana himalayana e tibetana. Non ha un impatto negativo significativo sulle attività umane su vasta scala.
Mitologie & Leggende: Simbolo di resilienza e adattamento agli ambienti montani estremi nelle culture locali.
Usi Tradizionali: Nessuno sfruttamento tradizionale significativo per pelliccia o carne.
Animale da Compagnia: No
Animale da Lavoro: No
Sfruttamento: Non sfruttato commercialmente. Potrebbe essere oggetto di caccia di sussistenza localizzata in alcune aree.
Uso Principale: N/A
Addestrabilità: N/A
Record: Una delle specie di pika che si adatta meglio agli ambienti forestali di montagna e alle condizioni climatiche estreme, distinguendosi dalle specie di pika tipiche delle praterie aperte.
Citazioni Pop Culture: Presente in documentari sulla biodiversità e la fauna delle regioni himalayane e del Tibet.
Aneddoti Storici: Fa parte di un gruppo di specie di pika con una storia evolutiva complessa e diversificata nelle montagne dell'Asia.
Stato IUCN: Preoccupazione Minore (Least Concern - LC)
Citazioni Cities: Non presente
Minacce: Cambiamento climatico (alterazione degli habitat alpini e subalpini, aumento delle temperature, modifica della vegetazione) ,Degradazione dell'habitat (pascolo eccessivo del bestiame, deforestazione locale, sviluppo infrastrutturale) ,Caccia localizzata (occasionale) ,Malattie e parassiti
Iniziative di Conservazione: Monitoraggio delle popolazioni e degli habitat, gestione sostenibile delle foreste e dei pascoli montani, studi sull'impatto dei cambiamenti climatici.
Popolazione Stimata: Generalmente stabile e diffusa nel suo vasto areale, ma la densità può variare localmente. La sua resilienza agli ambienti montani contribuisce alla sua stabilità.
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